Il nostro studio in accordo con la letteratura internazionale, sostiene che la SSC può ridurre le complicanze operatorie. Tuttavia il reale impatto della checklist dipende dalla volontà e dalla convinzione nell’implementazione di tale strumento nelle strutture sanitarie [18].Il nostro studio ci ha dato l’opportunità di iniziare la “cultura del rischio” nella nostra clinica, essendo sicuri del fatto che la checklist è un valido strumento per gestire i numerosi rischi cui i pazienti vanno incontro quando si sottopongono alla chirurgia oculare.Inoltre, è assolutamente evidente che la nostra clinica ha un elevato livello di sicurezza, date le ottime risposte ottenute in ogni singolo SC della checklist. Il nostro studio ha evidenziato risultati preliminari e parziali. Focalizzandoci in questa fase esclusivamente sulla forma della checklist e su una sua prova diretta in sala, lo step successivo sarà quello di valutare le complicanze cliniche riscontrate nei pazienti della nostra casistica. Sarà interessante confrontare le complicanze di un gruppo di pazienti trattati sotto il controllo della checklist con un gruppo simile trattato senza il controllo della checklist. Questo permetterà di ottenere un valore quantitativo circa la riduzione del rischio per pazienti che devono sottoporsi a chirurgia della cataratta o iniezioni intravitreali di anti-VEGF.In futuro, continuare ad utilizzare la checklist sarà fondamentale: sarà utile applicare ulteriori modifiche per adattare la checklist ad altri tipi di chirurgia oculare come la chirurgia vitreo-retinica. Si tratta di tipologie chirurgiche estremamente complesse e differenti rispetto alla chirurgia in regime ambulatoriale.Uno studio di RCA potrà indentificare le cause radice che hanno determinato la comparsa delle complicanze e verificare in quale fase di tutta la procedura esse abbiano agito, identificando il punto debole della procedura. Sarebbe utile proporre una checklist per individuare gli High-risk patient (pazienti ad alto rischio) che si sottopongono alla chirurgia della cataratta [19-20]; inoltre questo tipo di checklist potrebbe essere utilizzata per scegliere i pazienti adatti per i chirurghi in training, riducendo quindi i rischi ed aumentando le opportunità di apprendimento nella nostra clinica [21].Infine, sarebbe interessante coinvolgere altre realtà oculistiche sia regionali, sia italiane per ottenere una casistica tanto ampia da proporre uno studio di metanalisi sull’argomento, per analizzare su larga scala gli outcomes della checklist.

La gestione del rischio nella chirurgia oculare / Cavallini, Gian Maria; L., Campi; M., De Maria; M., Forlini. - (2012), pp. ---.

La gestione del rischio nella chirurgia oculare

CAVALLINI, Gian Maria;
2012

Abstract

Il nostro studio in accordo con la letteratura internazionale, sostiene che la SSC può ridurre le complicanze operatorie. Tuttavia il reale impatto della checklist dipende dalla volontà e dalla convinzione nell’implementazione di tale strumento nelle strutture sanitarie [18].Il nostro studio ci ha dato l’opportunità di iniziare la “cultura del rischio” nella nostra clinica, essendo sicuri del fatto che la checklist è un valido strumento per gestire i numerosi rischi cui i pazienti vanno incontro quando si sottopongono alla chirurgia oculare.Inoltre, è assolutamente evidente che la nostra clinica ha un elevato livello di sicurezza, date le ottime risposte ottenute in ogni singolo SC della checklist. Il nostro studio ha evidenziato risultati preliminari e parziali. Focalizzandoci in questa fase esclusivamente sulla forma della checklist e su una sua prova diretta in sala, lo step successivo sarà quello di valutare le complicanze cliniche riscontrate nei pazienti della nostra casistica. Sarà interessante confrontare le complicanze di un gruppo di pazienti trattati sotto il controllo della checklist con un gruppo simile trattato senza il controllo della checklist. Questo permetterà di ottenere un valore quantitativo circa la riduzione del rischio per pazienti che devono sottoporsi a chirurgia della cataratta o iniezioni intravitreali di anti-VEGF.In futuro, continuare ad utilizzare la checklist sarà fondamentale: sarà utile applicare ulteriori modifiche per adattare la checklist ad altri tipi di chirurgia oculare come la chirurgia vitreo-retinica. Si tratta di tipologie chirurgiche estremamente complesse e differenti rispetto alla chirurgia in regime ambulatoriale.Uno studio di RCA potrà indentificare le cause radice che hanno determinato la comparsa delle complicanze e verificare in quale fase di tutta la procedura esse abbiano agito, identificando il punto debole della procedura. Sarebbe utile proporre una checklist per individuare gli High-risk patient (pazienti ad alto rischio) che si sottopongono alla chirurgia della cataratta [19-20]; inoltre questo tipo di checklist potrebbe essere utilizzata per scegliere i pazienti adatti per i chirurghi in training, riducendo quindi i rischi ed aumentando le opportunità di apprendimento nella nostra clinica [21].Infine, sarebbe interessante coinvolgere altre realtà oculistiche sia regionali, sia italiane per ottenere una casistica tanto ampia da proporre uno studio di metanalisi sull’argomento, per analizzare su larga scala gli outcomes della checklist.
2012
Cavallini, Gian Maria; L., Campi; M., De Maria; M., Forlini
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