Le cefalee attribuite all'uso di una sostanza o alla sua sospensione sono ampiamente e puntualmente definite nei loro specifici criteri diagnostici nel capitolo 8 della ICHD-II (3), dove sono comprese ai codici 8.1, 8.3 e 8.4 (Tab. 2). I farmaci che più frequentemente inducono cefalea per esposizione acuta o cronica o in seguito alla loro sospensione appartengono ad una grande varietà di classi terapeutiche che hanno meccanismi d’azione del tutto diversi. Classicamente, i due principali meccanismi patogenetici della cefalea come reazione avversa sono stati considerati la vasodilatazione e l’ipertensione endocranica. La prima, la vasodilatazione, spiega la cefalea indotta dalla maggior parte dei farmaci cardiovascolari, per esempio i calcio-antagonisti e gli ACE-inibitori. Qui, la cefalea è un’estensione dell’azione farmacologica primaria del farmaco, spesso è dose-dipendente ma si verifica già alle dosi normalmente utilizzate in terapia. La cefalea associata all'ipertensione endocranica indotta da farmaci è invece reazione avversa di tipo B, imprevedibile sulla base delle proprietà farmacologiche del farmaco (4).

Cefalee da farmaci / Sternieri, E; Casto, G; Ferrari, Anna. - STAMPA. - (1999), pp. 389-391. (Intervento presentato al convegno XIV Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee- Le cefalee verso il terzo millennio tenutosi a Perugia nel 19-22 settembre 1999).

Cefalee da farmaci

FERRARI, Anna
1999

Abstract

Le cefalee attribuite all'uso di una sostanza o alla sua sospensione sono ampiamente e puntualmente definite nei loro specifici criteri diagnostici nel capitolo 8 della ICHD-II (3), dove sono comprese ai codici 8.1, 8.3 e 8.4 (Tab. 2). I farmaci che più frequentemente inducono cefalea per esposizione acuta o cronica o in seguito alla loro sospensione appartengono ad una grande varietà di classi terapeutiche che hanno meccanismi d’azione del tutto diversi. Classicamente, i due principali meccanismi patogenetici della cefalea come reazione avversa sono stati considerati la vasodilatazione e l’ipertensione endocranica. La prima, la vasodilatazione, spiega la cefalea indotta dalla maggior parte dei farmaci cardiovascolari, per esempio i calcio-antagonisti e gli ACE-inibitori. Qui, la cefalea è un’estensione dell’azione farmacologica primaria del farmaco, spesso è dose-dipendente ma si verifica già alle dosi normalmente utilizzate in terapia. La cefalea associata all'ipertensione endocranica indotta da farmaci è invece reazione avversa di tipo B, imprevedibile sulla base delle proprietà farmacologiche del farmaco (4).
1999
XIV Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee- Le cefalee verso il terzo millennio
Perugia
19-22 settembre 1999
389
391
Sternieri, E; Casto, G; Ferrari, Anna
Cefalee da farmaci / Sternieri, E; Casto, G; Ferrari, Anna. - STAMPA. - (1999), pp. 389-391. (Intervento presentato al convegno XIV Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee- Le cefalee verso il terzo millennio tenutosi a Perugia nel 19-22 settembre 1999).
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