Prendendo spunto da due sentenze della Corte di Cassazione del 1990 si affronta il problema dell’accertamento della imputabilità in caso di alterazioni psichiche non rientranti in un quadro psicopatologico nosograficamente inquadrabile in una patologia maggiore (psicosi).La complessità dei problemi psichiatrici connessi alla diagnostica di tali quadri si riflette sia sulla ambiguità della terminologia, recepita da numerose pronunzie giurisprudenziali, sia sul piano contenutistico stesso. Ciò favorisce l’accoglimento, sul piano giurisprudenziale, di impostazioni culturali la cui utilizzazione in campo psichiatrico forense suscita qualche perplessità, ed una notevole difformità delle pronunzie in casi apparentemente piuttosto simili.Anche in rapporto alla introduzione del nuovo C.P.P., che impone la discussione orale, si auspica l’uso di una terminologia diagnostica universalmente riconosciuta, tale da rappresentare una premessa chiara ala successiva valutazione psichiatrico forense, operazione che richiede un approccio metodologico ovviamente più complesso e specifico.

La diagnostica psichiatrico forense nella giurisprudenza italiana / Pietralunga, Susanna; Luzzago, A.. - In: QUADERNI DI PSICHIATRIA FORENSE. - ISSN 1827-4471. - STAMPA. - 1:(1992), pp. n.d.-n.d..

La diagnostica psichiatrico forense nella giurisprudenza italiana

PIETRALUNGA, Susanna;
1992

Abstract

Prendendo spunto da due sentenze della Corte di Cassazione del 1990 si affronta il problema dell’accertamento della imputabilità in caso di alterazioni psichiche non rientranti in un quadro psicopatologico nosograficamente inquadrabile in una patologia maggiore (psicosi).La complessità dei problemi psichiatrici connessi alla diagnostica di tali quadri si riflette sia sulla ambiguità della terminologia, recepita da numerose pronunzie giurisprudenziali, sia sul piano contenutistico stesso. Ciò favorisce l’accoglimento, sul piano giurisprudenziale, di impostazioni culturali la cui utilizzazione in campo psichiatrico forense suscita qualche perplessità, ed una notevole difformità delle pronunzie in casi apparentemente piuttosto simili.Anche in rapporto alla introduzione del nuovo C.P.P., che impone la discussione orale, si auspica l’uso di una terminologia diagnostica universalmente riconosciuta, tale da rappresentare una premessa chiara ala successiva valutazione psichiatrico forense, operazione che richiede un approccio metodologico ovviamente più complesso e specifico.
1992
1
n.d.
n.d.
La diagnostica psichiatrico forense nella giurisprudenza italiana / Pietralunga, Susanna; Luzzago, A.. - In: QUADERNI DI PSICHIATRIA FORENSE. - ISSN 1827-4471. - STAMPA. - 1:(1992), pp. n.d.-n.d..
Pietralunga, Susanna; Luzzago, A.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/743151
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact