Le attuali strategie terapeutiche a disposizione per i linfomi non-Hodgkin hanno determinato un profondo cambiamento della storia naturale di queste malattie, che in un numero rilevante di casi possono guarire e comunque, nella maggior parte dei casi, possono raggiungere lunghe sopravvivenze, con una soddisfacente qualità della vita. I farmaci citostatici rappresentano oggi la risorsa terapeutica più importante per il controlo della malattia. Altri utili presidi terapeutici sono rappresentati da radioterapia, chirurgia e modificatori della risposta biologica, quasi sempre usati in associazione con la chemioterapia. Il Gruppo Italiano per lo Studio dei Linfomi (GISL) è nato alla fine del 1987 con lo scopo di approfondire lo studio biologico e clinico dei linfomi, di razionalizzare la programmazione terapeutica, di valutare l'importanza di nuovi metodi di indagine e di approccio clinico e di nuovi schemi di trattamento; a tale gruppo attualmente aderiscono oltre 20 centri italiani. L'attività del GISL è soprattutto rivolta allo sviluppo di linee guida per il disego e la conduzione di studi clinici controllati multicentrici. Dal 1987 il GISL ha raccolto informazioni su più di 4000 casi di linfoma maligno, dei quali oltre 2000 arruolati in studi clinici controllati e i restanti segnalati al Registro Linfomi.

La strategia terapeutica del GISL nei linfomi non-Hodgkin / Clò, V.; Palmieri, S.; Molica, S.; Quarta, G.; Broglia, C.; Dezza, L.; Cavalli, C.; Cavanna, L.; Federico, Massimo; Silingardi, Vittorio. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ MEDICO-CHIRURGICA DI MODENA. - ISSN 0366-3434. - STAMPA. - 112:(1997), pp. 233-242.

La strategia terapeutica del GISL nei linfomi non-Hodgkin

FEDERICO, Massimo;SILINGARDI, Vittorio
1997

Abstract

Le attuali strategie terapeutiche a disposizione per i linfomi non-Hodgkin hanno determinato un profondo cambiamento della storia naturale di queste malattie, che in un numero rilevante di casi possono guarire e comunque, nella maggior parte dei casi, possono raggiungere lunghe sopravvivenze, con una soddisfacente qualità della vita. I farmaci citostatici rappresentano oggi la risorsa terapeutica più importante per il controlo della malattia. Altri utili presidi terapeutici sono rappresentati da radioterapia, chirurgia e modificatori della risposta biologica, quasi sempre usati in associazione con la chemioterapia. Il Gruppo Italiano per lo Studio dei Linfomi (GISL) è nato alla fine del 1987 con lo scopo di approfondire lo studio biologico e clinico dei linfomi, di razionalizzare la programmazione terapeutica, di valutare l'importanza di nuovi metodi di indagine e di approccio clinico e di nuovi schemi di trattamento; a tale gruppo attualmente aderiscono oltre 20 centri italiani. L'attività del GISL è soprattutto rivolta allo sviluppo di linee guida per il disego e la conduzione di studi clinici controllati multicentrici. Dal 1987 il GISL ha raccolto informazioni su più di 4000 casi di linfoma maligno, dei quali oltre 2000 arruolati in studi clinici controllati e i restanti segnalati al Registro Linfomi.
1997
112
233
242
La strategia terapeutica del GISL nei linfomi non-Hodgkin / Clò, V.; Palmieri, S.; Molica, S.; Quarta, G.; Broglia, C.; Dezza, L.; Cavalli, C.; Cavanna, L.; Federico, Massimo; Silingardi, Vittorio. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ MEDICO-CHIRURGICA DI MODENA. - ISSN 0366-3434. - STAMPA. - 112:(1997), pp. 233-242.
Clò, V.; Palmieri, S.; Molica, S.; Quarta, G.; Broglia, C.; Dezza, L.; Cavalli, C.; Cavanna, L.; Federico, Massimo; Silingardi, Vittorio
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