La relazione si sofferma sulle problematiche aperte dall’utilizzo di categorie estetiche in chiave sociologica. Partendo dall’idea di estetizzazione della realtà e del quotidiano presente in diversi teorici del postmoderno, la relazione ricostruisce in particolare la prospettiva sociologica di Michel Maffesoli, che insiste sulla natura “sensibile” (cioè emozionale, più che ideologico-contrattuale) dell’odierno legame sociale. Per Maffesoli, la sfera estetica rappresenta ora una riserva concettuale a cui attingere nella decifrazione delle componenti enigmatiche e frammentarie dell’esistenza postmoderna; ora il modello di una razionalità “plurale”, di una raison sensible capace di addentrarsi nella zona d’ombra dove fermentano nuovi valori e comportamenti sociali. Pur sottolineando le ricche sollecitazioni e le fertili aperture transdisciplinari che provengono da questa prospettiva, la relazione ne discute le implicazioni in chiave critica. In particolare, ci si chiede: se sia legittimo estrapolare categorie estetiche dal loro contesto senza prevederne un’adeguata storicizzazione; se non andrebbero maggiormente esplicitate le ragioni che spingono a scegliere certe categorie a svantaggio di altre; se ciò non comporti una ridefinizione dell’estetica stessa, dei suoi strumenti concettuali e dei suoi ambiti d’indagine.

Problemi di un'estetica transdisciplinare / Contini, Annamaria. - STAMPA. - (1998), pp. 243-254. (Intervento presentato al convegno Un nuovo corso per l'estetica. Incontro Internazionale di Studio tenutosi a Università di Siena-Arezzo nel 18-20 giugno 1998).

Problemi di un'estetica transdisciplinare

CONTINI, Annamaria
1998

Abstract

La relazione si sofferma sulle problematiche aperte dall’utilizzo di categorie estetiche in chiave sociologica. Partendo dall’idea di estetizzazione della realtà e del quotidiano presente in diversi teorici del postmoderno, la relazione ricostruisce in particolare la prospettiva sociologica di Michel Maffesoli, che insiste sulla natura “sensibile” (cioè emozionale, più che ideologico-contrattuale) dell’odierno legame sociale. Per Maffesoli, la sfera estetica rappresenta ora una riserva concettuale a cui attingere nella decifrazione delle componenti enigmatiche e frammentarie dell’esistenza postmoderna; ora il modello di una razionalità “plurale”, di una raison sensible capace di addentrarsi nella zona d’ombra dove fermentano nuovi valori e comportamenti sociali. Pur sottolineando le ricche sollecitazioni e le fertili aperture transdisciplinari che provengono da questa prospettiva, la relazione ne discute le implicazioni in chiave critica. In particolare, ci si chiede: se sia legittimo estrapolare categorie estetiche dal loro contesto senza prevederne un’adeguata storicizzazione; se non andrebbero maggiormente esplicitate le ragioni che spingono a scegliere certe categorie a svantaggio di altre; se ciò non comporti una ridefinizione dell’estetica stessa, dei suoi strumenti concettuali e dei suoi ambiti d’indagine.
1998
Un nuovo corso per l'estetica. Incontro Internazionale di Studio
Università di Siena-Arezzo
18-20 giugno 1998
243
254
Contini, Annamaria
Problemi di un'estetica transdisciplinare / Contini, Annamaria. - STAMPA. - (1998), pp. 243-254. (Intervento presentato al convegno Un nuovo corso per l'estetica. Incontro Internazionale di Studio tenutosi a Università di Siena-Arezzo nel 18-20 giugno 1998).
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