Gli ultimi anni hanno evidenziato una crescita molto sensibile del credito al consumo in Italia anche se, ancora oggi, le famiglie italiane sono caratterizzate da profonde differenze rispetto alle famiglie degli altri principali paesi europei in termini di propensione all’indebitamento e di volumi di domanda di credito al consumo. Queste differenze sono imputabili a molteplici fattori inerenti, principalmente, alle caratteristiche della domanda e alle modalità con cui le famiglie italiane ricorrono all’indebitamento e al significato attribuito alla rateizzazione dei propri acquisti. L’osservazione della dinamicità dimostrata dalle grandi catene di distribuzione e, in particolare, dalla grande distribuzione organizzata di tipo despecializzato ha reso interessante una valutazione delle modalità con cui esse partecipano al processo di erogazione del credito al consumo, in partnership o in concorrenza con le banche e le IFS:Il paper affronta il rapporto esistente fra GDO despecializzata e intermediari finanziari nell’ambito del finanziamento degli acquisti e ne studia le dinamiche. L’obiettivo consiste nella valutazione della rilevanza del credito al consumo per gli acquisti all’interno delle grandi superfici di vendita e, in particolare, del ruolo, attuale e futuro, svolto dalla GDO nel finanziamento delle famiglie e delle modalità organizzative del rapporto con gli intermediari finanziari.L’analisi delle caratteristiche e dell’evoluzione del sistema distributivo italiano e lo studio del processo di acquisto-consumo delle famiglie italiane hanno permesso di effettuare alcune riflessioni sulle problematiche e le potenzialità riguardanti i prodotti di credito al consumo canalizzati attraverso la GDO despecializzata. Il lavoro ha analizzato, inoltre, le funzioni strategico-operative che il credito possiede per il consumatore, gli intermediari finanziari e le stesse insegne commerciali. Il secondo paragrafo fornisce una visione d’insieme dell’andamento del mercato del credito al consumo, sintetizzando alcuni aspetti, già analizzati nei precedenti capitoli, funzionali all’impostazione del lavoro. Mentre il terzo paragrafo è dedicato all’analisi della domanda di credito al consumo, per il finanziamento dei consumi di beni durevoli e non, e dell’evoluzione dei comportamenti delle famiglie italiane nella gestione del proprio bilancio. L’analisi è compiuta confrontando la situazione italiana con quella che caratterizza gli altri paesi europei e sottolineando le principali dinamiche in atto.Il quarto paragrafo descrive le caratteristiche del sistema distributivo italiano, specificandone le peculiarità rispetto agli altri paesi europei. Con riferimento alla grande distribuzione organizzata, viene offerto un quadro dei principali criteri di classificazione, delle modalità di offerta e delle differenze esistenti fra le diverse tipologie di punti vendita. Inoltre, viene presentata una mappa delle principali insegne commerciali presenti in Italia al fine di descrivere la struttura del mercato e fornire indicazioni su quote di mercato e numerosità dei punti vendita. Il quinto paragrafo, invece, analizza le principali dinamiche caratterizzanti il sistema distributivo italiano e, in particolare, la grande distribuzione organizzata. Tali dinamiche rappresentano il presupposto delle riflessioni sul ruolo del credito al consumo e sul suo possibile sviluppo nell’ambito della Grande distribuzione organizzata. I principali fenomeni individuati sono: la tendenza all’ampliamento delle dimensioni medie dei punti vendita, il progressivo ingresso di insegne distributive straniere, la crescente concentrazione distributiva, l’evoluzione dei modelli d’acquisto e consumo delle famiglie e l’articolazione dei formati della GDO .L’ultimo paragrafo approfondisce il rapporto esistente fra credito al consumo e GDO, per quanto riguarda il finanziamento degli acquisti attraverso il ricorso al credito tradizionale (finalizzato), ovvero attraverso l’utilizzo carte di credito revolving (ordinarie o privative). In particolare, l’analisi si focalizza sul ruolo del credito al consumo per la GDO e sulla valenza della grande distribuzione per la crescita del credito al consumo, sia in partnership con gli intermediari finanziari che quale concorrente.

Cosma, Stefano. "La grande distribuzione organizzata: un partner nel finanziamento delle famiglie" Working paper, Dipartimento di Economia Aziendale - Università di Modena e Reggio Emilia, 2005.

