Una lunga tradizione di ricerca ha ampiamente evidenziato che durante l’adolescenza la ristrutturazione del sistema del sé e la ridefinizione della identità personale e sociale rappresentano il compito di sviluppo più importante per tutte le persone .È altrettanto confermato dalla letteratura (Sherif e Sherif, 1964) che uno degli ambiti privilegiati in cui avviene tale processo di ristrutturazione del concetto di sé è rappresentato dai gruppi di coetanei.Esistono due tipologie di gruppi di coetanei: i gruppi formali ed i gruppi informali (Palmonari, Pombeni e Kirchler, 1990). I gruppi formali, nonostante le differenze legate alla natura della propria organizzazione che può essere di tipo religioso, sportivo, politico e culturale, sono caratterizzati da scopi da raggiungere attraverso un’intensa e continua attività dei propri membri, dalla presenza di leader adulti e da un luogo di ritrovo messo a disposizione dall’organizzazione stessa.I gruppi informali, invece, nascono spontaneamente, senza scopi istituzionalizzati, al di fuori del controllo degli adulti e di solito si ritrovano presso giardini pubblici, angoli delle strade, bar e sale giochi. Molti dei rapporti e delle dinamiche intragruppo ed intergruppi di queste esperienze aggregative tipiche dell’età adolescenziale possono essere spiegate facendo riferimento alla Social Identity Theory (Brown, 2000). Tuttavia, in tempi recenti, alcuni autori (Deaux et al. 1999) hanno criticato la tendenza all’interno della tradizione di ricerca della SIT di considerare i gruppi sociali come aggregazioni indifferenziate e hanno evidenziato che le motivazioni all’appartenenza di gruppo non sono le stesse per tutti. Una conferma a questa concettualizzazione è emersa da una ricerca da noi condotta sui gruppi informali (Palmonari et al., 2000; 2001) in cui abbiano riscontrato l’esistenza di differenze significative e sistematiche tra le motivazioni all’appartenenza di gruppo e l’assunzione collettiva di comportamenti devianti. In particolare i dati a nostra disposizione mostrano che i membri dei gruppi devianti (vs. non devianti) sono caratterizzati da una forte motivazione alla competizione ed al confronto tra il proprio gruppo e gli altri gruppi presenti nello stesso contesto sociale.Lo scopo della ricerca che presentiamo è di esaminare, nella maniera più esaustiva, l’universo dei gruppi formali di adolescenti. Attraverso lo studio dei diversi gruppi formali vogliamo rilevare se esistono motivazioni particolari che determinano la scelta di appartenere e di rimanere in un certo gruppo formale rispetto ad un altro. Per questo scopo sono state analizzate le diverse tipologie di aggregazione formale: i gruppi religiosi, in particolare i gruppi parrocchiali, gli scouts e i gruppi affiliati a movimenti quali i Focolari, G.S., Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito; i gruppi sportivi sia quelli amatoriali e sia quelli agonistici; i gruppi politici appartenenti ai diversi schieramenti del panorama politico italiano; i gruppi coinvolti nell’ambito sociale come quelli di volontariato e quelli impegnati nelle battaglie ambientali e i gruppi culturali come quelli che si dedicano ad attività musicali e di spettacolo.È stata utilizzata, dopo un opportuno adattamento nella versione italiana, la scala “Functions of Social Identification” (Deaux et al. 1999) e la scala della stima di sé collettiva (Luthanen e Crocker, 1992).I dati e le implicazioni che deriveranno saranno presentati in questo contributo.

I Gruppi di Adolescenti sono tutti uguali? Una ricerca sulle diverse motivazioni dei gruppi / Palmonari, A; Rubini, M; Graziani, Anna Rita; Adani, E.. - STAMPA. - 4:(2001), pp. 193-194. (Intervento presentato al convegno IV Congresso AIP Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Palermo nel 22-24 Settembre).

I Gruppi di Adolescenti sono tutti uguali? Una ricerca sulle diverse motivazioni dei gruppi.

