Nella Provincia di Reggio Emilia la superficie interessata alla coltivazione della cultivar di vite Malbo gentile è in questi anni progressivamente aumentata fino a raggiungere, nel 2009, circa l’1,8 % dell’intera superficie vitata. Oggetto della ricerca è stato un vigneto del reggiano coltivato a Malbo gentile per il quale era stata riscontrata una bassa produttività; poiché questo problema è solitamente associato ad anomalie del processo fecondativo sono state avviate indagini volte a verificare se ci fosse una correlazione con una particolare morfologia del fiore o del polline e sono stati verificati alcuni parametri funzionali quali la vitalità del polline e la sua capacità a germinare in vitro. E’ stata inoltre osservata l’interazione polline - stimma sia dopo autofecondazione che in fiori lasciati alla libera impollinazione. La maggior parte delle cultivars di Vitis vinifera presenta fiori ermafroditi, alcune invece hanno fiori morfologicamente ermafroditi ma funzionalmente unisessuali: fiori pistilliferi, con un pistillo ben sviluppato e funzionale, stami più o meno reflessi e polline generalmente sterile, o fiori staminiferi, con stami eretti e funzionali e un pistillo più o meno abortito Il polline di vite è generalmente di forma sub-sferica o triangolare e presenta tre aperture longitudinali, ognuna delle quali dotata di poro germinativo - polline tricolporato (1).Dal test di vitalità, effettuato con FDA, è risultato che il 92,4 % del polline è vitale ma le prove di germinabilità in vitro hanno rivelato una bassissima capacità di germinazione dei granuli pollinici (0,58%). Le analisi morfologiche hanno mostrato che solo il 4,5 % del polline ha una normale morfologia mentre la restante parte dei granuli pollinici si presenta sferico, con un diametro di 26,5 µm, privo di aperture e di pori germinativi. I fiori della cv. Malbo gentile sono risultati morfologicamente ermafroditi ma funzionalmente femminili con stami tipicamente reflessi. Prima dell’antesi avviene la deiscenza delle antere cosicché quando la caliptra si stacca si è già verificata l’autoimpollinazione. Anche nei fiori lasciati alla libera impollinazione e prelevati in una zona centrale del vigneto erano presenti sullo stimma solo granuli pollinici di Malbo gentile, tutti acolporati. Non è mai stata osservata emissione di tubetto pollinico sulla superficie stimmatica anche se la presenza di un gran numero di granuli di polline ben idratati, adesi alle papille stimmatiche, è stato interpretato come segno di una buona interazione polline-stimma (2). Almeno una delle principali cause della bassa produttività riscontrata nel vigneto di Malbo gentile sembra riconducibile all’assenza di aperture e di pori germinativi e all’impossibilità di emettere il tubetto pollinico e dunque all’auto-sterilità di questa cultivar. Queste evidenze confermano dati relativi ad altre cultivars di vite a bassa produttività che presentavano polline anomalo, acolporato, incapace di germinare (3, 4, 5).

Caratterizzazione morfo-funzionale del fiore e del polline di Vitis vinifera L. cv. Malbo gentile, vitigno a bassa produttività / Sgarbi, Elisabetta; F., Costantini; Torri, Paola; Bignami, Cristina. - STAMPA. - (2010), pp. 93-93.

Caratterizzazione morfo-funzionale del fiore e del polline di Vitis vinifera L. cv. Malbo gentile, vitigno a bassa produttività.

SGARBI, Elisabetta;TORRI, Paola;BIGNAMI, Cristina
2010

Abstract

Nella Provincia di Reggio Emilia la superficie interessata alla coltivazione della cultivar di vite Malbo gentile è in questi anni progressivamente aumentata fino a raggiungere, nel 2009, circa l’1,8 % dell’intera superficie vitata. Oggetto della ricerca è stato un vigneto del reggiano coltivato a Malbo gentile per il quale era stata riscontrata una bassa produttività; poiché questo problema è solitamente associato ad anomalie del processo fecondativo sono state avviate indagini volte a verificare se ci fosse una correlazione con una particolare morfologia del fiore o del polline e sono stati verificati alcuni parametri funzionali quali la vitalità del polline e la sua capacità a germinare in vitro. E’ stata inoltre osservata l’interazione polline - stimma sia dopo autofecondazione che in fiori lasciati alla libera impollinazione. La maggior parte delle cultivars di Vitis vinifera presenta fiori ermafroditi, alcune invece hanno fiori morfologicamente ermafroditi ma funzionalmente unisessuali: fiori pistilliferi, con un pistillo ben sviluppato e funzionale, stami più o meno reflessi e polline generalmente sterile, o fiori staminiferi, con stami eretti e funzionali e un pistillo più o meno abortito Il polline di vite è generalmente di forma sub-sferica o triangolare e presenta tre aperture longitudinali, ognuna delle quali dotata di poro germinativo - polline tricolporato (1).Dal test di vitalità, effettuato con FDA, è risultato che il 92,4 % del polline è vitale ma le prove di germinabilità in vitro hanno rivelato una bassissima capacità di germinazione dei granuli pollinici (0,58%). Le analisi morfologiche hanno mostrato che solo il 4,5 % del polline ha una normale morfologia mentre la restante parte dei granuli pollinici si presenta sferico, con un diametro di 26,5 µm, privo di aperture e di pori germinativi. I fiori della cv. Malbo gentile sono risultati morfologicamente ermafroditi ma funzionalmente femminili con stami tipicamente reflessi. Prima dell’antesi avviene la deiscenza delle antere cosicché quando la caliptra si stacca si è già verificata l’autoimpollinazione. Anche nei fiori lasciati alla libera impollinazione e prelevati in una zona centrale del vigneto erano presenti sullo stimma solo granuli pollinici di Malbo gentile, tutti acolporati. Non è mai stata osservata emissione di tubetto pollinico sulla superficie stimmatica anche se la presenza di un gran numero di granuli di polline ben idratati, adesi alle papille stimmatiche, è stato interpretato come segno di una buona interazione polline-stimma (2). Almeno una delle principali cause della bassa produttività riscontrata nel vigneto di Malbo gentile sembra riconducibile all’assenza di aperture e di pori germinativi e all’impossibilità di emettere il tubetto pollinico e dunque all’auto-sterilità di questa cultivar. Queste evidenze confermano dati relativi ad altre cultivars di vite a bassa produttività che presentavano polline anomalo, acolporato, incapace di germinare (3, 4, 5).
2010
Milano
25-28 agosto 2010
Sgarbi, Elisabetta; F., Costantini; Torri, Paola; Bignami, Cristina
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