Valutazione dell’incremento ponderale e delle abitudini alimentari in gravidanza in una coorte di donne della Provincia di Modena alla luce delle raccomandazioni della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO)

Durante la gravidanza un aumento ponderale inadeguato e un’alimentazione carente in frutta e verdura possono rappresentare una potenziale causa di esiti materno-fetali sfavorevoli. La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) ha definito degli intervalli di incremento ponderale in gravidanza sulla base del Body Mass Index (BMI) pregravidico e ha raccomandato di assumere almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Da gennaio 2019 a ottobre 2020, 177 puerpere hanno compilato, presso il reparto di Ostetricia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, un questionario mirato alla valutazione di stile di vita, abitudini alimentari durante la gravidanza e anamnesi fisiologico-ostetrica dal quale sono state estrapolate informazioni relative a BMI pregravidico, incremento ponderale registrato in gravidanza e numero di porzioni di frutta e verdura assunte al giorno. L’incremento ponderale gravidico è stato esaminato per valutare se fosse conforme o meno alle raccomandazioni SIGO. Nel campione stratificato in base al BMI e all’incremento ponderale in gravidanza, è stato valutato il numero di porzioni di frutta e verdura assunte al giorno. Il 67.8% delle donne presentava un BMI pregravidico indicativo di normopeso. Tuttavia dai dati è emerso come, in alcune categorie, l’incremento ponderale non sia stato in linea con le raccomandazioni SIGO. In particolare, nelle donne con BMI pregravidico indicativo di sottopeso (8.5%) l’incremento ponderale è stato inferiore al raccomandato (<12.5 kg) mentre nelle donne con BMI indicativo di sovrappeso (15.3%) e di obesità (8.5%) è stato eccessivo rispetto alle raccomandazioni (>11.4 e >9.1 kg, rispettivamente). Considerando l’assunzione quotidiana di frutta e verdura, essa è risultata inferiore alle 3 porzioni al giorno nella quasi totalità delle donne, indipendentemente dal BMI pregravidico e dall’entità dell’incremento ponderale registrato in gravidanza. L’entità dell’incremento ponderale in gravidanza dovrebbe essere oggetto di maggiori attenzioni da parte dei professionisti della salute materno-fetale, in particolare nelle donne il cui BMI pregravidico è indice di sottopeso, di sovrappeso o di obesità, ovvero in quelle categorie caratterizzate da un incremento ponderale non in linea con le raccomandazioni SIGO. Dai dati emerge inoltre come si rendano necessari interventi mirati alla promozione della salute attraverso una maggiore assunzione di frutta e verdura da parte delle donne durante la gravidanza, in modo che questo particolare periodo possa costituire un’opportunità per il miglioramento del proprio stile di vita.