GRAZIANI, Anna Rita;
2001

Abstract

Una lunga tradizione di ricerca ha ampiamente evidenziato che durante l’adolescenza la ristrutturazione del sistema del sé e la ridefinizione della identità personale e sociale rappresentano il compito di sviluppo più importante per tutte le persone .È altrettanto confermato dalla letteratura (Sherif e Sherif, 1964) che uno degli ambiti privilegiati in cui avviene tale processo di ristrutturazione del concetto di sé è rappresentato dai gruppi di coetanei.Esistono due tipologie di gruppi di coetanei: i gruppi formali ed i gruppi informali (Palmonari, Pombeni e Kirchler, 1990). I gruppi formali, nonostante le differenze legate alla natura della propria organizzazione che può essere di tipo religioso, sportivo, politico e culturale, sono caratterizzati da scopi da raggiungere attraverso un’intensa e continua attività dei propri membri, dalla presenza di leader adulti e da un luogo di ritrovo messo a disposizione dall’organizzazione stessa.I gruppi informali, invece, nascono spontaneamente, senza scopi istituzionalizzati, al di fuori del controllo degli adulti e di solito si ritrovano presso giardini pubblici, angoli delle strade, bar e sale giochi. Molti dei rapporti e delle dinamiche intragruppo ed intergruppi di queste esperienze aggregative tipiche dell’età adolescenziale possono essere spiegate facendo riferimento alla Social Identity Theory (Brown, 2000). Tuttavia, in tempi recenti, alcuni autori (Deaux et al. 1999) hanno criticato la tendenza all’interno della tradizione di ricerca della SIT di considerare i gruppi sociali come aggregazioni indifferenziate e hanno evidenziato che le motivazioni all’appartenenza di gruppo non sono le stesse per tutti. Una conferma a questa concettualizzazione è emersa da una ricerca da noi condotta sui gruppi informali (Palmonari et al., 2000; 2001) in cui abbiano riscontrato l’esistenza di differenze significative e sistematiche tra le motivazioni all’appartenenza di gruppo e l’assunzione collettiva di comportamenti devianti. In particolare i dati a nostra disposizione mostrano che i membri dei gruppi devianti (vs. non devianti) sono caratterizzati da una forte motivazione alla competizione ed al confronto tra il proprio gruppo e gli altri gruppi presenti nello stesso contesto sociale.Lo scopo della ricerca che presentiamo è di esaminare, nella maniera più esaustiva, l’universo dei gruppi formali di adolescenti. Attraverso lo studio dei diversi gruppi formali vogliamo rilevare se esistono motivazioni particolari che determinano la scelta di appartenere e di rimanere in un certo gruppo formale rispetto ad un altro. Per questo scopo sono state analizzate le diverse tipologie di aggregazione formale: i gruppi religiosi, in particolare i gruppi parrocchiali, gli scouts e i gruppi affiliati a movimenti quali i Focolari, G.S., Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito; i gruppi sportivi sia quelli amatoriali e sia quelli agonistici; i gruppi politici appartenenti ai diversi schieramenti del panorama politico italiano; i gruppi coinvolti nell’ambito sociale come quelli di volontariato e quelli impegnati nelle battaglie ambientali e i gruppi culturali come quelli che si dedicano ad attività musicali e di spettacolo.È stata utilizzata, dopo un opportuno adattamento nella versione italiana, la scala “Functions of Social Identification” (Deaux et al. 1999) e la scala della stima di sé collettiva (Luthanen e Crocker, 1992).I dati e le implicazioni che deriveranno saranno presentati in questo contributo.
2001
IV Congresso AIP Sezione di Psicologia Sociale
Palermo
22-24 Settembre
Palmonari, A; Rubini, M; Graziani, Anna Rita; Adani, E.
I Gruppi di Adolescenti sono tutti uguali? Una ricerca sulle diverse motivazioni dei gruppi / Palmonari, A; Rubini, M; Graziani, Anna Rita; Adani, E.. - STAMPA. - 4:(2001), pp. 193-194. (Intervento presentato al convegno IV Congresso AIP Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Palermo nel 22-24 Settembre).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/465321
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