La progressiva diffusione delle logiche di gestione delle singole aziende o delle supply chain basate sui principi del Total Quality Management e del Lean Thinking hanno portato ad un cambio di prospettiva, non più focalizzato sul prodotto, ma sulla customer satisfaction e sulle caratteristiche dei processi (interni o esterni all’impresa, di stampo produttivo o organizzativo o legato alla gestione di servizi per il cliente) che permettono di perseguirla. Tale cambiamento è evidente anche analizzando le novità imposte dalla normativa UNI EN ISO 9001: 2000 e dai suoi successivi aggiornamenti. Obiettivo quindi di ogni sistema produttivo diventa la proposta sul mercato di prodotti e servizi con requisiti di qualità tali da soddisfare clienti sempre più esigenti. Risultato questo perseguibile solo con un forte orientamento ad esso di tutte le componenti aziendali e con un significativo monitoraggio delle componenti di costo legate alla non completa soddisfazione dei requisiti di qualità. Tali componenti di costo nel seguito verranno sinteticamente denominate Non-Conformity-Costs (NCCs). Il framework di riferimento per lo studio è la normativa ISO 10014:2006 Quality management – Guidelines for realizing financial and economic benefits e la pubblicazione proposta da Feigenbaum nel 1991, che suddivide NCCs mediante il modello PAF – Prevention Appraisal Failure, cioè in base alla loro pertinenza con azioni di prevenzione, controllo o conseguenti alla gestione di un guasto (o più in generale di un difetto). Il presente lavoro descrive i risultati conseguenti al monitoraggio dei NCCs all’interno della supply chain di una azienda manifatturiera operante sul territorio nazionale ed internazionale e l’effetto di una corretta formazione degli operatori coinvolti nel processo, al fine di ridurre la frequenza di presentazione dei guasti e dei difetti.

ANALISI DEI GUASTI E DEI DIFETTI MEDIANTE LA METODOLOGIA PAF – PREVENTION APPRAISAL FAILURE: PRINCIPI APPLICATIVI E CASE STUDY / Rimini, Bianca; Gamberini, Rita; Bianchi, M.; Lolli, Francesco. - In: MANUTENZIONE. TECNICA E MANAGEMENT. - ISSN 1123-1084. - ELETTRONICO. - 11:(2013), pp. 10-12.

ANALISI DEI GUASTI E DEI DIFETTI MEDIANTE LA METODOLOGIA PAF – PREVENTION APPRAISAL FAILURE: PRINCIPI APPLICATIVI E CASE STUDY

RIMINI, Bianca;GAMBERINI, Rita;LOLLI, Francesco
2013

Abstract

La progressiva diffusione delle logiche di gestione delle singole aziende o delle supply chain basate sui principi del Total Quality Management e del Lean Thinking hanno portato ad un cambio di prospettiva, non più focalizzato sul prodotto, ma sulla customer satisfaction e sulle caratteristiche dei processi (interni o esterni all’impresa, di stampo produttivo o organizzativo o legato alla gestione di servizi per il cliente) che permettono di perseguirla. Tale cambiamento è evidente anche analizzando le novità imposte dalla normativa UNI EN ISO 9001: 2000 e dai suoi successivi aggiornamenti. Obiettivo quindi di ogni sistema produttivo diventa la proposta sul mercato di prodotti e servizi con requisiti di qualità tali da soddisfare clienti sempre più esigenti. Risultato questo perseguibile solo con un forte orientamento ad esso di tutte le componenti aziendali e con un significativo monitoraggio delle componenti di costo legate alla non completa soddisfazione dei requisiti di qualità. Tali componenti di costo nel seguito verranno sinteticamente denominate Non-Conformity-Costs (NCCs). Il framework di riferimento per lo studio è la normativa ISO 10014:2006 Quality management – Guidelines for realizing financial and economic benefits e la pubblicazione proposta da Feigenbaum nel 1991, che suddivide NCCs mediante il modello PAF – Prevention Appraisal Failure, cioè in base alla loro pertinenza con azioni di prevenzione, controllo o conseguenti alla gestione di un guasto (o più in generale di un difetto). Il presente lavoro descrive i risultati conseguenti al monitoraggio dei NCCs all’interno della supply chain di una azienda manifatturiera operante sul territorio nazionale ed internazionale e l’effetto di una corretta formazione degli operatori coinvolti nel processo, al fine di ridurre la frequenza di presentazione dei guasti e dei difetti.
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ANALISI DEI GUASTI E DEI DIFETTI MEDIANTE LA METODOLOGIA PAF – PREVENTION APPRAISAL FAILURE: PRINCIPI APPLICATIVI E CASE STUDY / Rimini, Bianca; Gamberini, Rita; Bianchi, M.; Lolli, Francesco. - In: MANUTENZIONE. TECNICA E MANAGEMENT. - ISSN 1123-1084. - ELETTRONICO. - 11:(2013), pp. 10-12.
Rimini, Bianca; Gamberini, Rita; Bianchi, M.; Lolli, Francesco
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