Dal tesoro di Domagnano all’archeobotanica di un insediamento romano e goto della Repubblica di San Marino. La Repubblicadi San Marino (61 km2) è caratterizzata dal rilievo del Monte Titano (738 m s.l.m.; sito UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità),che svetta sul solco vallivo del fiume Marecchia, importante direttrice transappenninica, e sulla costa adriatica delRiminese, distante da esso circa 20 km. Nella rete delle antiche percorrenze naturali, la visibilità a lunga distanza e la centralitàfra la costa e i passi appenninici hanno reso il Monte Titano un punto strategico per il controllo del territorio. Recenti ricerchearcheologiche hanno messo in luce numerosi siti nel territorio, frequentato sin dal Neolitico. I siti includono insediamenti rusticiromani, caratterizzati da un settore residenziale (Domagnano), o aree per la produzione di tegole, mattoni e ceramiche(Ca’Rigo e Maiano). Il sito di Domagnano (255 m s.l.m.), scavato negli anni 1998-2000, è stato oggetto di una ricerca multidisciplinarenell’ambito della quale gli studi archeobotanici sono stati principalmente mirati alla ricostruzione archeoambientalee alla comprensione delle relazioni uomo-ambiente durante le fasi insediative. La sintesi qui presentata è stata svoltanell’ambito del Progetto Europeo PaCE.Il sito di Domagnano qui studiato ha restituito strati che sono stati archeologicamente datati dal II secolo a.C. al VI sec. d.C.,testimonianze di una occupazione in età romana e gota, epoca alla quale è riferibile il “Tesoro di Domagnano” (fine del V-primametà del VI secolo d.C.). Sei momenti insediativi sono stati individuati dagli archeologi: 1) Fase I: II-I secolo a.C. - insediamentorustico di età repubblicana; 2) Fase IIA: I secolo a.C. - I secolo d.C., età tardo repubblicana-prima età imperiale - villa urbanorustica;3) Fase IIB: ultima decade del II-prima metà V secolo d.C. - modifiche e parziale abbandono dell’insediamento; 4) FaseIIIA: fine V-prima metà VI secolo d.C. - edificio rurale di età gota; 5) Fase IIIB: metà del VI secolo d.C., modifiche e abbandonodell’edificio rurale di età gota; 6) Frequentazione altomedievale. Le analisi archeobotaniche hanno previsto lo studio dipolline prelevato da fasi precedenti e coeve all’insediamento, di semi/frutti relativi al contenuto di un pozzo riempito in età gotae di legni/carboni provenienti da due riempimenti di età romana e gota. Le analisi archeobotaniche sono state eseguite su campioniprecedenti l’insediamento (Fase 0, strato non antropizzato; polline), su campioni relativi ad alcune fasi di frequentazioneromana (Fasi I, IIA, IIB; polline e legni) e gota (Fase IIIA; polline, semi/frutti e legni/carboni).I campioni precedenti l’insediamento hanno messo in luce una fase forestata a conifere, con tracce deboli di cereali, probabilmenterelativa a un periodo più fresco e umido del medio olocene. La ricostruzione su base archeobotanica ha messo in luce cheal momento dell’insediamento la copertura forestale era bassa, mentre prime tracce di piante coltivate quali olivo-Olea, noce-Juglans, vite-Vitis e cereali abbondanti tracciano i segni principali del paesaggio culturale modellato in periodo romano prima,e goto successivamente. Sin da questa fase, il territorio era ricco di aree umide e il bosco, ai margini del sito, forniva materialeper la costruzione di case e oggetti. Piante legate alle attività economiche e alla frequentazione del sito sono evidenti e le loropresenze dimostrano un significativo impatto antropico sul paesaggio vegetale. È probabile che il territorio sia stato prima maggiormenteinteressato da pratiche di pastorizia (Fase I) e in seguito si siano espanse maggiormente le pratiche agricole che includevanocoltivazione e trattamento di arboree ed erbacee (Fasi II e III).In età gota erano presenti frutteti, campi di orzo e grano, orti con legumi e piante condimentarie e medicinali, mentre le pressaturedi olio e vino erano eseguite in sito.

From the “Treasure of Domagnano” to the Archaeobotany of a Roman and Gothic settlement in the Republic of San Marino / Mercuri, Anna Maria; Accorsi, C. A.; Mazzanti, Marta; Bigi, P.; Bottazzi, G.; Bosi, Giovanna; Marchesini, M.; Montecchi, Maria Chiara; Pedini, D.. - STAMPA. - (2009), pp. 69-91.

From the “Treasure of Domagnano” to the Archaeobotany of a Roman and Gothic settlement in the Republic of San Marino.

