La ricerca presentata in questo lavoro vuole essere una testimonianza di come il mondo della Scuola, l’Università e le Istituzioni possano collaborare fra di loro per promuovere strategie di educazione al paesaggio sfruttando le potenzialità educative e narrative delle carte. Le esperienze didattiche sviluppate dalle scuole nell’ambito del progetto hanno portato studenti di qualunque età e persone in situazioni di disagio e disabilità a conoscere meglio il territorio locale attraverso la costruzione di narrazioni cartografiche dei luoghi da loro vissuti. Recita il testo di promozione a questo Convegno AIC Firenze 2009 “La carta topografica, uno dei prodotti più antichi […] ed ancora oggi assolutamente attuale, strumento di conoscenza, di ricerca, di studio […]”, parole queste che ben sintetizzano i principi sui quali si è sviluppata un’esperienza cartografica formativa a cui hanno partecipato alcune scuole di Modena di diverso ordine e grado, nell’ambito di un progetto interistituzionale intitolato “L-hand made”. Questo progetto ha visto la partecipazione dell’Università e di Enti ed Istituzioni operanti sul territorio modenese per promuovere assieme una conoscenza ed una coscienza del territorio locale.Le carte e gli innumerevoli repertori tematici ad esse collegati raccontano e visualizzano in modo oggettivo il territorio nelle sue varie forme ed espressioni. È attraverso le carte topografiche che si può iniziare il racconto di un territorio e passare, in un secondo momento, a rappresentazioni più dettagliate e complesse, in genere come quelle offerte dalle moderne tecnologie informatiche e multimediali. Questo è l’approccio seguito dalle esperienze didattiche realizzate nell’ambito del progetto interistituzionale sviluppato; attività che sono state finalizzate alla conoscenza del territorio urbano ed extra-urbano della città di Modena ed alla ricostruzione su basi multidisciplinari della sua evoluzione. Si sono concretizzate realizzazioni progettuali che hanno fornito a studenti, insegnanti e cittadini interessati, gli strumenti necessari al riconoscimento delle variabili spazio-temporali che influenzano e condizionano il territorio “vissuto”. Nelle diverse scuole coinvolte, dalle primarie alle secondarie di secondo grado, sono state affrontate letture cartografiche del territorio che, come autentiche narrazioni, hanno in modo sorprendente appassionato e coinvolto molti dei partecipanti. I progetti cartografici realizzati dalle varie scuole hanno affrontato e approfondito aspetti diversi del territorio modenese, di cui si riportano alcuni esempi. Un liceo classico ha affrontato il tema del tessuto urbano modenese e della rete di canali su cui si è andato a svilupparsi. Due scuole primarie hanno invece rispettivamente lavorato sull’area dove sorge la loro scuola: una in un quartiere periferico soggetto ad intensa urbanizzazione; l’altra, in una località di campagna, la cui storia è scandita dal fiume che le scorre vicino. Quest’ultima esperienza, che ha portato gli alunni a muoversi in modo autonomo sul terreno facendo esperienze semplici di topografia, ha prodotto come risultato finale una carta turistica dell’area.Le ricerche teorico-sperimentali condotte nell’ambito del progetto sono state inoltre la traccia per la preparazione di interventi formativi rivolti anche a persone in situazioni di disagio linguistico e di disabilità. Ciò per ricordare che la validità di un progetto educativo legato alla cartografia deve fare riferimento non solo ai risultati didattici conseguiti, ma anche alla ricaduta che i suoi vari interventi hanno sul territorio.

Narrazioni cartografiche per le scuole / Bertacchini, Milena. - In: BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA. - ISSN 0044-9733. - STAMPA. - 138:(2010), pp. 209-216. (Intervento presentato al convegno LA CARTOGRAFIA E LA TOPOGRAFIA OGGI. ESIGENZE, NUOVI METODI OPERATIVI, REALIZZAZIONI E PROSPETTIVE FUTURE tenutosi a Firenze nel 6-8 maggio 2009).

