Saguy, Tausch, Dovidio e Pratto (2009) hanno trovato che il contatto intergruppi diretto, se focalizzato sulle similarità piuttosto che sulle differenze con l’outgroup, può aumentare tra i membri del gruppo di minoranza la percezione di legittimità della gerarchia intergruppi, riducendo il desiderio di cambiamento sociale. Ci sono tuttavia indicazioni (Glasford e Dovidio, 2011) che la salienza delle differenze tra i gruppi favorisca il desiderio di cambiamento a seguito del contatto. Inoltre, è possible che questa ipotesi sia valida anche per i membri del gruppi di maggioranza, solitamente meno inclini a basare i loro incontri intergruppi su temi legati al potere (Saguy, Dovidio, & Pratto, 2008), a meno che l’appartenenza di gruppo sia saliente (Brown & Hewstone, 2005). La nostra ipotesi è che il contatto intergruppi porti al desiderio di cambiamento sociale in misura maggiore tra coloro che focalizzano più i loro incontri intergruppi sulle similarità piuttosto che sulle differenze. Abbiamo anche studiato per la prima volta gli effetti del contatto esteso (Wright, Aron, McLaughlin-Volpe, & Ropp, 1997) sul desiderio di cambiamento sociale, ipotizzando effetti positive indipendentemente dalla salienza di somiglianze e differenze (poiché, sulla base di quanto ipotizzato da Wright et al., le differenze intergruppi dovrebbero essere cronicamente salienti nel contatto esteso. Al fine di testare queste ipotesi abbiamo condotto due studi correlazionali con studenti universitari (Studio 1) e delle scuole superiori (Studio 2). I risultati del primo studio, con partecipanti italiani, hanno mostrato che il contatto era associato positivamente al desiderio di cambiamento sociale solo quando erano comparativamente più salienti le differenze che le somiglianze. Gli effetti del contatto esteso non erano moderati dal fatto che gli incontri intergruppi fossero basati su somiglianze o differenze. I risultati del secondo studio, con partecipanti sia italiani che stranieri, ha confermato i risultati del primo studio. Complessivamente, i risultati mostrano che il contatto è utile per promuovere il cambiamento sociale, ma solo se le differenze tra i gruppi sono salienti. Il contatto esteso è invece associato positivamente al desiderio di cambiamento a prescindere dalla salienza di somiglianze o differenze.

Contenuto degli incontri di contatto intergruppi e desiderio di cambiamento sociale / Giovannini, Dino; Vezzali, Loris; Andrighetto, Luca; Saguy, Tamar. - (2015). (Intervento presentato al convegno XIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’Associazione Italiana Psicologia tenutosi a Palermo nel 17-19 settembre).

Contenuto degli incontri di contatto intergruppi e desiderio di cambiamento sociale

GIOVANNINI, Dino;VEZZALI, Loris;
2015

Abstract

Saguy, Tausch, Dovidio e Pratto (2009) hanno trovato che il contatto intergruppi diretto, se focalizzato sulle similarità piuttosto che sulle differenze con l’outgroup, può aumentare tra i membri del gruppo di minoranza la percezione di legittimità della gerarchia intergruppi, riducendo il desiderio di cambiamento sociale. Ci sono tuttavia indicazioni (Glasford e Dovidio, 2011) che la salienza delle differenze tra i gruppi favorisca il desiderio di cambiamento a seguito del contatto. Inoltre, è possible che questa ipotesi sia valida anche per i membri del gruppi di maggioranza, solitamente meno inclini a basare i loro incontri intergruppi su temi legati al potere (Saguy, Dovidio, & Pratto, 2008), a meno che l’appartenenza di gruppo sia saliente (Brown & Hewstone, 2005). La nostra ipotesi è che il contatto intergruppi porti al desiderio di cambiamento sociale in misura maggiore tra coloro che focalizzano più i loro incontri intergruppi sulle similarità piuttosto che sulle differenze. Abbiamo anche studiato per la prima volta gli effetti del contatto esteso (Wright, Aron, McLaughlin-Volpe, & Ropp, 1997) sul desiderio di cambiamento sociale, ipotizzando effetti positive indipendentemente dalla salienza di somiglianze e differenze (poiché, sulla base di quanto ipotizzato da Wright et al., le differenze intergruppi dovrebbero essere cronicamente salienti nel contatto esteso. Al fine di testare queste ipotesi abbiamo condotto due studi correlazionali con studenti universitari (Studio 1) e delle scuole superiori (Studio 2). I risultati del primo studio, con partecipanti italiani, hanno mostrato che il contatto era associato positivamente al desiderio di cambiamento sociale solo quando erano comparativamente più salienti le differenze che le somiglianze. Gli effetti del contatto esteso non erano moderati dal fatto che gli incontri intergruppi fossero basati su somiglianze o differenze. I risultati del secondo studio, con partecipanti sia italiani che stranieri, ha confermato i risultati del primo studio. Complessivamente, i risultati mostrano che il contatto è utile per promuovere il cambiamento sociale, ma solo se le differenze tra i gruppi sono salienti. Il contatto esteso è invece associato positivamente al desiderio di cambiamento a prescindere dalla salienza di somiglianze o differenze.
2015
XIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’Associazione Italiana Psicologia
Palermo
17-19 settembre
Giovannini, Dino; Vezzali, Loris; Andrighetto, Luca; Saguy, Tamar
Contenuto degli incontri di contatto intergruppi e desiderio di cambiamento sociale / Giovannini, Dino; Vezzali, Loris; Andrighetto, Luca; Saguy, Tamar. - (2015). (Intervento presentato al convegno XIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’Associazione Italiana Psicologia tenutosi a Palermo nel 17-19 settembre).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1072054
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