Di fronte ai problemi posti dalla globalizzazione e dai sempre più frequenti contatti interetnici, il paradigma del métissage si contraddistingue per la vocazione transdisciplinare, per il ruolo cruciale assegnato all’alterità nella costruzione dell’identità e per la funzione parimenti decisiva attribuita all’arte nella fabbricazione e/o nella decifrazione dei processi di contaminazione culturale. Analizzando le prospettive di Jean-Loup Amselle, Serge Gruzinski, François Laplantine e Alexis Nouss, questo studio evidenzia come l’arte possa costituire uno spazio – sia fisico che mentale – d’incontro, nel quale i métissages da un lato prendono corpo, si “materializzano” (ad esempio, nei colori di un affresco, nelle forme di una scultura, nel linguaggio parlato dal personaggio di un romanzo) e, dall’altro, attivano nessi tra diversi immaginari, tra diverse visioni dell’uomo e del mondo. Del resto, oggi s’insiste da più parti sulla natura “interculturale” dell’arte, sulla sua capacità di facilitare l’incontro con l’alterità e di ridurre i pregiudizi verso lo straniero e il diverso. Tuttavia, le opere d’arte funzionano anche come dispositivi di differenziazione, come simboli d’identità culturale: ce lo dimostrano le grandi istituzioni museali, che hanno avuto un ruolo importante nel cristallizzare le gerarchie tra le culture, affermando la superiorità dell’Occidente rispetto al resto del mondo. Il recente sorgere di “nuovi musei” dedicati alle arti non occidentali pone poi ulteriori interrogativi: che cosa legittima una simile “consacrazione”, quali ne sono i presupposti ? Non rischiamo forse, classificando questi oggetti come opere d’arte, di applicare loro un’etichetta che ha davvero senso solo entro i confini della cultura occidentale? E se li classifichiamo, viceversa, come semplici “artefatti”, non rischiamo allora di ricadere in una prospettiva eurocentrica, per cui le arti degli altri sono semplici reperti etnografici o, tutt’al più, arti “primitive”? Appare dunque chiaro che l’arte non è interculturale in sé, e che la sua capacità di mediare efficacemente l’incontro con l’alterità dipende da una serie di variabili: dal modo di definire l’arte stessa, dal tipo di sguardo che decidiamo di privilegiare, dal significato che attribuiamo a categorie come arte primitiva o valore estetico. Questo studio mostra così la necessità di far dialogare diversi saperi, riconoscendo il ruolo svolto dalla riflessione estetico-filosofica nella messa a punto di un concetto di arte realmente aperto ai processi di contaminazione culturale.

Il métissage nelle arti come modello di relazione interculturale / Contini, Annamaria. - STAMPA. - (2011), pp. 73-97.

Il métissage nelle arti come modello di relazione interculturale

CONTINI, Annamaria
2011

Abstract

Di fronte ai problemi posti dalla globalizzazione e dai sempre più frequenti contatti interetnici, il paradigma del métissage si contraddistingue per la vocazione transdisciplinare, per il ruolo cruciale assegnato all’alterità nella costruzione dell’identità e per la funzione parimenti decisiva attribuita all’arte nella fabbricazione e/o nella decifrazione dei processi di contaminazione culturale. Analizzando le prospettive di Jean-Loup Amselle, Serge Gruzinski, François Laplantine e Alexis Nouss, questo studio evidenzia come l’arte possa costituire uno spazio – sia fisico che mentale – d’incontro, nel quale i métissages da un lato prendono corpo, si “materializzano” (ad esempio, nei colori di un affresco, nelle forme di una scultura, nel linguaggio parlato dal personaggio di un romanzo) e, dall’altro, attivano nessi tra diversi immaginari, tra diverse visioni dell’uomo e del mondo. Del resto, oggi s’insiste da più parti sulla natura “interculturale” dell’arte, sulla sua capacità di facilitare l’incontro con l’alterità e di ridurre i pregiudizi verso lo straniero e il diverso. Tuttavia, le opere d’arte funzionano anche come dispositivi di differenziazione, come simboli d’identità culturale: ce lo dimostrano le grandi istituzioni museali, che hanno avuto un ruolo importante nel cristallizzare le gerarchie tra le culture, affermando la superiorità dell’Occidente rispetto al resto del mondo. Il recente sorgere di “nuovi musei” dedicati alle arti non occidentali pone poi ulteriori interrogativi: che cosa legittima una simile “consacrazione”, quali ne sono i presupposti ? Non rischiamo forse, classificando questi oggetti come opere d’arte, di applicare loro un’etichetta che ha davvero senso solo entro i confini della cultura occidentale? E se li classifichiamo, viceversa, come semplici “artefatti”, non rischiamo allora di ricadere in una prospettiva eurocentrica, per cui le arti degli altri sono semplici reperti etnografici o, tutt’al più, arti “primitive”? Appare dunque chiaro che l’arte non è interculturale in sé, e che la sua capacità di mediare efficacemente l’incontro con l’alterità dipende da una serie di variabili: dal modo di definire l’arte stessa, dal tipo di sguardo che decidiamo di privilegiare, dal significato che attribuiamo a categorie come arte primitiva o valore estetico. Questo studio mostra così la necessità di far dialogare diversi saperi, riconoscendo il ruolo svolto dalla riflessione estetico-filosofica nella messa a punto di un concetto di arte realmente aperto ai processi di contaminazione culturale.
2011
Culture migranti. Spazi fisici e mentali d'incontro
http://www.erickson.it
9788861377363
Erickson
ITALIA
Il métissage nelle arti come modello di relazione interculturale / Contini, Annamaria. - STAMPA. - (2011), pp. 73-97.
Contini, Annamaria
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Contini_Métissage_arti.pdf

Accesso riservato

Descrizione: Articolo principale
Tipologia: Versione pubblicata dall'editore
Dimensione 21.38 MB
Formato Adobe PDF
21.38 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/646479
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact