INTRODUZIONE: Praticare attività fisica in gravidanza contribuisce al mantenimento della salute della donna e del nascituro: l’OMS consiglia di svolgere esercizio fisico regolare durante tutta la gestazione. Spesso tuttavia, specie nell’ultimo trimestre, le donne tendono a ridurre o cessare l’attività fisica, rinunciando ai benefici apportati dal movimento e andando incontro ad un possibile eccessivo aumento ponderale. Lo scopo dello studio è valutare le abitudini delle gestanti, analizzando diversi aspetti dell’attività fisica svolta prima e durante la gravidanza (tipo, frequenza, durata) ed i fattori comportamentali ad essi potenzialmente correlati. MATERIALI E METODI: Si tratta di uno studio epidemiologico osservazionale trasversale in corso presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena. Attualmente sono state reclutate, su base volontaria e previo rilascio del consenso informato, 211 puerpere (età media: 33 anni, nazionalità Italiana: 81%), le informazioni sono state raccolte tramite questionario appositamente predisposto. RISULTATI: Delle 211 donne arruolate, 103 (48.8%) hanno dichiarato di aver svolto esercizio regolare prima della gravidanza; le attività più rappresentate sono risultate le camminate (14,2%) e la ginnastica (13,3%). Durante la gravidanza, si osserva un lieve calo della prevalenza (che si attesta al 46,4%) di donne che praticano esercizio fisico. La camminata si conferma l’attività più praticata: il 22,7% delle donne dichiara di averla svolta nel I trimestre, il 26% nel II trimestre e il 24,2% nel III trimestre. Tuttavia, solo il 16,6% delle donne ha svolto attività fisica per un tempo complessivo ≥150 minuti a settimana, valore indicato come ottimale dall’OMS. La sedentarietà risulta più diffusa in donne con età ≥40 anni, con basso livello di istruzione, di nazionalità extraeuropea, tra le fumatrici e le donne ipertese. CONCLUSIONI: La gravidanza può rappresentare il momento ideale per iniziare ad adottare uno stile di vita sano. Tuttavia, sebbene in aumento rispetto al passato, un numero ancora limitato di donne in gravidanza pratica regolarmente attività fisica. E’ auspicabile quindi che efficaci interventi di sanità pubblica volti a promuovere l’esercizio fisico possano essere identificati, predisposti e implementati anche per questo specifico gruppo di donne.

L'ATTIVITÀ FISICA IN GRAVIDANZA: RISULTATI PRELIMINARI DI UN’INDAGINE DI PREVALENZA SU UN CAMPIONE DI DONNE DELLA PROVINCIA DI MODENA / Fagioli, F; Righi, E; Fantuzzi, G; Aggazzotti, G.. - (2017), pp. 306-306. (Intervento presentato al convegno 50° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) Sinergie multisettoriali per la salute tenutosi a Torino nel 22-25 novembre 2017).

L'ATTIVITÀ FISICA IN GRAVIDANZA: RISULTATI PRELIMINARI DI UN’INDAGINE DI PREVALENZA SU UN CAMPIONE DI DONNE DELLA PROVINCIA DI MODENA.

Fagioli F
;
Righi E;Fantuzzi G;Aggazzotti G.
2017

Abstract

INTRODUZIONE: Praticare attività fisica in gravidanza contribuisce al mantenimento della salute della donna e del nascituro: l’OMS consiglia di svolgere esercizio fisico regolare durante tutta la gestazione. Spesso tuttavia, specie nell’ultimo trimestre, le donne tendono a ridurre o cessare l’attività fisica, rinunciando ai benefici apportati dal movimento e andando incontro ad un possibile eccessivo aumento ponderale. Lo scopo dello studio è valutare le abitudini delle gestanti, analizzando diversi aspetti dell’attività fisica svolta prima e durante la gravidanza (tipo, frequenza, durata) ed i fattori comportamentali ad essi potenzialmente correlati. MATERIALI E METODI: Si tratta di uno studio epidemiologico osservazionale trasversale in corso presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena. Attualmente sono state reclutate, su base volontaria e previo rilascio del consenso informato, 211 puerpere (età media: 33 anni, nazionalità Italiana: 81%), le informazioni sono state raccolte tramite questionario appositamente predisposto. RISULTATI: Delle 211 donne arruolate, 103 (48.8%) hanno dichiarato di aver svolto esercizio regolare prima della gravidanza; le attività più rappresentate sono risultate le camminate (14,2%) e la ginnastica (13,3%). Durante la gravidanza, si osserva un lieve calo della prevalenza (che si attesta al 46,4%) di donne che praticano esercizio fisico. La camminata si conferma l’attività più praticata: il 22,7% delle donne dichiara di averla svolta nel I trimestre, il 26% nel II trimestre e il 24,2% nel III trimestre. Tuttavia, solo il 16,6% delle donne ha svolto attività fisica per un tempo complessivo ≥150 minuti a settimana, valore indicato come ottimale dall’OMS. La sedentarietà risulta più diffusa in donne con età ≥40 anni, con basso livello di istruzione, di nazionalità extraeuropea, tra le fumatrici e le donne ipertese. CONCLUSIONI: La gravidanza può rappresentare il momento ideale per iniziare ad adottare uno stile di vita sano. Tuttavia, sebbene in aumento rispetto al passato, un numero ancora limitato di donne in gravidanza pratica regolarmente attività fisica. E’ auspicabile quindi che efficaci interventi di sanità pubblica volti a promuovere l’esercizio fisico possano essere identificati, predisposti e implementati anche per questo specifico gruppo di donne.
2017
50° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) Sinergie multisettoriali per la salute
Torino
22-25 novembre 2017
Fagioli, F; Righi, E; Fantuzzi, G; Aggazzotti, G.
L'ATTIVITÀ FISICA IN GRAVIDANZA: RISULTATI PRELIMINARI DI UN’INDAGINE DI PREVALENZA SU UN CAMPIONE DI DONNE DELLA PROVINCIA DI MODENA / Fagioli, F; Righi, E; Fantuzzi, G; Aggazzotti, G.. - (2017), pp. 306-306. (Intervento presentato al convegno 50° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) Sinergie multisettoriali per la salute tenutosi a Torino nel 22-25 novembre 2017).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1167197
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact