Introduzione: La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa progressiva la cui eziologia è ancora sostanzialmente ignota, ad eccezione di alcune rare forme di origine genetica. Numerosi suoi possibili fattori di rischio ambientali sono attualmente oggetto di indagine. Metodi: Abbiamo realizzato uno studio caso-controllo di popolazione nelle province di Modena, Reggio Emilia e Catania, al fine di valutare il ruolo eziologico di alcuni possibili fattori ambientali di rischio. Abbiamo somministrato per via postale un questionario finalizzato alla raccolta di informazioni anamnestiche ai casi di SLA diagnosticati nel periodo 2008-2011 e ad un gruppo di controlli di popolazione appaiati per alcune variabili confondenti. Risultati: Il 35% (n=162, 61 casi e 101 controlli) dei questionari inviati è stato compilato e restituito. In un modello di regressione logistica, i pregressi traumatismi soggetti a valutazione medica sono risultati associati ad un odds ratio (OR) di SLA pari a 1.20 (intervalli di confidenza al 95% (IC 95%) 0.62-2.30), con un valore più elevato (3.04, 1.22-7.55) per traumi alla testa. Gli shock elettrici hanno evidenziato un OR di 2.25 (0.66-7.63). Con riferimento alla storia occupazionale, l’OR associata all’attività lavorativa in ambito agricolo o come saldatore è risultata rispettivamente pari a 2.44 (1.02-5.79) e 1.25 (0.27-5.80). Aver vissuto in zona agricola è stato associato ad un lieve aumento del rischio (OR=1.67, 0.87-3.20), a differenza della pratica sportiva e specificatamente del calcio (OR 0.84 (0.46-1.51) e 1.04 (0.44-2.47). Conclusioni: I risultati ottenuti appaiono di potenziale interesse eziologico e meritevoli di ulteriori approfondimenti, pur tenendo conto del rischio di distorsioni di selezione del campione o di informazione, specie nei pazienti.
FATTORI AMBIENTALI DI RISCHIO DELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: UNO STUDIO CASO-CONTROLLO DI POPOLAZIONE BASATO SU QUESTIONARI ANAMNESTICI / Violi, F; Fiore, M; Filippini, T; Malagoli, C; Arcolin, E; Iacuzio, L; Ledda, C; Mauceri, C; Dimartino, A; Mandrioli, J; Fini, N; Georgoulopoulou, E; Patti, F; Lo Fermo, S; Sciacca, S; Ferrante, M; Vinceti, M. - (2015). (Intervento presentato al convegno 48° Congresso Nazionale SItI tenutosi a Milano, Italy nel 14-17 October 2015).
FATTORI AMBIENTALI DI RISCHIO DELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: UNO STUDIO CASO-CONTROLLO DI POPOLAZIONE BASATO SU QUESTIONARI ANAMNESTICI
Violi F;Filippini T;Malagoli C;Arcolin E;Iacuzio L;Mandrioli J;Georgoulopoulou E;Vinceti M
2015
Abstract
Introduzione: La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa progressiva la cui eziologia è ancora sostanzialmente ignota, ad eccezione di alcune rare forme di origine genetica. Numerosi suoi possibili fattori di rischio ambientali sono attualmente oggetto di indagine. Metodi: Abbiamo realizzato uno studio caso-controllo di popolazione nelle province di Modena, Reggio Emilia e Catania, al fine di valutare il ruolo eziologico di alcuni possibili fattori ambientali di rischio. Abbiamo somministrato per via postale un questionario finalizzato alla raccolta di informazioni anamnestiche ai casi di SLA diagnosticati nel periodo 2008-2011 e ad un gruppo di controlli di popolazione appaiati per alcune variabili confondenti. Risultati: Il 35% (n=162, 61 casi e 101 controlli) dei questionari inviati è stato compilato e restituito. In un modello di regressione logistica, i pregressi traumatismi soggetti a valutazione medica sono risultati associati ad un odds ratio (OR) di SLA pari a 1.20 (intervalli di confidenza al 95% (IC 95%) 0.62-2.30), con un valore più elevato (3.04, 1.22-7.55) per traumi alla testa. Gli shock elettrici hanno evidenziato un OR di 2.25 (0.66-7.63). Con riferimento alla storia occupazionale, l’OR associata all’attività lavorativa in ambito agricolo o come saldatore è risultata rispettivamente pari a 2.44 (1.02-5.79) e 1.25 (0.27-5.80). Aver vissuto in zona agricola è stato associato ad un lieve aumento del rischio (OR=1.67, 0.87-3.20), a differenza della pratica sportiva e specificatamente del calcio (OR 0.84 (0.46-1.51) e 1.04 (0.44-2.47). Conclusioni: I risultati ottenuti appaiono di potenziale interesse eziologico e meritevoli di ulteriori approfondimenti, pur tenendo conto del rischio di distorsioni di selezione del campione o di informazione, specie nei pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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