L’esperienza didattica degli ultimi anni, non più incentrata sulla presenza rassicurante di un testo di riferimento al passo con i continui cambiamenti del quadro normativo di riferimento, ha rafforzato nell’A. la convinzione dell’importanza di sperimentare metodi formativi e di apprendimento innovativi. L’utilizzo delle tecnologie e dei social network, oltre ad assicurare un tempestivo aggiornamento del dato normativo, presuppone un ribaltamento dei tradizionali metodi di insegnamento ben oltre i confini fisici delle aule e di quanto in esse contenuto, sfidando ruoli e comportamenti consolidati attraverso una partecipazione più attiva decisiva per superare definitivamente la tradizione universitaria italiana di un trasferimento delle conoscenze unidirezionale e standardizzato, reiterabile con persone e contesti diversi. Da tutto ciò l’idea di realizzare un volume più moderno, in linea con i nuovi processi educativi e di apprendimento in situazioni reali e di compito, utile per orientare e accompagnare in modo meno nozionistico e più personalizzato il percorso di studio e di analisi di una normativa complessa e in continua trasformazione come quella del lavoro. Il presente Manuale, giunto alla sua quarta edizione nell’arco di poco più di due anni, è frutto di queste convinzioni e della più recente esperienza didattica che è in parte documentata nel volume “Lezioni di Employability: un modo nuovo di fare Università” (ADAPT University Press, 2015). Per un verso l’A. ha cercato di recuperare e rendere ancora fruibile quanto scritto per le “Istituzioni di diritto del lavoro” di Marco Biagi in termini di metodo e impianto concettuale di base oltre il dato normativo vigente oramai largamente superato. Per l’altro verso ha cercato di formalizzare, traducendoli in uno strumento didattico compiuto, intuizioni, tentativi e metodi che hanno dimostrato nel corso delle esperienze didattiche di favorire un apprendimento più consapevole e attivo anche in chiave di occupabilità dello studente. Prima fra tutti la personalizzazione del percorso di apprendimento, coinvolgendo direttamente i singoli studenti e l’intera classe in un esercizio di comprensione del diritto del lavoro che parta dall’osservazione della realtà prima ancora che dalle nozioni e dai testi. In questa prospettiva, la lettura delle fonti di regolazione del lavoro non si basa solo sull’analisi delle singole disposizioni normative ma muove dalle più o meno frammentarie esperienze maturate dagli studenti nel mondo del lavoro, in modo da creare un ancoraggio che consenta di superare l’astrattezza delle norme e calarle nei reali contesti di vita, per coglierne pienamente significato e implicazioni.
Teoria e pratica dei contratti di lavoro / Tiraboschi, Michele. - (2018), pp. XV-447.
Teoria e pratica dei contratti di lavoro
Tiraboschi, Michele
2018
Abstract
L’esperienza didattica degli ultimi anni, non più incentrata sulla presenza rassicurante di un testo di riferimento al passo con i continui cambiamenti del quadro normativo di riferimento, ha rafforzato nell’A. la convinzione dell’importanza di sperimentare metodi formativi e di apprendimento innovativi. L’utilizzo delle tecnologie e dei social network, oltre ad assicurare un tempestivo aggiornamento del dato normativo, presuppone un ribaltamento dei tradizionali metodi di insegnamento ben oltre i confini fisici delle aule e di quanto in esse contenuto, sfidando ruoli e comportamenti consolidati attraverso una partecipazione più attiva decisiva per superare definitivamente la tradizione universitaria italiana di un trasferimento delle conoscenze unidirezionale e standardizzato, reiterabile con persone e contesti diversi. Da tutto ciò l’idea di realizzare un volume più moderno, in linea con i nuovi processi educativi e di apprendimento in situazioni reali e di compito, utile per orientare e accompagnare in modo meno nozionistico e più personalizzato il percorso di studio e di analisi di una normativa complessa e in continua trasformazione come quella del lavoro. Il presente Manuale, giunto alla sua quarta edizione nell’arco di poco più di due anni, è frutto di queste convinzioni e della più recente esperienza didattica che è in parte documentata nel volume “Lezioni di Employability: un modo nuovo di fare Università” (ADAPT University Press, 2015). Per un verso l’A. ha cercato di recuperare e rendere ancora fruibile quanto scritto per le “Istituzioni di diritto del lavoro” di Marco Biagi in termini di metodo e impianto concettuale di base oltre il dato normativo vigente oramai largamente superato. Per l’altro verso ha cercato di formalizzare, traducendoli in uno strumento didattico compiuto, intuizioni, tentativi e metodi che hanno dimostrato nel corso delle esperienze didattiche di favorire un apprendimento più consapevole e attivo anche in chiave di occupabilità dello studente. Prima fra tutti la personalizzazione del percorso di apprendimento, coinvolgendo direttamente i singoli studenti e l’intera classe in un esercizio di comprensione del diritto del lavoro che parta dall’osservazione della realtà prima ancora che dalle nozioni e dai testi. In questa prospettiva, la lettura delle fonti di regolazione del lavoro non si basa solo sull’analisi delle singole disposizioni normative ma muove dalle più o meno frammentarie esperienze maturate dagli studenti nel mondo del lavoro, in modo da creare un ancoraggio che consenta di superare l’astrattezza delle norme e calarle nei reali contesti di vita, per coglierne pienamente significato e implicazioni.File | Dimensione | Formato | |
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