E’ noto da tempo come i batteri lattici influenzino favorevolmente la salute dell’uomo ed è per questo motivo che ceppi di Lactobacillus e Bifidobacterium sono impiegati nell’allestimento di prodotti probiotici ad azione modulante sulla microflora intestinale. L’integrità di tale ecosistema, fondamentale per la normale funzionalità dell’apparato digerente, contribuisce nel contempo alla salute dell’organismo. Uno dei problemi di sanità pubblica che sta emergendo negli ultimi anni è rappresentato dall’antibiotico-resistenza e la microflora del tratto digestivo umano ed animale, in particolare, viene ritenuta il “reservoir” principale delle resistenze agli antibiotici di tipo plasmidico (fattori R) che possono essere trasferite da un microrganismo all’altro, superando a volte anche le barriere di specie. E’ ipotizzabile quindi che in questo distretto ad alto tenore di microrganismi possano avvenire numerosi scambi genetici, compreso il trasferimento della resistenza agli antibiotici.Scopo della nostra ricerca è stato quello di valutare ”in vitro“ la capacità di L. plantarun 35d e L.plantarum 396/1 di interferire col meccanismo di coniugazione. La capacità di trasferimento dei plasmidi di resistenza è stata valutata utilizzando E.coli NK12 NalR KS Lac+ come ricevente e E.coli RP4 NalS KR Lac- come donatore in tre differenti esperimenti di coniugazione (A, B, C), uno dei quali allestito senza lattobacilli ed impiegato come controllo. (C).I risultati hanno mostrato che le frequenze di coniugazione (ratio transconiuganti/donatori) relative a tre esperimenti, sono influenzate dalla presenza dei due lattobacilli. Le differenze tra i valori delle cariche dei transconiuganti, ottenuti in presenza e in assenza dei lattobacilli, analizzate col t-test per dati appaiati, risultano infatti statisticamente significative (p=0.0131 nel confronto tra A e C ; p= 0.0133 nel confronto tra B e C).La nostra sperimentazione ha quindi dimostrato che la presenza di particolari ceppi di lattobacilli è in grado di interferire col trasferimento “in vitro” dei fattori di resistenza.

Interferenza di lattobacilli nei meccanismi di ricombinazione come prevenzione naturale alla diffusione dell'antibiotico-resistenza / Bondi, Moreno; Sabia, Carla; DE NIEDERHAUSERN, Simona; Guerrieri, Elisa; Messi, Patrizia. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 1121-2233. - STAMPA. - 45/4:(2004), pp. 252-253. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica tenutosi a Genova nel 20-23 Ottobre 2004).

Interferenza di lattobacilli nei meccanismi di ricombinazione come prevenzione naturale alla diffusione dell'antibiotico-resistenza

BONDI, Moreno;SABIA, Carla;DE NIEDERHAUSERN, Simona;GUERRIERI, Elisa;MESSI, Patrizia
2004

Abstract

E’ noto da tempo come i batteri lattici influenzino favorevolmente la salute dell’uomo ed è per questo motivo che ceppi di Lactobacillus e Bifidobacterium sono impiegati nell’allestimento di prodotti probiotici ad azione modulante sulla microflora intestinale. L’integrità di tale ecosistema, fondamentale per la normale funzionalità dell’apparato digerente, contribuisce nel contempo alla salute dell’organismo. Uno dei problemi di sanità pubblica che sta emergendo negli ultimi anni è rappresentato dall’antibiotico-resistenza e la microflora del tratto digestivo umano ed animale, in particolare, viene ritenuta il “reservoir” principale delle resistenze agli antibiotici di tipo plasmidico (fattori R) che possono essere trasferite da un microrganismo all’altro, superando a volte anche le barriere di specie. E’ ipotizzabile quindi che in questo distretto ad alto tenore di microrganismi possano avvenire numerosi scambi genetici, compreso il trasferimento della resistenza agli antibiotici.Scopo della nostra ricerca è stato quello di valutare ”in vitro“ la capacità di L. plantarun 35d e L.plantarum 396/1 di interferire col meccanismo di coniugazione. La capacità di trasferimento dei plasmidi di resistenza è stata valutata utilizzando E.coli NK12 NalR KS Lac+ come ricevente e E.coli RP4 NalS KR Lac- come donatore in tre differenti esperimenti di coniugazione (A, B, C), uno dei quali allestito senza lattobacilli ed impiegato come controllo. (C).I risultati hanno mostrato che le frequenze di coniugazione (ratio transconiuganti/donatori) relative a tre esperimenti, sono influenzate dalla presenza dei due lattobacilli. Le differenze tra i valori delle cariche dei transconiuganti, ottenuti in presenza e in assenza dei lattobacilli, analizzate col t-test per dati appaiati, risultano infatti statisticamente significative (p=0.0131 nel confronto tra A e C ; p= 0.0133 nel confronto tra B e C).La nostra sperimentazione ha quindi dimostrato che la presenza di particolari ceppi di lattobacilli è in grado di interferire col trasferimento “in vitro” dei fattori di resistenza.
2004
45/4
252
253
Bondi, Moreno; Sabia, Carla; DE NIEDERHAUSERN, Simona; Guerrieri, Elisa; Messi, Patrizia
Interferenza di lattobacilli nei meccanismi di ricombinazione come prevenzione naturale alla diffusione dell'antibiotico-resistenza / Bondi, Moreno; Sabia, Carla; DE NIEDERHAUSERN, Simona; Guerrieri, Elisa; Messi, Patrizia. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 1121-2233. - STAMPA. - 45/4:(2004), pp. 252-253. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica tenutosi a Genova nel 20-23 Ottobre 2004).
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