La Cameraria dell’ippocastano sta creando seri problemi al verde ornamentale in quanto è in grado di compromettere sensibilmente lo stato fisiologico e sanitario delle piante ospiti. Considerata la sua elevata pericolosità e diffusione, è necessario individuare metodologie di controllo a basso impatto ambientale, alternative ai trattamenti alla chioma. Lo scopo del lavoro è l’individuazione di parametri operativi relativi alla tecnica endoterapica a pressione per contenere i danni dovuti a C. ohridella, impiegando un prodotto a base di Imidacloprid®. Negli anni 2003 e 2004 è stata condotta una sperimentazione trattando a dosi variabili 148 piante in diversi siti emiliani. Dopo i trattamenti sono stati eseguiti, in ogni annata, due rilevamenti estivi del danno fogliare su soggetti trattati e su testimoni non trattati. I risultati dello studio forniscono utili indicazioni sulla possibilità di contenere in modo ottimale i danni da C. ohridella operando a dosaggi ridotti e limitando il numero degli interventi nel medio e lungo periodo.
Messa a punto di una strategia di contenimento di Cameraria ohridella Deschka & Dimic su ippocastano mediante endoterapia a pressione / A., Bulgarelli; M., Ferrari; Maistrello, Lara. - STAMPA. - 1:(2006), pp. 219-224. (Intervento presentato al convegno Giornate Fitopatologiche tenutosi a Riccione (RN) nel 27-29 Marzo 2006).
Messa a punto di una strategia di contenimento di Cameraria ohridella Deschka & Dimic su ippocastano mediante endoterapia a pressione.
MAISTRELLO, Lara
2006
Abstract
La Cameraria dell’ippocastano sta creando seri problemi al verde ornamentale in quanto è in grado di compromettere sensibilmente lo stato fisiologico e sanitario delle piante ospiti. Considerata la sua elevata pericolosità e diffusione, è necessario individuare metodologie di controllo a basso impatto ambientale, alternative ai trattamenti alla chioma. Lo scopo del lavoro è l’individuazione di parametri operativi relativi alla tecnica endoterapica a pressione per contenere i danni dovuti a C. ohridella, impiegando un prodotto a base di Imidacloprid®. Negli anni 2003 e 2004 è stata condotta una sperimentazione trattando a dosi variabili 148 piante in diversi siti emiliani. Dopo i trattamenti sono stati eseguiti, in ogni annata, due rilevamenti estivi del danno fogliare su soggetti trattati e su testimoni non trattati. I risultati dello studio forniscono utili indicazioni sulla possibilità di contenere in modo ottimale i danni da C. ohridella operando a dosaggi ridotti e limitando il numero degli interventi nel medio e lungo periodo.Pubblicazioni consigliate
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