Dalla Presentazione del Trattato di Francesco S. Violante, Presidente dellla Società Italiana di Medicina del lavoro e Igiene Industriale. Si potrebbe dire che il nuovo trattato di Medicina del Lavoro stia alla trattatistica in lingua italiana del settore come la Encyclopaedia of Occupational Health and Safety sta alla trattatistica in lingua inglese, ovvero come un’opera nella quale lo specialista in Medicina del Lavoro (o la persona comunque interessata a questi temi) può trovare virtualmente un aggiornato ed autorevole riferimento per ogni argomento pertinente. Un trattato però ha anche un altro significato: la sua importanza non si esaurisce con l’inevitabile obsolescenza delle conoscenze scientifiche, perché esso testimonia, nel tempo, qual era lo sviluppo di una disciplina in un determinato periodo storico e non vi è dubbio che, anche negli anni a venire, quest’opera rimarrà come compiuta testimonianza dello sviluppo raggiunto dalla Medicina del Lavoro in Italia, alla metà del secondo decennio del ventunesimo secolo. Il trattato si articola in parti diverse, la prima dedicata alle origini ed evoluzione della Medicina del Lavoro, la seconda che tratta principi, metodi e strumenti della disciplina, la terza che affronta in modo organico la descrizione del sistema nel quale operano i medici del lavoro italiani. La quarta parte del trattato è dedicata ad illustrare in oltre 60 capitoli i diversi fattori di rischio chimici, fisici, biologici e relazionali che si possono incontrare nell’ambiente di vita e di lavoro, mentre la quinta affronta in oltre 40 capitoli le diverse patologie d’interesse del medico del lavoro, nonché gli specifici fattori di rischio che caratterizzano alcuni settori lavorativi come quello sanitario. Il trattato è poi concluso da un originale contributo relativo ai particolari problemi posti al medico del lavoro quando il paziente di cui ci si deve occupare è anch’egli (o anch’ella) un medico. Va lodato lo sforzo dei curatori e degli autori (senza dimenticare la casa editrice) nel realizzare un’opera così complessa (quasi 2000 pagine) che dà accesso, anche a chi non legge l’inglese, ad informazioni autorevoli ed aggiornate praticamente su tutti i temi di interesse per la Medicina del Lavoro: un’opera quindi che non dovrebbe mancare nella biblioteca di ogni specialista (e soprattutto di chi sta studiando per diventarlo) e che si iscrive nella linea della grande trattatistica italiana della Medicina del Lavoro, costituendone l’ultima (nel senso di più aggiornata) pietra miliare.

Trattato di medicina del lavoro / Alessio, Lorenzo; Franco, Giuliano; Tomei, Francesco. - STAMPA. - (2015), pp. 1-2022.

Trattato di medicina del lavoro

FRANCO, Giuliano;
2015

Abstract

Dalla Presentazione del Trattato di Francesco S. Violante, Presidente dellla Società Italiana di Medicina del lavoro e Igiene Industriale. Si potrebbe dire che il nuovo trattato di Medicina del Lavoro stia alla trattatistica in lingua italiana del settore come la Encyclopaedia of Occupational Health and Safety sta alla trattatistica in lingua inglese, ovvero come un’opera nella quale lo specialista in Medicina del Lavoro (o la persona comunque interessata a questi temi) può trovare virtualmente un aggiornato ed autorevole riferimento per ogni argomento pertinente. Un trattato però ha anche un altro significato: la sua importanza non si esaurisce con l’inevitabile obsolescenza delle conoscenze scientifiche, perché esso testimonia, nel tempo, qual era lo sviluppo di una disciplina in un determinato periodo storico e non vi è dubbio che, anche negli anni a venire, quest’opera rimarrà come compiuta testimonianza dello sviluppo raggiunto dalla Medicina del Lavoro in Italia, alla metà del secondo decennio del ventunesimo secolo. Il trattato si articola in parti diverse, la prima dedicata alle origini ed evoluzione della Medicina del Lavoro, la seconda che tratta principi, metodi e strumenti della disciplina, la terza che affronta in modo organico la descrizione del sistema nel quale operano i medici del lavoro italiani. La quarta parte del trattato è dedicata ad illustrare in oltre 60 capitoli i diversi fattori di rischio chimici, fisici, biologici e relazionali che si possono incontrare nell’ambiente di vita e di lavoro, mentre la quinta affronta in oltre 40 capitoli le diverse patologie d’interesse del medico del lavoro, nonché gli specifici fattori di rischio che caratterizzano alcuni settori lavorativi come quello sanitario. Il trattato è poi concluso da un originale contributo relativo ai particolari problemi posti al medico del lavoro quando il paziente di cui ci si deve occupare è anch’egli (o anch’ella) un medico. Va lodato lo sforzo dei curatori e degli autori (senza dimenticare la casa editrice) nel realizzare un’opera così complessa (quasi 2000 pagine) che dà accesso, anche a chi non legge l’inglese, ad informazioni autorevoli ed aggiornate praticamente su tutti i temi di interesse per la Medicina del Lavoro: un’opera quindi che non dovrebbe mancare nella biblioteca di ogni specialista (e soprattutto di chi sta studiando per diventarlo) e che si iscrive nella linea della grande trattatistica italiana della Medicina del Lavoro, costituendone l’ultima (nel senso di più aggiornata) pietra miliare.
2015
978-88-299-2708-1
Piccin Nuova Libraria
ITALIA
Trattato di medicina del lavoro / Alessio, Lorenzo; Franco, Giuliano; Tomei, Francesco. - STAMPA. - (2015), pp. 1-2022.
Alessio, Lorenzo; Franco, Giuliano; Tomei, Francesco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1065715
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