IntroduzioneIl pregiudizio è un fenomeno complesso da definire: è al contempo un costrutto individuale e un processo di gruppo (Brown, 1997); ha una componente manifesta e una latente (Pettigrew e Meertens, 1995); coincide con altre variabili quali stereotipi, autoritarismo e categorizzazione sociale. Gli studi sulla formazione del pregiudizio nei bambini non sono copiosi e sono accomunati dall’impiego di stimoli visivi raffiguranti le appartenenze etniche (Clark e Clark, 1947; Yee e Brown, 1988). La presente ricerca soddisfa un duplice obiettivo: da un lato, verificare l’adattabilità di uno strumento per adulti su una popolazione di soggetti in età evolutiva; dall’altro, rilevare se i livelli di pregiudizio di una classe sono correlabili a quelli dei rispettivi insegnanti. MetodoLa prima fase della ricerca ha riguardato l’adattamento del contenuto degli item all’età target, attraverso due somministrazioni ad un gruppo di 40 bambini che ha consentito di rilevare ambiguità e difficoltà di comprensione. Nella seconda fase, la scala è stata somministrata a 556 bambini (M = 50%), con un’età media di 9 anni (d.s. 1,05), frequentanti otto scuole del territorio reggiano, ed ai relativi insegnanti.RisultatiL’analisi fattoriale (metodo ACP, rotazione Varimax), effettuata separatamente per le due scale, conferma la struttura della versione per adulti (Manganelli Rattazzi e Volpato, 2001): nel caso del pregiudizio manifesto si evidenzia una struttura bifattoriale (varianza totale spiegata 35,542%); nel caso del pregiudizio latente, invece, la struttura emersa è trifattoriale (varianza totale spiegata 42,458%).I principali risultati che emergono dall’analisi dei dati sono così riassumibili:•i livelli di pregiudizio manifesto e latente sono al di sotto della Me teorica sia nei bambini che negli insegnanti;•i bambini che frequentano scuole a tempo pieno presentano punteggi biù bassi ad entrambe le scale;•non sembra esserci alcuna relazione fra i livelli di pregiudizio degli insegnanti e quelli degli alunni.

Il pregiudizio che non c’è: adattamento a soggetti in età evolutiva delle scale di Pettigrew e Meertens / Mineo, Roberta; Perricone, V.. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 253-253. (Intervento presentato al convegno VIII Congresso Nazionale AIP della Sezione di Psicologia Sociale, 24-26 Settembre 2007, Cesena tenutosi a cesena nel 24-26 set 2007).

Il pregiudizio che non c’è: adattamento a soggetti in età evolutiva delle scale di Pettigrew e Meertens

MINEO, Roberta;
2007

Abstract

IntroduzioneIl pregiudizio è un fenomeno complesso da definire: è al contempo un costrutto individuale e un processo di gruppo (Brown, 1997); ha una componente manifesta e una latente (Pettigrew e Meertens, 1995); coincide con altre variabili quali stereotipi, autoritarismo e categorizzazione sociale. Gli studi sulla formazione del pregiudizio nei bambini non sono copiosi e sono accomunati dall’impiego di stimoli visivi raffiguranti le appartenenze etniche (Clark e Clark, 1947; Yee e Brown, 1988). La presente ricerca soddisfa un duplice obiettivo: da un lato, verificare l’adattabilità di uno strumento per adulti su una popolazione di soggetti in età evolutiva; dall’altro, rilevare se i livelli di pregiudizio di una classe sono correlabili a quelli dei rispettivi insegnanti. MetodoLa prima fase della ricerca ha riguardato l’adattamento del contenuto degli item all’età target, attraverso due somministrazioni ad un gruppo di 40 bambini che ha consentito di rilevare ambiguità e difficoltà di comprensione. Nella seconda fase, la scala è stata somministrata a 556 bambini (M = 50%), con un’età media di 9 anni (d.s. 1,05), frequentanti otto scuole del territorio reggiano, ed ai relativi insegnanti.RisultatiL’analisi fattoriale (metodo ACP, rotazione Varimax), effettuata separatamente per le due scale, conferma la struttura della versione per adulti (Manganelli Rattazzi e Volpato, 2001): nel caso del pregiudizio manifesto si evidenzia una struttura bifattoriale (varianza totale spiegata 35,542%); nel caso del pregiudizio latente, invece, la struttura emersa è trifattoriale (varianza totale spiegata 42,458%).I principali risultati che emergono dall’analisi dei dati sono così riassumibili:•i livelli di pregiudizio manifesto e latente sono al di sotto della Me teorica sia nei bambini che negli insegnanti;•i bambini che frequentano scuole a tempo pieno presentano punteggi biù bassi ad entrambe le scale;•non sembra esserci alcuna relazione fra i livelli di pregiudizio degli insegnanti e quelli degli alunni.
2007
VIII Congresso Nazionale AIP della Sezione di Psicologia Sociale, 24-26 Settembre 2007, Cesena
cesena
24-26 set 2007
Mineo, Roberta; Perricone, V.
Il pregiudizio che non c’è: adattamento a soggetti in età evolutiva delle scale di Pettigrew e Meertens / Mineo, Roberta; Perricone, V.. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 253-253. (Intervento presentato al convegno VIII Congresso Nazionale AIP della Sezione di Psicologia Sociale, 24-26 Settembre 2007, Cesena tenutosi a cesena nel 24-26 set 2007).
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