Narrazioni cartografiche per le scuole

BERTACCHINI, Milena
2010

Abstract

La ricerca presentata in questo lavoro vuole essere una testimonianza di come il mondo della Scuola, l’Università e le Istituzioni possano collaborare fra di loro per promuovere strategie di educazione al paesaggio sfruttando le potenzialità educative e narrative delle carte. Le esperienze didattiche sviluppate dalle scuole nell’ambito del progetto hanno portato studenti di qualunque età e persone in situazioni di disagio e disabilità a conoscere meglio il territorio locale attraverso la costruzione di narrazioni cartografiche dei luoghi da loro vissuti. Recita il testo di promozione a questo Convegno AIC Firenze 2009 “La carta topografica, uno dei prodotti più antichi […] ed ancora oggi assolutamente attuale, strumento di conoscenza, di ricerca, di studio […]”, parole queste che ben sintetizzano i principi sui quali si è sviluppata un’esperienza cartografica formativa a cui hanno partecipato alcune scuole di Modena di diverso ordine e grado, nell’ambito di un progetto interistituzionale intitolato “L-hand made”. Questo progetto ha visto la partecipazione dell’Università e di Enti ed Istituzioni operanti sul territorio modenese per promuovere assieme una conoscenza ed una coscienza del territorio locale.Le carte e gli innumerevoli repertori tematici ad esse collegati raccontano e visualizzano in modo oggettivo il territorio nelle sue varie forme ed espressioni. È attraverso le carte topografiche che si può iniziare il racconto di un territorio e passare, in un secondo momento, a rappresentazioni più dettagliate e complesse, in genere come quelle offerte dalle moderne tecnologie informatiche e multimediali. Questo è l’approccio seguito dalle esperienze didattiche realizzate nell’ambito del progetto interistituzionale sviluppato; attività che sono state finalizzate alla conoscenza del territorio urbano ed extra-urbano della città di Modena ed alla ricostruzione su basi multidisciplinari della sua evoluzione. Si sono concretizzate realizzazioni progettuali che hanno fornito a studenti, insegnanti e cittadini interessati, gli strumenti necessari al riconoscimento delle variabili spazio-temporali che influenzano e condizionano il territorio “vissuto”. Nelle diverse scuole coinvolte, dalle primarie alle secondarie di secondo grado, sono state affrontate letture cartografiche del territorio che, come autentiche narrazioni, hanno in modo sorprendente appassionato e coinvolto molti dei partecipanti. I progetti cartografici realizzati dalle varie scuole hanno affrontato e approfondito aspetti diversi del territorio modenese, di cui si riportano alcuni esempi. Un liceo classico ha affrontato il tema del tessuto urbano modenese e della rete di canali su cui si è andato a svilupparsi. Due scuole primarie hanno invece rispettivamente lavorato sull’area dove sorge la loro scuola: una in un quartiere periferico soggetto ad intensa urbanizzazione; l’altra, in una località di campagna, la cui storia è scandita dal fiume che le scorre vicino. Quest’ultima esperienza, che ha portato gli alunni a muoversi in modo autonomo sul terreno facendo esperienze semplici di topografia, ha prodotto come risultato finale una carta turistica dell’area.Le ricerche teorico-sperimentali condotte nell’ambito del progetto sono state inoltre la traccia per la preparazione di interventi formativi rivolti anche a persone in situazioni di disagio linguistico e di disabilità. Ciò per ricordare che la validità di un progetto educativo legato alla cartografia deve fare riferimento non solo ai risultati didattici conseguiti, ma anche alla ricaduta che i suoi vari interventi hanno sul territorio.
2010
LA CARTOGRAFIA E LA TOPOGRAFIA OGGI. ESIGENZE, NUOVI METODI OPERATIVI, REALIZZAZIONI E PROSPETTIVE FUTURE
Firenze
6-8 maggio 2009
138
209
216
Bertacchini, Milena
Narrazioni cartografiche per le scuole / Bertacchini, Milena. - In: BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA. - ISSN 0044-9733. - STAMPA. - 138:(2010), pp. 209-216. (Intervento presentato al convegno LA CARTOGRAFIA E LA TOPOGRAFIA OGGI. ESIGENZE, NUOVI METODI OPERATIVI, REALIZZAZIONI E PROSPETTIVE FUTURE tenutosi a Firenze nel 6-8 maggio 2009).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/624978
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