Il prodotto cinematografico, come la maggior parte dei beni culturali, vive la duplice natura di prodotto artistico e di prodotto economico. Questa duplice natura fa sì che non esista un unico parametro indicatore della performance dell’opera cinematografica. Da un lato, infatti, il film può essere valutato in base al successo ottenuto al botteghino, dall’altro può affermarsi per la capacità di innovazione e per la qualità del suo contenuto culturale. Parallelamente, sappiamo che l’attività di produzione cinematografica è caratterizzata da un elevato livello di rischio. Non sembra esistere, infatti, alcuna formula imprenditoriale in grado di garantire a priori la realizzazione di un film capace di sbancare il box office o di ottenere i consensi della critica. L’industria cinematografica è ricca di esempi e casi storici di “flop” e di successi inattesi. Il carattere prototipale del prodotto cinematografico obbliga gli operatori, coinvolti nelle fasi di produzione e distribuzione, ad adottare una struttura organizzativa per progetti, basata su un insieme di relazioni più o meno stabili nel tempo. Il film costituisce un progetto complesso intorno al quale vengono coordinate ed integrate competenze molto diverse e specializzate. I ruoli determinanti all’interno di un singolo progetto cinematografico sono suddivisibili in due gruppi principali. Da un lato abbiamo i ruoli cosiddetti “creativi” (regia, sceneggiatura, direzione della fotografia, recitazione), dall’altro i ruoli più propriamente economici (produzione e distribuzione). Uno di questi ruoli, tuttavia, esercita una funzione centrale all’interno del progetto cinematografico: il regista. Il regista, infatti, è l’autore del film e, quindi, il risultato finale, economico e qualitativo, dell’opera cinematografica dipende dalle sue capacità. Inoltre il regista rappresenta, anche da un punto di vista organizzativo, il ruolo di aggregazione e di coordinamento delle competenze coinvolte nel progetto cinematografico. Nei prossimi paragrafi analizzeremo le determinanti del successo del prodotto cinematografico, cercando di capire se queste differiscano in base al tipo di prestazione che si intende predire. Ci concentreremo sulla figura centrale del regista, studiando l’effetto che il suo capitale umano e sociale ha sulla prestazione economica e artistica del film. Utilizzeremo i concetti di reputazione e di forza dei legami sociali; ipotizzeremo che diversi tipi di reputazione e di capitale relazionale hanno effetti differenti sulla qualità del film e sul successo al box office. Per verificare queste proposizioni utilizzeremo dati riguardanti i film italiani prodotti e distribuiti dal 1990 al 1998. Infine, discuteremo l’importanza della reputazione e della forza dei legami sociali come antecedenti della performance in progetti complessi nell’industria culturale.

Il cinema tra arte e box-office: reputazione e relazioni / A., Usai; Montanari, Fabrizio; G., Delmestri. - STAMPA. - (2001), pp. 205-228.

Il cinema tra arte e box-office: reputazione e relazioni

MONTANARI, Fabrizio;
2001

Abstract

Il prodotto cinematografico, come la maggior parte dei beni culturali, vive la duplice natura di prodotto artistico e di prodotto economico. Questa duplice natura fa sì che non esista un unico parametro indicatore della performance dell’opera cinematografica. Da un lato, infatti, il film può essere valutato in base al successo ottenuto al botteghino, dall’altro può affermarsi per la capacità di innovazione e per la qualità del suo contenuto culturale. Parallelamente, sappiamo che l’attività di produzione cinematografica è caratterizzata da un elevato livello di rischio. Non sembra esistere, infatti, alcuna formula imprenditoriale in grado di garantire a priori la realizzazione di un film capace di sbancare il box office o di ottenere i consensi della critica. L’industria cinematografica è ricca di esempi e casi storici di “flop” e di successi inattesi. Il carattere prototipale del prodotto cinematografico obbliga gli operatori, coinvolti nelle fasi di produzione e distribuzione, ad adottare una struttura organizzativa per progetti, basata su un insieme di relazioni più o meno stabili nel tempo. Il film costituisce un progetto complesso intorno al quale vengono coordinate ed integrate competenze molto diverse e specializzate. I ruoli determinanti all’interno di un singolo progetto cinematografico sono suddivisibili in due gruppi principali. Da un lato abbiamo i ruoli cosiddetti “creativi” (regia, sceneggiatura, direzione della fotografia, recitazione), dall’altro i ruoli più propriamente economici (produzione e distribuzione). Uno di questi ruoli, tuttavia, esercita una funzione centrale all’interno del progetto cinematografico: il regista. Il regista, infatti, è l’autore del film e, quindi, il risultato finale, economico e qualitativo, dell’opera cinematografica dipende dalle sue capacità. Inoltre il regista rappresenta, anche da un punto di vista organizzativo, il ruolo di aggregazione e di coordinamento delle competenze coinvolte nel progetto cinematografico. Nei prossimi paragrafi analizzeremo le determinanti del successo del prodotto cinematografico, cercando di capire se queste differiscano in base al tipo di prestazione che si intende predire. Ci concentreremo sulla figura centrale del regista, studiando l’effetto che il suo capitale umano e sociale ha sulla prestazione economica e artistica del film. Utilizzeremo i concetti di reputazione e di forza dei legami sociali; ipotizzeremo che diversi tipi di reputazione e di capitale relazionale hanno effetti differenti sulla qualità del film e sul successo al box office. Per verificare queste proposizioni utilizzeremo dati riguardanti i film italiani prodotti e distribuiti dal 1990 al 1998. Infine, discuteremo l’importanza della reputazione e della forza dei legami sociali come antecedenti della performance in progetti complessi nell’industria culturale.
2001
Artwork & Network: reti organizzative e alleanze per lo sviluppo dell'industria culturale
9788823807648
EGEA
ITALIA
Il cinema tra arte e box-office: reputazione e relazioni / A., Usai; Montanari, Fabrizio; G., Delmestri. - STAMPA. - (2001), pp. 205-228.
A., Usai; Montanari, Fabrizio; G., Delmestri
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/606147
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