L'Italia è, tra i paesi industrializzati, quello con la proporzione più elevata di addetti occupati in imprese piccole e piccolissime. Questo saggio sostiene che un ruolo importante nel determinare la formazione di una struttura produzttiva siffatta è stato svolto dalle politiche pubbliche. In particolare, nel secondo dopoguerra lo stato ha creato un regime speciale per l'artigianato che ha subordinato l'accesso ad una vasto spettro di provvidenze pubbliche al non superamento di limiti dimensionali ben precisi fissati dalla legge. In questo modo, le politiche per l'artigianato, anziché stimolare la crescita dimensionale delle imprese sovvenute, hanno finito per fungere da incentivo al mantenimento di una dimensione limitata.
Le politiche statali per l'artigianato in Italia (1945-1985) / G. M., Longoni; Rinaldi, Alberto. - ELETTRONICO. - (2009), pp. 1301-1332. (Intervento presentato al convegno Imprenditorialità e sviluppo economico - Il caso Italiano (secc. XIII-XX) tenutosi a Milano nel 14-15 Novembre 2008).
Le politiche statali per l'artigianato in Italia (1945-1985)
RINALDI, Alberto
2009
Abstract
L'Italia è, tra i paesi industrializzati, quello con la proporzione più elevata di addetti occupati in imprese piccole e piccolissime. Questo saggio sostiene che un ruolo importante nel determinare la formazione di una struttura produzttiva siffatta è stato svolto dalle politiche pubbliche. In particolare, nel secondo dopoguerra lo stato ha creato un regime speciale per l'artigianato che ha subordinato l'accesso ad una vasto spettro di provvidenze pubbliche al non superamento di limiti dimensionali ben precisi fissati dalla legge. In questo modo, le politiche per l'artigianato, anziché stimolare la crescita dimensionale delle imprese sovvenute, hanno finito per fungere da incentivo al mantenimento di una dimensione limitata.Pubblicazioni consigliate
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