Le persone disabili raggiungono comunemente l'età adulta e anche quella del pensionamento. Ben lontano dall'essere eterni bambini, i disabili crescono con le stesse aspettative di tutti ma con la particolarità di non poter definire e progettare, in assenza di aiuti adeguati, un proprio specifico progetto di vita. Molti ostacoli si frappongono al dispiegamento di questa identità: ostacoli posti dall'ecotipo - insieme di concezioni culturali che informano l'ambiente di vita e regolano l'offerta di effettive opportunità di sviluppo - oppure dall'organizzazione socio-sanitaria quando non è in grado di applicare una medicina generale e specialistica appositamente modulata per le caratteristiche del disabile. I dati della ricerca di questo libro - ricerca scientifica unica nel suo genere per ampiezza e profondità - si possono sintetizzare nella constatazione che l'itinerario di sviluppo di queste persone è fortemente dipendente, nell'arco intero della vita, da fattori di protezione o di vulnerabilità aggiuntiva. Tali fattori possono essere connessi alla soddisfazione di bisogni esistenziali come l'amicizia, al trattamento efficace di Disabilità giustapposte o di Disturbi Mentali incidentalmente presenti. Questa constatazione sollecita grande responsabilità e apre, allo stesso tempo, grandi speranze: il cittadino disabile ha un destino che egli stesso può scrivere in ogni fase dell'arco della vita insieme alla sua famiglia e alla organizzazione socio-sanitaria che si prende cura di lui. Perché ben poco di questo destino è già determinato da vincoli biologici non modificabili.
La sfida tra sviluppo e ritardo mentale. Una ricerca dell'Opera Don Guanella sul divenire adulto della persona disabile / Guaraldi, Gp; Ruggerini, C; Solmi, Angela; Neviani, V. - (2004).
La sfida tra sviluppo e ritardo mentale. Una ricerca dell'Opera Don Guanella sul divenire adulto della persona disabile.
Guaraldi GP;Ruggerini C;SOLMI, Angela;Neviani V
2004
Abstract
Le persone disabili raggiungono comunemente l'età adulta e anche quella del pensionamento. Ben lontano dall'essere eterni bambini, i disabili crescono con le stesse aspettative di tutti ma con la particolarità di non poter definire e progettare, in assenza di aiuti adeguati, un proprio specifico progetto di vita. Molti ostacoli si frappongono al dispiegamento di questa identità: ostacoli posti dall'ecotipo - insieme di concezioni culturali che informano l'ambiente di vita e regolano l'offerta di effettive opportunità di sviluppo - oppure dall'organizzazione socio-sanitaria quando non è in grado di applicare una medicina generale e specialistica appositamente modulata per le caratteristiche del disabile. I dati della ricerca di questo libro - ricerca scientifica unica nel suo genere per ampiezza e profondità - si possono sintetizzare nella constatazione che l'itinerario di sviluppo di queste persone è fortemente dipendente, nell'arco intero della vita, da fattori di protezione o di vulnerabilità aggiuntiva. Tali fattori possono essere connessi alla soddisfazione di bisogni esistenziali come l'amicizia, al trattamento efficace di Disabilità giustapposte o di Disturbi Mentali incidentalmente presenti. Questa constatazione sollecita grande responsabilità e apre, allo stesso tempo, grandi speranze: il cittadino disabile ha un destino che egli stesso può scrivere in ogni fase dell'arco della vita insieme alla sua famiglia e alla organizzazione socio-sanitaria che si prende cura di lui. Perché ben poco di questo destino è già determinato da vincoli biologici non modificabili.Pubblicazioni consigliate
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