L’etologo osserva il comportamento degli animali per comprenderne il significato in chiave adattativa, in relazione all’ecosistema in cui vivono. La zoologia applicata studia i rapporti fra gli animali e l'uomo: tra i suoi ambiti rientra la difesa dalle specie che competono con l’uomo per le risorse e i beni, definite quindi come “nocive” o “infestanti”, ma anche l’entomologia forense, che applica le conoscenze sugli insetti (e altri artropodi) alle indagini di polizia, ai processi penali o alle controversie civili. La gestione convenzionale delle avversità negli ecosistemi agrari ed urbani, basata sull’uso intensivo di pesticidi ha compromesso gravemente gli equilibri naturali determinando effetti deleteri sull’ambiente e sull’uomo. La gestione sostenibile integra tutti i mezzi disponibili e le conoscenze di diverse discipline per razionalizzare la difesa dagli organismi infestanti, nel rispetto dei princìpi ecologici, economici e tossicologici. Il contributo dell’etologia in questo ambito è fondamentale: l’identificazione degli stimoli e delle modalità implicate nella comunicazione intra- e interspecifica e nella scelta dei siti per l’alimentazione, la ovi-deposizione, lo svernamento, ha consentito lo sviluppo di tecniche di monitoraggio e di difesa mirate e selettive, che implementano e favoriscono il controllo naturale e consentono una progressiva diminuzione della popolazione degli infestanti, riducendo al minimo l’uso di mezzi chimici. Spiando ed intercettando i messaggi è possibile manipolare opportunamente il comportamento in modo da impedire/ridurre l’accesso degli infestanti alla risorsa da proteggere o prevenirne la riproduzione. Ne sono esempi l’uso dei feromoni sessuali e di aggregazione di diverse specie di insetti fitofagi come esche in trappole per monitoraggio e/o catture massali oppure per strategie di confusione e disorientamento sessuale e l’opportuna combinazione di stimoli attrattivi e repellenti nell’applicazione delle “push-pull strategies”. Nuove frontiere nella manipolazione del comportamento si stanno aprendo grazie ai recenti studi sulla comunicazione vibrazionale negli insetti e alle relative applicazioni. In ambito forense, durante le indagini si raccolgono indizi e tracce, ma per arrivare alla soluzione del caso e all’eventuale identificazione del colpevole, molto spesso è indispensabile la conoscenza della biologia e del comportamento degli artropodi responsabili dei processi decompositivi (casi di omicidio/suicidio) o di quelli responsabili di danni a derrate alimentari o a certi materiali (dispute su beni danneggiati/alterati).

Osservare, spiare e manipolare: etologia per la gestione sostenibile degli infestanti e per individuare i colpevoli / Maistrello, Lara. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 48-48. (Intervento presentato al convegno XXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Etologia tenutosi a Parma nel 24-26 Giugno 2015).

Osservare, spiare e manipolare: etologia per la gestione sostenibile degli infestanti e per individuare i colpevoli

MAISTRELLO, Lara
2015

Abstract

L’etologo osserva il comportamento degli animali per comprenderne il significato in chiave adattativa, in relazione all’ecosistema in cui vivono. La zoologia applicata studia i rapporti fra gli animali e l'uomo: tra i suoi ambiti rientra la difesa dalle specie che competono con l’uomo per le risorse e i beni, definite quindi come “nocive” o “infestanti”, ma anche l’entomologia forense, che applica le conoscenze sugli insetti (e altri artropodi) alle indagini di polizia, ai processi penali o alle controversie civili. La gestione convenzionale delle avversità negli ecosistemi agrari ed urbani, basata sull’uso intensivo di pesticidi ha compromesso gravemente gli equilibri naturali determinando effetti deleteri sull’ambiente e sull’uomo. La gestione sostenibile integra tutti i mezzi disponibili e le conoscenze di diverse discipline per razionalizzare la difesa dagli organismi infestanti, nel rispetto dei princìpi ecologici, economici e tossicologici. Il contributo dell’etologia in questo ambito è fondamentale: l’identificazione degli stimoli e delle modalità implicate nella comunicazione intra- e interspecifica e nella scelta dei siti per l’alimentazione, la ovi-deposizione, lo svernamento, ha consentito lo sviluppo di tecniche di monitoraggio e di difesa mirate e selettive, che implementano e favoriscono il controllo naturale e consentono una progressiva diminuzione della popolazione degli infestanti, riducendo al minimo l’uso di mezzi chimici. Spiando ed intercettando i messaggi è possibile manipolare opportunamente il comportamento in modo da impedire/ridurre l’accesso degli infestanti alla risorsa da proteggere o prevenirne la riproduzione. Ne sono esempi l’uso dei feromoni sessuali e di aggregazione di diverse specie di insetti fitofagi come esche in trappole per monitoraggio e/o catture massali oppure per strategie di confusione e disorientamento sessuale e l’opportuna combinazione di stimoli attrattivi e repellenti nell’applicazione delle “push-pull strategies”. Nuove frontiere nella manipolazione del comportamento si stanno aprendo grazie ai recenti studi sulla comunicazione vibrazionale negli insetti e alle relative applicazioni. In ambito forense, durante le indagini si raccolgono indizi e tracce, ma per arrivare alla soluzione del caso e all’eventuale identificazione del colpevole, molto spesso è indispensabile la conoscenza della biologia e del comportamento degli artropodi responsabili dei processi decompositivi (casi di omicidio/suicidio) o di quelli responsabili di danni a derrate alimentari o a certi materiali (dispute su beni danneggiati/alterati).
2015
XXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Etologia
Parma
24-26 Giugno 2015
Maistrello, Lara
Osservare, spiare e manipolare: etologia per la gestione sostenibile degli infestanti e per individuare i colpevoli / Maistrello, Lara. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 48-48. (Intervento presentato al convegno XXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Etologia tenutosi a Parma nel 24-26 Giugno 2015).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1076456
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