Odore, colore, aspetto e composizione chimica della propoli variano non solo in base alle diverse fonti botaniche da cui deriva, all'origine geografica ed alle condizioni climatiche [Bankova et al., 2002], ma anche in base al metodo di produzione [Rossi, 2006]. Considerato il crescente interesse per questo prodotto, il presente studio è stato condotto per valutare se l'HR-NMR, utilizzata come tecnica di analisi del fingerprint chimico, accoppiata a metodi statistici multivariati sia in grado di classificare la propoli di pioppo a seconda del metodo di produzione e di fornire conoscenze supplementari. Per ridurre l’influenza sulla composizione dovuta all’origine geografica, alla fonte botanica ed alla stagionalità, tutti i campioni di propoli sono stati forniti direttamente da alcuni apicoltori locali e dal CRA-API e sono stati raccolti da colonie situate in una ristretta area geografica dell’Emilia Romagna, in cui la specie Populus è quella dominante ed è noto che le api producono propoli soprattutto dagli essudati di pioppo. Sessanta propoli raccolte con diversi metodi (17 per raschiamento, 26 tramite spessori di legno, 17 da reti di plastica) sono state oggetto dello studio. Prima di eseguire gli esperimenti NMR, l’origine di pioppo [Popova et al, 2007] è stata confermata tramite la quantificazione delle sostanze bioattive (polifenoli totali, flavoni e flavonoli totali, flavanoni e diidroflavonoli totali) e di balsami, che in questo tipo propoli sono presenti in rapporti caratteristici. Su tutti i campioni a disposizione sono state eseguite le analisi 1H-NMR e bidimensionale eterocorrelata Heteronuclear Multiple Bond Correlation (HMBC). Il modello migliore (79.4% di varianza complessiva spiegata dalla prima funzione discriminante, 96.7% di capacità predittiva) si ottiene utilizzando la risonanza magnetica nucleare del protone con il vantaggio che questa è la tecnica più semplice e che richiede i minori tempi di acquisizione. L'uso della tecnica HR-NMR, accoppiata a metodi statistici multivariati, sembra quindi essere in grado di sviluppare dei modelli sufficientemente efficaci per la classificazione della propoli secondo i metodi di produzione e quindi si può proporre come efficace metodo per il controllo di qualità della propoli.

Classificazione di Propoli in base al metodo di raccolta mediante l'analisi di fingerprint NMR / Papotti, Giulia; Bertelli, Davide; Plessi, Maria; G. L., Marcazzan. - STAMPA. - unico:(2011), pp. 559-563. (Intervento presentato al convegno VIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti tenutosi a Marsala nel 20-24 settembre 2010).

Classificazione di Propoli in base al metodo di raccolta mediante l'analisi di fingerprint NMR

PAPOTTI, GIULIA;BERTELLI, Davide;PLESSI, Maria;
2011

Abstract

Odore, colore, aspetto e composizione chimica della propoli variano non solo in base alle diverse fonti botaniche da cui deriva, all'origine geografica ed alle condizioni climatiche [Bankova et al., 2002], ma anche in base al metodo di produzione [Rossi, 2006]. Considerato il crescente interesse per questo prodotto, il presente studio è stato condotto per valutare se l'HR-NMR, utilizzata come tecnica di analisi del fingerprint chimico, accoppiata a metodi statistici multivariati sia in grado di classificare la propoli di pioppo a seconda del metodo di produzione e di fornire conoscenze supplementari. Per ridurre l’influenza sulla composizione dovuta all’origine geografica, alla fonte botanica ed alla stagionalità, tutti i campioni di propoli sono stati forniti direttamente da alcuni apicoltori locali e dal CRA-API e sono stati raccolti da colonie situate in una ristretta area geografica dell’Emilia Romagna, in cui la specie Populus è quella dominante ed è noto che le api producono propoli soprattutto dagli essudati di pioppo. Sessanta propoli raccolte con diversi metodi (17 per raschiamento, 26 tramite spessori di legno, 17 da reti di plastica) sono state oggetto dello studio. Prima di eseguire gli esperimenti NMR, l’origine di pioppo [Popova et al, 2007] è stata confermata tramite la quantificazione delle sostanze bioattive (polifenoli totali, flavoni e flavonoli totali, flavanoni e diidroflavonoli totali) e di balsami, che in questo tipo propoli sono presenti in rapporti caratteristici. Su tutti i campioni a disposizione sono state eseguite le analisi 1H-NMR e bidimensionale eterocorrelata Heteronuclear Multiple Bond Correlation (HMBC). Il modello migliore (79.4% di varianza complessiva spiegata dalla prima funzione discriminante, 96.7% di capacità predittiva) si ottiene utilizzando la risonanza magnetica nucleare del protone con il vantaggio che questa è la tecnica più semplice e che richiede i minori tempi di acquisizione. L'uso della tecnica HR-NMR, accoppiata a metodi statistici multivariati, sembra quindi essere in grado di sviluppare dei modelli sufficientemente efficaci per la classificazione della propoli secondo i metodi di produzione e quindi si può proporre come efficace metodo per il controllo di qualità della propoli.
2011
VIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti
Marsala
20-24 settembre 2010
unico
559
563
Papotti, Giulia; Bertelli, Davide; Plessi, Maria; G. L., Marcazzan
Classificazione di Propoli in base al metodo di raccolta mediante l'analisi di fingerprint NMR / Papotti, Giulia; Bertelli, Davide; Plessi, Maria; G. L., Marcazzan. - STAMPA. - unico:(2011), pp. 559-563. (Intervento presentato al convegno VIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti tenutosi a Marsala nel 20-24 settembre 2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/644705
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