La riparazione di una ferita è un processo biologico complesso che procede attraverso diverse fasi con l’attivazione coordinata di vari tipi cellulari. Studi in modelli di Vertebrati hanno sottolineato un coinvolgimento assai complesso e critico svolto dalla risposta infiammatoria e dalle cellule immuni nell’orchestrare la qualità della risoluzione del danno tessutale. Xenopus neo-metamorfosati sono capaci di perfetta rigenerazione della pelle e tale capacità si riduce gradualmente nel corso della crescita dell’adulto. Per approfondire il ruolo svolto dalle cellule del sistema immunitario, in particolare delle cellule T, il timo di adulti di X. laevis di 15 mesi è stato studiato con metodi istochimici ed immunocitochimici nel corso della riparazione di ferite cutanee. Nella fase di formazione del nuovo tessuto di granulazione, 14 giorni dopo la ferita, un maggior numero di linfociti T (immunoreattivi a marcatori di superficie Xenopus-specifici) è reclutato nell’area del danno in concomitanza con un aumento significativo delle dimensioni del timo correlato a marcate modificazioni morfo-funzionali, soprattutto in area midollare. In questa regione, è presente un maggior numero di cellule mucocita-simili, cellule granulari basofile e mioidi; si osservano strutture (non presenti nei controlli) che ricordano i corpuscoli di Hassall presenti nel timo di Mammifero, cellule dendritiche in conformazione attiva e vasi fortemente dilatati circondati da aggregati di linfociti. Inoltre, già nei primi giorni dopo la ferita si assiste ad un aumento del numero di cellule, quali alcune cellule basofile, cellule epiteliali isolate o parte della parete di cisti epiteliali, cellule dendritiche e qualche cellula mioide (la cui positività è in relazione alla fase maturativa), immunoreattive ad anti-TNF-α. Le differenze osservate persistono anche durante la fase di rimodellamento dell’area del danno e con il procedere del processo riparativo il timo recupera gradualmente struttura e immunoreattività simili al controllo. Dai risultati emerge che nel corso della guarigione di una ferita sono indotte modificazioni nel timo, che coinvolgono cellule del microambiente e molecole (quali TNF-α) critiche per la funzionalità dell’organo, che suggeriscono una stimolazione della sua attività e fanno pensare ad un contributo della componente linfocitaria negli eventi cellulari e molecolari che mediano i processi riparativi.

Le modificazioni del timo Xenopus laevis durante la guarigione di ferite / Bertolotti, Evelina; Franchini, Antonella. - In: ATTI DELLA SOCIETÀ DEI NATURALISTI E MATEMATICI DI MODENA. - ISSN 0365-7027. - STAMPA. - 144:(2013), pp. 54-54. (Intervento presentato al convegno Atti 74° Congr.Naz.Unione Zool. It tenutosi a Modena nel 30 settembre-3ottobre 2013).

Le modificazioni del timo Xenopus laevis durante la guarigione di ferite

BERTOLOTTI, EVELINA;FRANCHINI, Antonella
2013

Abstract

La riparazione di una ferita è un processo biologico complesso che procede attraverso diverse fasi con l’attivazione coordinata di vari tipi cellulari. Studi in modelli di Vertebrati hanno sottolineato un coinvolgimento assai complesso e critico svolto dalla risposta infiammatoria e dalle cellule immuni nell’orchestrare la qualità della risoluzione del danno tessutale. Xenopus neo-metamorfosati sono capaci di perfetta rigenerazione della pelle e tale capacità si riduce gradualmente nel corso della crescita dell’adulto. Per approfondire il ruolo svolto dalle cellule del sistema immunitario, in particolare delle cellule T, il timo di adulti di X. laevis di 15 mesi è stato studiato con metodi istochimici ed immunocitochimici nel corso della riparazione di ferite cutanee. Nella fase di formazione del nuovo tessuto di granulazione, 14 giorni dopo la ferita, un maggior numero di linfociti T (immunoreattivi a marcatori di superficie Xenopus-specifici) è reclutato nell’area del danno in concomitanza con un aumento significativo delle dimensioni del timo correlato a marcate modificazioni morfo-funzionali, soprattutto in area midollare. In questa regione, è presente un maggior numero di cellule mucocita-simili, cellule granulari basofile e mioidi; si osservano strutture (non presenti nei controlli) che ricordano i corpuscoli di Hassall presenti nel timo di Mammifero, cellule dendritiche in conformazione attiva e vasi fortemente dilatati circondati da aggregati di linfociti. Inoltre, già nei primi giorni dopo la ferita si assiste ad un aumento del numero di cellule, quali alcune cellule basofile, cellule epiteliali isolate o parte della parete di cisti epiteliali, cellule dendritiche e qualche cellula mioide (la cui positività è in relazione alla fase maturativa), immunoreattive ad anti-TNF-α. Le differenze osservate persistono anche durante la fase di rimodellamento dell’area del danno e con il procedere del processo riparativo il timo recupera gradualmente struttura e immunoreattività simili al controllo. Dai risultati emerge che nel corso della guarigione di una ferita sono indotte modificazioni nel timo, che coinvolgono cellule del microambiente e molecole (quali TNF-α) critiche per la funzionalità dell’organo, che suggeriscono una stimolazione della sua attività e fanno pensare ad un contributo della componente linfocitaria negli eventi cellulari e molecolari che mediano i processi riparativi.
2013
144
54
54
Bertolotti, Evelina; Franchini, Antonella
Le modificazioni del timo Xenopus laevis durante la guarigione di ferite / Bertolotti, Evelina; Franchini, Antonella. - In: ATTI DELLA SOCIETÀ DEI NATURALISTI E MATEMATICI DI MODENA. - ISSN 0365-7027. - STAMPA. - 144:(2013), pp. 54-54. (Intervento presentato al convegno Atti 74° Congr.Naz.Unione Zool. It tenutosi a Modena nel 30 settembre-3ottobre 2013).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/984904
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact