Gli scenari aperti dalla innovazione tecnologica e dai cambiamenti demografici evidenziano che quella che chiamiamo “crisi del diritto del lavoro” è niente altro che una lenta quanto profonda trasformazione economica e sociale che sfida in radice il paradigma originario del diritto del lavoro e le tante ideologie che lo sostengono o lo contrastano. Nella dogmatica del diritto del lavoro è infatti sin qui mancato, a parere dell’Autore, uno statuto epistemologico del concetto di lavoro che è stato semmai recepito come una categoria derivata (e come tale meccanicamente introiettata nel contratto di lavoro) dalla analisi economica formatasi a seguito della Prima Rivoluzione industriale. Una ontologia del lavoro a senso unico, di tipo industrialista, incapace di dare conto e disciplinare la multiforme realtà del lavoro post-fordista e le emergenti forme di lavoro senza mercato o, comunque, senza ancora un valore di mercato. Ribadita la centralità del principio secondo cui «il lavoro non è una merce», il volume si propone pertanto di delineare nuove chiavi di lettura giuridica che consentano di inquadrare in termini più realistici il rapporto tra la persona e il lavoro oggi.
Persona e lavoro tra tutele e mercato. Per una nuova ontologia del lavoro nel discorso giuslavoristico / Tiraboschi, Michele. - (2019), pp. XIII-283.
Persona e lavoro tra tutele e mercato. Per una nuova ontologia del lavoro nel discorso giuslavoristico
Tiraboschi, Michele
2019-01-01
Abstract
Gli scenari aperti dalla innovazione tecnologica e dai cambiamenti demografici evidenziano che quella che chiamiamo “crisi del diritto del lavoro” è niente altro che una lenta quanto profonda trasformazione economica e sociale che sfida in radice il paradigma originario del diritto del lavoro e le tante ideologie che lo sostengono o lo contrastano. Nella dogmatica del diritto del lavoro è infatti sin qui mancato, a parere dell’Autore, uno statuto epistemologico del concetto di lavoro che è stato semmai recepito come una categoria derivata (e come tale meccanicamente introiettata nel contratto di lavoro) dalla analisi economica formatasi a seguito della Prima Rivoluzione industriale. Una ontologia del lavoro a senso unico, di tipo industrialista, incapace di dare conto e disciplinare la multiforme realtà del lavoro post-fordista e le emergenti forme di lavoro senza mercato o, comunque, senza ancora un valore di mercato. Ribadita la centralità del principio secondo cui «il lavoro non è una merce», il volume si propone pertanto di delineare nuove chiavi di lettura giuridica che consentano di inquadrare in termini più realistici il rapporto tra la persona e il lavoro oggi.File | Dimensione | Formato | |
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