Nel Lazio il germoplasma viticolo è piuttosto diversificato. Molti sono i biotipi presenti sul territorio non ancora caratterizzati. La ricerca ha preso in considerazione vitigni ritenuti autoctoni del Lazio, ed in particolare del territorio della Tuscia viterbese in cui sono stati reperiti e dove storicamente rappresentano la base ampelografica della vitivinicoltura locale. In particolare, il vitigno Rossetto (Trebbiano giallo) entra in varie d.o.c. sia nella provincia di Roma (Castelli Romani, Trebbiano di Aprilia, etc.) sia in quella di Viterbo ( Est! Est!! Est!!!, Vignanello, etc.); l’Aleatico caratterizza la produzione enologica del comprensorio del comune di Gradoli, mentre Romanesco e Petino sono stati utilizzati in passato nei disciplinari di produzione di vini locali (Est! Est!! Est!!!), per essere sostituiti in tempi più recenti da altre cultivar più diffuse. A questi vitigni, è stato affiancato il Procanico (Trebbiano toscano), che è presente da secoli nel territorio laziale ed entra in diverse produzioni. Il lavoro di caratterizzazione ampelografica e molecolare svolto rappresenta un primo contributo alla caratterizzazione di vitigni autoctoni dell’Alto Lazio ed un supporto alla valorizzazione del germoplasma e delle produzioni locali ad esso connesse.

Raccolta, conservazione e valutazione di germoplasma viticolo dell'Alto Lazio: attività in corso in un campo collezione presso l'Università della Tuscia / Muganu, Massimo; Scossa, Angela; Paolocci, Marco; Bignami, Cristina. - ELETTRONICO. - (2006), pp. 2-16-2-20. (Intervento presentato al convegno I vitigni autoctoni minori, aspetti tecnici, normativi e commerciali tenutosi a Torino nel 30 novembre-1 dicembre 2006).

Raccolta, conservazione e valutazione di germoplasma viticolo dell'Alto Lazio: attività in corso in un campo collezione presso l'Università della Tuscia

BIGNAMI, Cristina
2006

Abstract

Nel Lazio il germoplasma viticolo è piuttosto diversificato. Molti sono i biotipi presenti sul territorio non ancora caratterizzati. La ricerca ha preso in considerazione vitigni ritenuti autoctoni del Lazio, ed in particolare del territorio della Tuscia viterbese in cui sono stati reperiti e dove storicamente rappresentano la base ampelografica della vitivinicoltura locale. In particolare, il vitigno Rossetto (Trebbiano giallo) entra in varie d.o.c. sia nella provincia di Roma (Castelli Romani, Trebbiano di Aprilia, etc.) sia in quella di Viterbo ( Est! Est!! Est!!!, Vignanello, etc.); l’Aleatico caratterizza la produzione enologica del comprensorio del comune di Gradoli, mentre Romanesco e Petino sono stati utilizzati in passato nei disciplinari di produzione di vini locali (Est! Est!! Est!!!), per essere sostituiti in tempi più recenti da altre cultivar più diffuse. A questi vitigni, è stato affiancato il Procanico (Trebbiano toscano), che è presente da secoli nel territorio laziale ed entra in diverse produzioni. Il lavoro di caratterizzazione ampelografica e molecolare svolto rappresenta un primo contributo alla caratterizzazione di vitigni autoctoni dell’Alto Lazio ed un supporto alla valorizzazione del germoplasma e delle produzioni locali ad esso connesse.
2006
I vitigni autoctoni minori, aspetti tecnici, normativi e commerciali
Torino
30 novembre-1 dicembre 2006
2-16
2-20
Muganu, Massimo; Scossa, Angela; Paolocci, Marco; Bignami, Cristina
Raccolta, conservazione e valutazione di germoplasma viticolo dell'Alto Lazio: attività in corso in un campo collezione presso l'Università della Tuscia / Muganu, Massimo; Scossa, Angela; Paolocci, Marco; Bignami, Cristina. - ELETTRONICO. - (2006), pp. 2-16-2-20. (Intervento presentato al convegno I vitigni autoctoni minori, aspetti tecnici, normativi e commerciali tenutosi a Torino nel 30 novembre-1 dicembre 2006).
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