La grande distribuzione organizzata: un partner nel finanziamento delle famiglie

COSMA, Stefano
2005

Abstract

Gli ultimi anni hanno evidenziato una crescita molto sensibile del credito al consumo in Italia anche se, ancora oggi, le famiglie italiane sono caratterizzate da profonde differenze rispetto alle famiglie degli altri principali paesi europei in termini di propensione all’indebitamento e di volumi di domanda di credito al consumo. Queste differenze sono imputabili a molteplici fattori inerenti, principalmente, alle caratteristiche della domanda e alle modalità con cui le famiglie italiane ricorrono all’indebitamento e al significato attribuito alla rateizzazione dei propri acquisti. L’osservazione della dinamicità dimostrata dalle grandi catene di distribuzione e, in particolare, dalla grande distribuzione organizzata di tipo despecializzato ha reso interessante una valutazione delle modalità con cui esse partecipano al processo di erogazione del credito al consumo, in partnership o in concorrenza con le banche e le IFS:Il paper affronta il rapporto esistente fra GDO despecializzata e intermediari finanziari nell’ambito del finanziamento degli acquisti e ne studia le dinamiche. L’obiettivo consiste nella valutazione della rilevanza del credito al consumo per gli acquisti all’interno delle grandi superfici di vendita e, in particolare, del ruolo, attuale e futuro, svolto dalla GDO nel finanziamento delle famiglie e delle modalità organizzative del rapporto con gli intermediari finanziari.L’analisi delle caratteristiche e dell’evoluzione del sistema distributivo italiano e lo studio del processo di acquisto-consumo delle famiglie italiane hanno permesso di effettuare alcune riflessioni sulle problematiche e le potenzialità riguardanti i prodotti di credito al consumo canalizzati attraverso la GDO despecializzata. Il lavoro ha analizzato, inoltre, le funzioni strategico-operative che il credito possiede per il consumatore, gli intermediari finanziari e le stesse insegne commerciali. Il secondo paragrafo fornisce una visione d’insieme dell’andamento del mercato del credito al consumo, sintetizzando alcuni aspetti, già analizzati nei precedenti capitoli, funzionali all’impostazione del lavoro. Mentre il terzo paragrafo è dedicato all’analisi della domanda di credito al consumo, per il finanziamento dei consumi di beni durevoli e non, e dell’evoluzione dei comportamenti delle famiglie italiane nella gestione del proprio bilancio. L’analisi è compiuta confrontando la situazione italiana con quella che caratterizza gli altri paesi europei e sottolineando le principali dinamiche in atto.Il quarto paragrafo descrive le caratteristiche del sistema distributivo italiano, specificandone le peculiarità rispetto agli altri paesi europei. Con riferimento alla grande distribuzione organizzata, viene offerto un quadro dei principali criteri di classificazione, delle modalità di offerta e delle differenze esistenti fra le diverse tipologie di punti vendita. Inoltre, viene presentata una mappa delle principali insegne commerciali presenti in Italia al fine di descrivere la struttura del mercato e fornire indicazioni su quote di mercato e numerosità dei punti vendita. Il quinto paragrafo, invece, analizza le principali dinamiche caratterizzanti il sistema distributivo italiano e, in particolare, la grande distribuzione organizzata. Tali dinamiche rappresentano il presupposto delle riflessioni sul ruolo del credito al consumo e sul suo possibile sviluppo nell’ambito della Grande distribuzione organizzata. I principali fenomeni individuati sono: la tendenza all’ampliamento delle dimensioni medie dei punti vendita, il progressivo ingresso di insegne distributive straniere, la crescente concentrazione distributiva, l’evoluzione dei modelli d’acquisto e consumo delle famiglie e l’articolazione dei formati della GDO .L’ultimo paragrafo approfondisce il rapporto esistente fra credito al consumo e GDO, per quanto riguarda il finanziamento degli acquisti attraverso il ricorso al credito tradizionale (finalizzato), ovvero attraverso l’utilizzo carte di credito revolving (ordinarie o privative). In particolare, l’analisi si focalizza sul ruolo del credito al consumo per la GDO e sulla valenza della grande distribuzione per la crescita del credito al consumo, sia in partnership con gli intermediari finanziari che quale concorrente.
2005
Dicembre
Cosma, Stefano
Cosma, Stefano. "La grande distribuzione organizzata: un partner nel finanziamento delle famiglie" Working paper, Dipartimento di Economia Aziendale - Università di Modena e Reggio Emilia, 2005.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/467302
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact