Sebbene si è trovato che il contatto favorisce la riduzione del pregiudizio, modelli in apparenza contrastanti hanno suggerito modalità differenti di strutturazione del setting di contatto al fine di massimizzarne gli effetti. I modelli più noti sono: (a) de categorizzazione (Brewer & Miller, 1984), secondo cui occorre ridurre la salienza delle appartenenze categoriali; (b) categorizzazione (Hewstone & Brown, 1986), che suggeriscono invece di rinforzare la salienza delle distinzioni di gruppo; (c) identità comune (Gaertner & Dovidio, 2000), che propongono di creare la percezione che ingroup e outgroup appartengano allo stesso gruppo. Pettigrew (1998) ha suggerito che queste strategie possono essere complementari, se ordinate secondo un continuum decategorizzazione (così da togliere l’ansia intergruppi iniziale) – categorizzazione (per favorire la generalizzazione – (eventualmente) identità comune. Brown e Hewstone (2005) hanno inoltre proposto che potrebbe essere utile discutere contemporaneamente sia di aspetti legati alle caratteristiche personali (de categorizzazione) sia di tematiche legate ai gruppi (categorizzazione). Per verificare la combinazione migliore di strategie, abbiamo condotto un esperimento con 236 studenti italiani di prima superiore che frequentavano classi miste. Si sono create 4 condizioni sperimentali: decategorizzazione-categorizzazione, categorizzazione-decategorizzazione, decategorizazione+categorizzazione, controllo. Nella prima condizione, i partecipanti hanno inizialmente ricevuto istruzioni di parlare con gli stranieri in classe di aspetti personali e, in un secondo tempo, di tematiche legate ai gruppi. Nella seconda, si è invertito l’ordine di presentazione delle istruzioni. Nella terza, i due tipi di istruzione sono stati forniti contemporaneamente. Nella quarta, non si fornivano istruzioni. Sulla base di un questionario, i risultati forniscono sostegno soprattutto per la condizione categorizzazione-decategorizzazione.
Contatto intergruppi e riduzione del pregiudizio: l’importanza della combinazione di strategie per il miglioramento delle relazioni intergruppi / Trifiletti, Elena; Vezzali, Loris; Hewstone, Miles; Giovannini, Dino; Cortesi, Lisa. - (2016). (Intervento presentato al convegno XIV Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’Associazione Italiana Psicologia tenutosi a Napoli nel 22-24 settembre 2016).
Contatto intergruppi e riduzione del pregiudizio: l’importanza della combinazione di strategie per il miglioramento delle relazioni intergruppi
VEZZALI, Loris;GIOVANNINI, Dino;
2016
Abstract
Sebbene si è trovato che il contatto favorisce la riduzione del pregiudizio, modelli in apparenza contrastanti hanno suggerito modalità differenti di strutturazione del setting di contatto al fine di massimizzarne gli effetti. I modelli più noti sono: (a) de categorizzazione (Brewer & Miller, 1984), secondo cui occorre ridurre la salienza delle appartenenze categoriali; (b) categorizzazione (Hewstone & Brown, 1986), che suggeriscono invece di rinforzare la salienza delle distinzioni di gruppo; (c) identità comune (Gaertner & Dovidio, 2000), che propongono di creare la percezione che ingroup e outgroup appartengano allo stesso gruppo. Pettigrew (1998) ha suggerito che queste strategie possono essere complementari, se ordinate secondo un continuum decategorizzazione (così da togliere l’ansia intergruppi iniziale) – categorizzazione (per favorire la generalizzazione – (eventualmente) identità comune. Brown e Hewstone (2005) hanno inoltre proposto che potrebbe essere utile discutere contemporaneamente sia di aspetti legati alle caratteristiche personali (de categorizzazione) sia di tematiche legate ai gruppi (categorizzazione). Per verificare la combinazione migliore di strategie, abbiamo condotto un esperimento con 236 studenti italiani di prima superiore che frequentavano classi miste. Si sono create 4 condizioni sperimentali: decategorizzazione-categorizzazione, categorizzazione-decategorizzazione, decategorizazione+categorizzazione, controllo. Nella prima condizione, i partecipanti hanno inizialmente ricevuto istruzioni di parlare con gli stranieri in classe di aspetti personali e, in un secondo tempo, di tematiche legate ai gruppi. Nella seconda, si è invertito l’ordine di presentazione delle istruzioni. Nella terza, i due tipi di istruzione sono stati forniti contemporaneamente. Nella quarta, non si fornivano istruzioni. Sulla base di un questionario, i risultati forniscono sostegno soprattutto per la condizione categorizzazione-decategorizzazione.Pubblicazioni consigliate
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