Così G.C. Argan definì il paesaggio: “[…] un immenso libro, un palinsesto in cui sono scritti millenni di storia” (dal discorso tenuto al Senato nel 1985 per l’approvazione della legge Galasso).Moltissime città italiane, tra cui Modena, sono sorte e si sono sviluppate su impianti di antichi insediamenti, così come ampie sezioni della penisola ricalcano i tracciati di precedenti fondamenti territoriali. Per tale motivo è caratteristica del paesaggio italiano la convivenza tra un monumento del passato ed una costruzione del nostro tempo, a dimostrare la dinamica sovrapposizione tra la storia s.l. e gli avvenimenti più recenti.Sin dalle origini Modena è stata città di acque, attraversata e circondata da un fitto intreccio di canali artificiali, di risorgive e di corsi d’acqua naturali, la cui evoluzione ha influenzato, controllato e talvolta forzato la storia e la cultura in generale della città.Per capire e apprezzare questo vasto patrimonio culturale è indispensabile conoscere gli aspetti fisici, storici, archeologici, artistici, economici, religiosi ecc., che caratterizzano e hanno caratterizzato il territorio modenese; componenti che sono in parte celate, talvolta visibili, “sotto” e “sopra” l’orizzonte urbano. I canali principali che ancora oggi attraversano Modena, seguendo percorsi sotterranei, sono il Naviglio, il Canal Grande, il Canal Chiaro e il canale Modonella.Una rete di corsi d’acqua e di canali che i documenti cartografici, antichi e recenti, consentono di raccontare e di testimoniare e, come autentici strumenti storici, guidano nella ricostruzione dell’evoluzione del territorio modenese, sia a livello ambientale che urbanistico e sociale.
The urban landscape of the city of Modena shown by maps / Bertacchini, Milena. - STAMPA. - (2009), pp. ---. (Intervento presentato al convegno New trends in Science and Technology Education tenutosi a Modena nel 21-23 aprile 2009).
The urban landscape of the city of Modena shown by maps
BERTACCHINI, Milena
2009
Abstract
Così G.C. Argan definì il paesaggio: “[…] un immenso libro, un palinsesto in cui sono scritti millenni di storia” (dal discorso tenuto al Senato nel 1985 per l’approvazione della legge Galasso).Moltissime città italiane, tra cui Modena, sono sorte e si sono sviluppate su impianti di antichi insediamenti, così come ampie sezioni della penisola ricalcano i tracciati di precedenti fondamenti territoriali. Per tale motivo è caratteristica del paesaggio italiano la convivenza tra un monumento del passato ed una costruzione del nostro tempo, a dimostrare la dinamica sovrapposizione tra la storia s.l. e gli avvenimenti più recenti.Sin dalle origini Modena è stata città di acque, attraversata e circondata da un fitto intreccio di canali artificiali, di risorgive e di corsi d’acqua naturali, la cui evoluzione ha influenzato, controllato e talvolta forzato la storia e la cultura in generale della città.Per capire e apprezzare questo vasto patrimonio culturale è indispensabile conoscere gli aspetti fisici, storici, archeologici, artistici, economici, religiosi ecc., che caratterizzano e hanno caratterizzato il territorio modenese; componenti che sono in parte celate, talvolta visibili, “sotto” e “sopra” l’orizzonte urbano. I canali principali che ancora oggi attraversano Modena, seguendo percorsi sotterranei, sono il Naviglio, il Canal Grande, il Canal Chiaro e il canale Modonella.Una rete di corsi d’acqua e di canali che i documenti cartografici, antichi e recenti, consentono di raccontare e di testimoniare e, come autentici strumenti storici, guidano nella ricostruzione dell’evoluzione del territorio modenese, sia a livello ambientale che urbanistico e sociale.Pubblicazioni consigliate
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