L’indagine si interessa di una tematica fondamentale e fortemente dibattuta della materia del diritto del lavoro – quella del rapporto tra ordinamento statuale e intersindacale – ma adottando una prospettiva di analisi innovativa e originale. La tematica della comunicazione tra i due ordinamenti è, infatti, affrontata non nella tradizionale declinazione “patologica” (il conflitto giudiziario), ma rispetto alla fase genetica, forse generativa, di questo incontro e dall’angolo visuale di un peculiare attore, quello del consulente del lavoro. L’idea di fondo, coerente con i processi di trasformazione del diritto del lavoro, è che il mercato del lavoro richieda oggi figure capaci di far dialogare in modo corretto i due ordinamenti, sin dall’incontro tra domanda e offerta di lavoro. A questo proposito, l’Autore individua nel consulente del lavoro la figura che per ruolo e collocazione nel sistema giuridico si presta particolarmente alla funzione di “connettore” tra ordinamento statuale e ordinamento intersindacale. L’ipotesi di partenza si concentra su un’analisi che interessa dapprima la professione del consulente del lavoro e la sua evoluzione, per poi soffermarsi specificamente sul suo ruolo nel sistema delle relazioni industriali, non prima però, di aver dato conto in termini sistematici del rapporto tra fonti autonome e fonti eteronome all’interno dell’ordinamento nazionale. È ad esito di tale articolato percorso argomentativo, che si compone dell’analisi delle normative vigenti e di analisi empiriche, che l’Autore arriva a delineare, nelle conclusioni, le prospettive di un rinnovato collegamento tra ordinamento statuale e ordinamento intersindacale attraverso l’attività del consulente del lavoro.
La funzione del consulente del lavoro. Nuove prospettive di raccordo tra ordinamento statuale e ordinamento intersindacale / Piglialarmi, Giovanni. - (2020), pp. 1-246.
La funzione del consulente del lavoro. Nuove prospettive di raccordo tra ordinamento statuale e ordinamento intersindacale
Giovanni Piglialarmi
2020
Abstract
L’indagine si interessa di una tematica fondamentale e fortemente dibattuta della materia del diritto del lavoro – quella del rapporto tra ordinamento statuale e intersindacale – ma adottando una prospettiva di analisi innovativa e originale. La tematica della comunicazione tra i due ordinamenti è, infatti, affrontata non nella tradizionale declinazione “patologica” (il conflitto giudiziario), ma rispetto alla fase genetica, forse generativa, di questo incontro e dall’angolo visuale di un peculiare attore, quello del consulente del lavoro. L’idea di fondo, coerente con i processi di trasformazione del diritto del lavoro, è che il mercato del lavoro richieda oggi figure capaci di far dialogare in modo corretto i due ordinamenti, sin dall’incontro tra domanda e offerta di lavoro. A questo proposito, l’Autore individua nel consulente del lavoro la figura che per ruolo e collocazione nel sistema giuridico si presta particolarmente alla funzione di “connettore” tra ordinamento statuale e ordinamento intersindacale. L’ipotesi di partenza si concentra su un’analisi che interessa dapprima la professione del consulente del lavoro e la sua evoluzione, per poi soffermarsi specificamente sul suo ruolo nel sistema delle relazioni industriali, non prima però, di aver dato conto in termini sistematici del rapporto tra fonti autonome e fonti eteronome all’interno dell’ordinamento nazionale. È ad esito di tale articolato percorso argomentativo, che si compone dell’analisi delle normative vigenti e di analisi empiriche, che l’Autore arriva a delineare, nelle conclusioni, le prospettive di un rinnovato collegamento tra ordinamento statuale e ordinamento intersindacale attraverso l’attività del consulente del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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