L’Ipotesi del Contatto (Allport, 1954) sostiene che l’incontro tra membri di gruppi diversi può, in certe condizioni, ridurre il pregiudizio. Negli ultimi 20 anni, alcuni modelli hanno esteso tale ipotesi. Il modello dell’identità dell’ingroup comune (Gaertner & Dovidio, 2000) suggerisce che la percezione di appartenere ad un gruppo unico può ridurre il pregiudizio. Secondo il modello del contatto intergruppi (Brown & Hewstone, 2005), invece, occorre preservare la salienza delle identità originarie. Infine, il modello dell’identità duplice (Gaertner & Dovidio, 2000) sostiene che la riduzione della discriminazione è possibile quando le identità originarie rimangono salienti entro l’identità sovraordinata. L’obiettivo del presente lavoro era di individuare il modello del contatto più efficace per ridurre il pregiudizio nei confronti dei disabili. La ricerca è stata condotta in enti pubblici e aziende (N=123 lavoratori di nazionalità italiana), in cui i dipendenti normodotati avevano contatto con dipendenti disabili con problemi psichici. L’ipotesi era che gli atteggiamenti nei confronti dell’outgroup prossimale sarebbero stati migliori quando a prevalere era la percezione di appartenere a un gruppo comune; la strategia dell’identità duplice avrebbe favorito la generalizzazione delle valutazioni positive ai membri dell’outgroup distale. Si è utilizzato un questionario per la rilevazione degli atteggiamenti espliciti, il Go/No-go Association Task per la rilevazione dell’atteggiamento implicito.Per la verifica dei modelli, si è utilizzato il metodo della regressione gerarchica. Si è trovato che il contatto aveva effetti positivi, che si generalizzavano ai disabili in generale. Il contatto, inoltre, riduceva il pregiudizio implicito, quando erano salienti l’identità comune e l’identità duplice. Quindi, interventi che associno il contatto positivo alla percezione di identità comune e di identità duplice possono risultare di notevole efficacia per migliorare le relazioni tra i gruppi.

Come ridurre il pregiudizio nei confronti dei disabili? / Vezzali, Loris. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 224-224. (Intervento presentato al convegno VIII congresso nazionale dell'Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Cesena nel 24-26 settembre).

Come ridurre il pregiudizio nei confronti dei disabili?

VEZZALI, Loris
2007

Abstract

L’Ipotesi del Contatto (Allport, 1954) sostiene che l’incontro tra membri di gruppi diversi può, in certe condizioni, ridurre il pregiudizio. Negli ultimi 20 anni, alcuni modelli hanno esteso tale ipotesi. Il modello dell’identità dell’ingroup comune (Gaertner & Dovidio, 2000) suggerisce che la percezione di appartenere ad un gruppo unico può ridurre il pregiudizio. Secondo il modello del contatto intergruppi (Brown & Hewstone, 2005), invece, occorre preservare la salienza delle identità originarie. Infine, il modello dell’identità duplice (Gaertner & Dovidio, 2000) sostiene che la riduzione della discriminazione è possibile quando le identità originarie rimangono salienti entro l’identità sovraordinata. L’obiettivo del presente lavoro era di individuare il modello del contatto più efficace per ridurre il pregiudizio nei confronti dei disabili. La ricerca è stata condotta in enti pubblici e aziende (N=123 lavoratori di nazionalità italiana), in cui i dipendenti normodotati avevano contatto con dipendenti disabili con problemi psichici. L’ipotesi era che gli atteggiamenti nei confronti dell’outgroup prossimale sarebbero stati migliori quando a prevalere era la percezione di appartenere a un gruppo comune; la strategia dell’identità duplice avrebbe favorito la generalizzazione delle valutazioni positive ai membri dell’outgroup distale. Si è utilizzato un questionario per la rilevazione degli atteggiamenti espliciti, il Go/No-go Association Task per la rilevazione dell’atteggiamento implicito.Per la verifica dei modelli, si è utilizzato il metodo della regressione gerarchica. Si è trovato che il contatto aveva effetti positivi, che si generalizzavano ai disabili in generale. Il contatto, inoltre, riduceva il pregiudizio implicito, quando erano salienti l’identità comune e l’identità duplice. Quindi, interventi che associno il contatto positivo alla percezione di identità comune e di identità duplice possono risultare di notevole efficacia per migliorare le relazioni tra i gruppi.
2007
VIII congresso nazionale dell'Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sociale
Cesena
24-26 settembre
Vezzali, Loris
Come ridurre il pregiudizio nei confronti dei disabili? / Vezzali, Loris. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 224-224. (Intervento presentato al convegno VIII congresso nazionale dell'Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Cesena nel 24-26 settembre).
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