L’A. analizza le principali caratteristiche (e la riconducibilità allo schema penalistico della responsabilità) dell’art. 2 della legge 24.11.1981, n. 689, concernente la valutazione della capacità di intendere e di volere nell’illecito amministrativo, caratterizzato dalla coesistenza di elementi di matrice penalistica e civilistica di non facile armonizzazione.Vengono in tal modo rilevate alcune fra le più evidenti “rotture” rispetto al modello penalistico, ed in particolare l’espressa esclusione della rilevanza dei casi di aggravamento di pena e nei casi di capacità ridotta.Le soluzioni interpretative individuate dalla dottrina a questo riguardo non sembrano, tuttavia in grado di superare le difficoltà connesse all’esclusione del (pur problematico) concetto di parziale riduzione dell’imputabilità, che riveste tuttora rilevanza nell’applicazione giurisprudenziale italiana, ed alle difficoltà connesse alla necessità di definire il trattamento sanzionatorio in base ad una capacità di intendere e di volere alternativamente piena o del tutto assente. Ne appaiono risolutive, a questo riguardo, le soluzioni che fanno ricorso ad una qualificazione della pena all’interno dei limiti edittali, tramite il paramento della “personalità” dell’agente: di quest’ultimo , infatti, erano già state segnalate (cfr. n. 1) le difficoltà applicative, derivanti dalla estrema delicatezza e complessità del concetto di “personalità” in se considerato e dalla difficoltà, propria di questa sede, di definire il contenuto, stante la lacunosità delle diverse soluzioni proposte dalla dottrina.

Principio di colpevolezza, imputabilità e forme dell'elemento soggettivo / Pietralunga, Susanna. - STAMPA. - (1987), pp. 63-70. (Intervento presentato al convegno L' illecito penale amministrativo : verifica di un sistema : profili penalistici e processuali tenutosi a modena nel 6-7 dicembre 1985).

Principio di colpevolezza, imputabilità e forme dell'elemento soggettivo

PIETRALUNGA, Susanna
1987

Abstract

L’A. analizza le principali caratteristiche (e la riconducibilità allo schema penalistico della responsabilità) dell’art. 2 della legge 24.11.1981, n. 689, concernente la valutazione della capacità di intendere e di volere nell’illecito amministrativo, caratterizzato dalla coesistenza di elementi di matrice penalistica e civilistica di non facile armonizzazione.Vengono in tal modo rilevate alcune fra le più evidenti “rotture” rispetto al modello penalistico, ed in particolare l’espressa esclusione della rilevanza dei casi di aggravamento di pena e nei casi di capacità ridotta.Le soluzioni interpretative individuate dalla dottrina a questo riguardo non sembrano, tuttavia in grado di superare le difficoltà connesse all’esclusione del (pur problematico) concetto di parziale riduzione dell’imputabilità, che riveste tuttora rilevanza nell’applicazione giurisprudenziale italiana, ed alle difficoltà connesse alla necessità di definire il trattamento sanzionatorio in base ad una capacità di intendere e di volere alternativamente piena o del tutto assente. Ne appaiono risolutive, a questo riguardo, le soluzioni che fanno ricorso ad una qualificazione della pena all’interno dei limiti edittali, tramite il paramento della “personalità” dell’agente: di quest’ultimo , infatti, erano già state segnalate (cfr. n. 1) le difficoltà applicative, derivanti dalla estrema delicatezza e complessità del concetto di “personalità” in se considerato e dalla difficoltà, propria di questa sede, di definire il contenuto, stante la lacunosità delle diverse soluzioni proposte dalla dottrina.
1987
L' illecito penale amministrativo : verifica di un sistema : profili penalistici e processuali
modena
6-7 dicembre 1985
63
70
Pietralunga, Susanna
Principio di colpevolezza, imputabilità e forme dell'elemento soggettivo / Pietralunga, Susanna. - STAMPA. - (1987), pp. 63-70. (Intervento presentato al convegno L' illecito penale amministrativo : verifica di un sistema : profili penalistici e processuali tenutosi a modena nel 6-7 dicembre 1985).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/743626
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