Una filosofia in esilio. Vita e pensiero di Leo Strauss

Leo Strauss è stato uno dei filosofi della politica più influenti del Novecento e un raffinato lettore dei classici, da Platone a Machiavelli, da Tucidide a Hobbes, da Maimonide a Spinoza. Ma la figura di Strauss è stata talvolta associata alle politiche dei neoconservatori americani, che tanto peso hanno avuto nell’amministrazione Bush e nella guerra in Iraq. Ma chi era allora Strauss? Affascinato dal sionismo e dalla filosofia greca classica, dall’umanesimo tedesco e dalla filosofia araba medievale, Strauss è un pensatore solitario che fa della reticenza la propria cifra stilistica. Questo volume è la prima biografia intellettuale – a livello internazionale – che ricostruisce integralmente la sua vita e il suo pensiero, dalla sua adolescenza nella Germania di Weimar fino all’esilio in Francia, Inghilterra e Stati Uniti a causa dell’avvento del nazismo. Questa condizione di esilio non riguarda solo la sua vita, ma anche il carattere fondamentale del suo pensiero, che si snoda su una linea di frontiera tra filosofia e politica, tra Atene e Gerusalemme, per giungere alla definizione del filosofo come straniero, perché è colui che vive in esilio anche quando vive nella propria città.