• INTRODUZIONE: il rientro al lavoro (RAL) è uno degli obiettivi della riabilitazione in ambito oncologico, perché influisce positivamente sulla reintegrazione sociale del paziente. Per favorire il RAL, è importante conoscerne i determinanti, in particolare quelli legati alle caratteristiche del lavoro e modificabili. Tuttavia, in Italia mancano dati inerenti a questo argomento. • OBIETTIVI: stimare la proporzione di RAL nei pazienti oncologici ed identificare i fattori che influiscono sulle difficoltà percepite nel RAL. • METODI: da luglio 2016 a luglio 2017, nella provincia di Reggio Emilia è stata condotta una survey su tutti gli individui in età lavorativa (20-59 anni alla diagnosi), con tumore maligno infiltrante in stadio I-III incidente nel 2012 censiti dal Registro Tumori, occupati al momento della diagnosi e vivi nel periodo in studio. Sono stati esclusi gli individui con tumori della cute non melanomatosi, in fase di recidiva o di progressione nel periodo in studio. Ai soggetti eleggibili, è stata inviata una lettera con l’informativa ed il consenso a partecipare. Dopo contatto telefonico, è stato preso un appuntamento per compilare il questionario. Sono stati calcolati i rischi relativi (RR) con modelli log-binomiale. • RISULTATI: dei 594 individui contattati ne sono stati intervistati 266. Il 75% degli intervistati erano lavoratori dipendenti, di cui il 70% in aziende private. I lavoratori presso aziende che contano meno di 250 dipendenti e i contratti a tempo indeterminato rappresentano rispettivamente il 67% e l’88%. Mentre tra i lavoratori autonomi, la categoria più rappresentata è quella dei lavoratori in proprio (41%). Solo 13 non sono rientrati a lavoro. Tra i 253 che sono rientrati al lavoro (95%), 113 (43%) hanno percepito difficoltà e l’82% ha percepito il carico lavorativo non sopportabile. I lavoratori dipendenti incerti riguardo la natura dell’azienda (pubblicaprivata) hanno avuto più difficoltà nel RAL (RR=1,68;IC95%1,03-2,72), così come i lavoratori con contratto a tempo determinato (RR=1,37;IC95%0,96-1,95). Tra i dipendenti e gli autonomi, le persone che hanno percepito maggiori difficoltà nel RAL sono quelle che lavorano su turni (RR=1,30;IC95%0,94-1,78), di sera (RR=1,23;IC95%0,95-1,57) e di notte (RR=1,36;IC95%0,99-1,86). Complessivamente, i lavoratori che descrivono il lavoro come fisicamente stressante tendono a percepire un RAL più problematico (RR=1,19;IC95%0,92-1,55), situazione non analoga per coloro che invece descrivono il lavoro come psicologicamente stressante (RR=0,86;IC95%0,67-1,10). CONCLUSIONI Quasi la totalità degli intervistati è tornata al lavoro, fra questi la metà ha percepito difficoltà nel rientro. I fattori che hanno creato maggiori difficoltà sono i contratti anomali (l’incertezza riguardo la natura dell’azienda, tempo determinato), l’orario lavorativo (turni, serale e notturno) e il carico fisico. Sarebbe opportuno che questi fattori fossero presi in considerazione nella definizione del programma riabilitativo volto a facilitare il RAL.
Indagine sui fattori lavorativi che condizionano il rientro al lavoro dei pazienti oncologici: studio epidemiologico sulla provincia di Reggio Emilia / Paltrinieri, S; Vicentini, M; Mazzini, E; Ricchi, E; Fugazzaro, S; Mancuso, P; Giorgi Rossi, P; Costi, S. - (2019). (Intervento presentato al convegno 43° Convegno AIE tenutosi a Catania nel 23-25 ottobre 2019).
Indagine sui fattori lavorativi che condizionano il rientro al lavoro dei pazienti oncologici: studio epidemiologico sulla provincia di Reggio Emilia
Paltrinieri S;Mazzini E;Ricchi E;Costi S
2019
Abstract
• INTRODUZIONE: il rientro al lavoro (RAL) è uno degli obiettivi della riabilitazione in ambito oncologico, perché influisce positivamente sulla reintegrazione sociale del paziente. Per favorire il RAL, è importante conoscerne i determinanti, in particolare quelli legati alle caratteristiche del lavoro e modificabili. Tuttavia, in Italia mancano dati inerenti a questo argomento. • OBIETTIVI: stimare la proporzione di RAL nei pazienti oncologici ed identificare i fattori che influiscono sulle difficoltà percepite nel RAL. • METODI: da luglio 2016 a luglio 2017, nella provincia di Reggio Emilia è stata condotta una survey su tutti gli individui in età lavorativa (20-59 anni alla diagnosi), con tumore maligno infiltrante in stadio I-III incidente nel 2012 censiti dal Registro Tumori, occupati al momento della diagnosi e vivi nel periodo in studio. Sono stati esclusi gli individui con tumori della cute non melanomatosi, in fase di recidiva o di progressione nel periodo in studio. Ai soggetti eleggibili, è stata inviata una lettera con l’informativa ed il consenso a partecipare. Dopo contatto telefonico, è stato preso un appuntamento per compilare il questionario. Sono stati calcolati i rischi relativi (RR) con modelli log-binomiale. • RISULTATI: dei 594 individui contattati ne sono stati intervistati 266. Il 75% degli intervistati erano lavoratori dipendenti, di cui il 70% in aziende private. I lavoratori presso aziende che contano meno di 250 dipendenti e i contratti a tempo indeterminato rappresentano rispettivamente il 67% e l’88%. Mentre tra i lavoratori autonomi, la categoria più rappresentata è quella dei lavoratori in proprio (41%). Solo 13 non sono rientrati a lavoro. Tra i 253 che sono rientrati al lavoro (95%), 113 (43%) hanno percepito difficoltà e l’82% ha percepito il carico lavorativo non sopportabile. I lavoratori dipendenti incerti riguardo la natura dell’azienda (pubblicaprivata) hanno avuto più difficoltà nel RAL (RR=1,68;IC95%1,03-2,72), così come i lavoratori con contratto a tempo determinato (RR=1,37;IC95%0,96-1,95). Tra i dipendenti e gli autonomi, le persone che hanno percepito maggiori difficoltà nel RAL sono quelle che lavorano su turni (RR=1,30;IC95%0,94-1,78), di sera (RR=1,23;IC95%0,95-1,57) e di notte (RR=1,36;IC95%0,99-1,86). Complessivamente, i lavoratori che descrivono il lavoro come fisicamente stressante tendono a percepire un RAL più problematico (RR=1,19;IC95%0,92-1,55), situazione non analoga per coloro che invece descrivono il lavoro come psicologicamente stressante (RR=0,86;IC95%0,67-1,10). CONCLUSIONI Quasi la totalità degli intervistati è tornata al lavoro, fra questi la metà ha percepito difficoltà nel rientro. I fattori che hanno creato maggiori difficoltà sono i contratti anomali (l’incertezza riguardo la natura dell’azienda, tempo determinato), l’orario lavorativo (turni, serale e notturno) e il carico fisico. Sarebbe opportuno che questi fattori fossero presi in considerazione nella definizione del programma riabilitativo volto a facilitare il RAL.File | Dimensione | Formato | |
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