L’archeobotanica è fondamentale per individuare le piante utilizzate nelle diete del passato, oltre che per fare luce su vari processi di trasformazione e di produzione degli alimenti. Nell'ambito della disciplina sono soprattutto i reperti carpologici, per il livello tassonomico d'identificazione che possono raggiungere, che forniscono le informazioni più dettagliate su questo importante aspetto del rapporto uomo-piante nel corso del tempo. In Italia evidenze di nuovi ingredienti e preparazioni sono presenti già dall'Età del Ferro, ma è solo nel Periodo Romano che si assiste, grazie a tante prove materiali, ad una vera e propria “rivoluzione” in tutti gli aspetti che riguardano l'alimentazione umana. Questo processo continua poi per tutto il Medioevo, per raggiungere nel Rinascimento livelli d'innovazione e modernità molto elevati. Sulle piante alimentari evidenziate da reperti carpologici nel Nord Italia si stanno realizzando tre sintesi; quella sul Romano* è stata già pubblicata (Fig. 1), mentre quelle su Ferro° e Medioevo/Rinascimento, di cui i risultati preliminari sono stati presentati a convegni internazionali (Figg. 2, 3), sono in corso di preparazione. Queste sintesi mettono in luce diversi aspetti, fornendo importanti informazioni riguardo a pratiche agricole, scelte dietetiche, rapporto status/alimentazione, fino a evidenze di tradizioni legate a piante alimentari, delle quali alcune perdurate fino a tempi recenti nella stessa area geografica. * con M. Marchesini (CAA, Crevalcore - BO); ° con D. Fanetti (AR.CO., Como)
Archeobotanica e alimentazione: informazioni dal passato per il presente / Bosi, Giovanna; Castiglioni, Elisabetta; Rinaldi, Rossella; Mazzanti, Marta; Rottoli, Mauro. - (2020), p. 158. (Intervento presentato al convegno 115° Congresso S.B.I. tenutosi a Online nel 9 – 11 settembre 2020).
Archeobotanica e alimentazione: informazioni dal passato per il presente
Giovanna Bosi;Rossella Rinaldi;Marta Mazzanti;
2020
Abstract
L’archeobotanica è fondamentale per individuare le piante utilizzate nelle diete del passato, oltre che per fare luce su vari processi di trasformazione e di produzione degli alimenti. Nell'ambito della disciplina sono soprattutto i reperti carpologici, per il livello tassonomico d'identificazione che possono raggiungere, che forniscono le informazioni più dettagliate su questo importante aspetto del rapporto uomo-piante nel corso del tempo. In Italia evidenze di nuovi ingredienti e preparazioni sono presenti già dall'Età del Ferro, ma è solo nel Periodo Romano che si assiste, grazie a tante prove materiali, ad una vera e propria “rivoluzione” in tutti gli aspetti che riguardano l'alimentazione umana. Questo processo continua poi per tutto il Medioevo, per raggiungere nel Rinascimento livelli d'innovazione e modernità molto elevati. Sulle piante alimentari evidenziate da reperti carpologici nel Nord Italia si stanno realizzando tre sintesi; quella sul Romano* è stata già pubblicata (Fig. 1), mentre quelle su Ferro° e Medioevo/Rinascimento, di cui i risultati preliminari sono stati presentati a convegni internazionali (Figg. 2, 3), sono in corso di preparazione. Queste sintesi mettono in luce diversi aspetti, fornendo importanti informazioni riguardo a pratiche agricole, scelte dietetiche, rapporto status/alimentazione, fino a evidenze di tradizioni legate a piante alimentari, delle quali alcune perdurate fino a tempi recenti nella stessa area geografica. * con M. Marchesini (CAA, Crevalcore - BO); ° con D. Fanetti (AR.CO., Como)Pubblicazioni consigliate
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