MERCURI, Anna Maria;MAZZANTI, Marta;BOSI, Giovanna;MONTECCHI, Maria Chiara;
2009

Abstract

Dal tesoro di Domagnano all’archeobotanica di un insediamento romano e goto della Repubblica di San Marino. La Repubblicadi San Marino (61 km2) è caratterizzata dal rilievo del Monte Titano (738 m s.l.m.; sito UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità),che svetta sul solco vallivo del fiume Marecchia, importante direttrice transappenninica, e sulla costa adriatica delRiminese, distante da esso circa 20 km. Nella rete delle antiche percorrenze naturali, la visibilità a lunga distanza e la centralitàfra la costa e i passi appenninici hanno reso il Monte Titano un punto strategico per il controllo del territorio. Recenti ricerchearcheologiche hanno messo in luce numerosi siti nel territorio, frequentato sin dal Neolitico. I siti includono insediamenti rusticiromani, caratterizzati da un settore residenziale (Domagnano), o aree per la produzione di tegole, mattoni e ceramiche(Ca’Rigo e Maiano). Il sito di Domagnano (255 m s.l.m.), scavato negli anni 1998-2000, è stato oggetto di una ricerca multidisciplinarenell’ambito della quale gli studi archeobotanici sono stati principalmente mirati alla ricostruzione archeoambientalee alla comprensione delle relazioni uomo-ambiente durante le fasi insediative. La sintesi qui presentata è stata svoltanell’ambito del Progetto Europeo PaCE.Il sito di Domagnano qui studiato ha restituito strati che sono stati archeologicamente datati dal II secolo a.C. al VI sec. d.C.,testimonianze di una occupazione in età romana e gota, epoca alla quale è riferibile il “Tesoro di Domagnano” (fine del V-primametà del VI secolo d.C.). Sei momenti insediativi sono stati individuati dagli archeologi: 1) Fase I: II-I secolo a.C. - insediamentorustico di età repubblicana; 2) Fase IIA: I secolo a.C. - I secolo d.C., età tardo repubblicana-prima età imperiale - villa urbanorustica;3) Fase IIB: ultima decade del II-prima metà V secolo d.C. - modifiche e parziale abbandono dell’insediamento; 4) FaseIIIA: fine V-prima metà VI secolo d.C. - edificio rurale di età gota; 5) Fase IIIB: metà del VI secolo d.C., modifiche e abbandonodell’edificio rurale di età gota; 6) Frequentazione altomedievale. Le analisi archeobotaniche hanno previsto lo studio dipolline prelevato da fasi precedenti e coeve all’insediamento, di semi/frutti relativi al contenuto di un pozzo riempito in età gotae di legni/carboni provenienti da due riempimenti di età romana e gota. Le analisi archeobotaniche sono state eseguite su campioniprecedenti l’insediamento (Fase 0, strato non antropizzato; polline), su campioni relativi ad alcune fasi di frequentazioneromana (Fasi I, IIA, IIB; polline e legni) e gota (Fase IIIA; polline, semi/frutti e legni/carboni).I campioni precedenti l’insediamento hanno messo in luce una fase forestata a conifere, con tracce deboli di cereali, probabilmenterelativa a un periodo più fresco e umido del medio olocene. La ricostruzione su base archeobotanica ha messo in luce cheal momento dell’insediamento la copertura forestale era bassa, mentre prime tracce di piante coltivate quali olivo-Olea, noce-Juglans, vite-Vitis e cereali abbondanti tracciano i segni principali del paesaggio culturale modellato in periodo romano prima,e goto successivamente. Sin da questa fase, il territorio era ricco di aree umide e il bosco, ai margini del sito, forniva materialeper la costruzione di case e oggetti. Piante legate alle attività economiche e alla frequentazione del sito sono evidenti e le loropresenze dimostrano un significativo impatto antropico sul paesaggio vegetale. È probabile che il territorio sia stato prima maggiormenteinteressato da pratiche di pastorizia (Fase I) e in seguito si siano espanse maggiormente le pratiche agricole che includevanocoltivazione e trattamento di arboree ed erbacee (Fasi II e III).In età gota erano presenti frutteti, campi di orzo e grano, orti con legumi e piante condimentarie e medicinali, mentre le pressaturedi olio e vino erano eseguite in sito.
2009
Plants and Culture: seeds of the cultural heritage of Europe.
9788872285749
EDIPUGLIA
ITALIA
From the “Treasure of Domagnano” to the Archaeobotany of a Roman and Gothic settlement in the Republic of San Marino / Mercuri, Anna Maria; Accorsi, C. A.; Mazzanti, Marta; Bigi, P.; Bottazzi, G.; Bosi, Giovanna; Marchesini, M.; Montecchi, Maria Chiara; Pedini, D.. - STAMPA. - (2009), pp. 69-91.
Mercuri, Anna Maria; Accorsi, C. A.; Mazzanti, Marta; Bigi, P.; Bottazzi, G.; Bosi, Giovanna; Marchesini, M.; Montecchi, Maria Chiara; Pedini, D.
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