Il volume mette a fuoco un aspetto dell'evoluzione del pensiero canonistico e politico lambito dalla ricerca storica in diverse occasioni, ma non mai affrontato con la necessaria concentrazione: la nascita e l'elaborazione del concetto di istituzione ad opera di Sinibaldo Fieschi (Innocenzo IV). Pur riconoscendo unanimemente al papa canonista (morto nel 1254) il merito d'aver superato le categorie di corpus e di fondazione, introducendo l'idea di un ente che dipende in tutto da una volontà superiore ed esterna all'ente stesso, la storiografia non spiegava tale passaggio della evoluzione del pensiero giuridico e della ecclesiologia, giungendo, anzi, a risultati contraddittori. Questa ricerca, invece, considera nel loro insieme le fonti giunte fino a noi, intersecando epistolari, atti di governo del papa e produzione canonista, in vista d'una sintesi del complesso del percorso intellettuale del Fieschi: le vicende della famiglia sul finire del secolo XII, il contesto della cultura canonistico-politica nella quale si svolge la formazione dei giovane Sinibaldo, il corso della sua carriera cardinalizia, lo snervante conclave del 1241-1243 che lo vede eletto papa, le caratteristiche dei primi mesi di pontificato di Innocenzo IV, la sua fuga a Lione, lo sviluppo in quel quadro politico delle ragioni del conflitto con l'imperatore Federico II, la crisi dell'impero dopo la deposizione conciliare dei 1245, l'emergere d'una nuova concezione della cristianità, la politica verso l'oriente vicino e lontano, il rapporto con l'autorità dei sovrani e quella dei vescovi. È in questo quadro che vengono affrontati i passaggi dell'Apparatus steso dal Fieschi a commento delle decretali dove egli deposita gli apporti più innovativi ed illuminanti sulla sua concezione del rapporto chiesa-società. Come sottolinea la prefazione di Brian Tierney, questa stimolante monografia (che individua nella concezione della cristianità la rete capace di raccogliere gli apporti innocenziani qualificanti vuoi nella dottrina sulla istituzione e sulla proprietà, vuoi nella teoria del potere papale) tocca questioni fondamentali non solo per la storia della chiesa e della canonistica medievale, ma anche per la storia del diritto e del pensiero politico occidentale.

Innocenzo IV. La concezione e l'esperienza della cristianità come regimen unius personæ, prefazione di B. Tierney, Genova (Marietti) 1990, pp. X+311 / Melloni, Alberto. - STAMPA. - (1990), pp. 1-311.

Innocenzo IV. La concezione e l'esperienza della cristianità come regimen unius personæ, prefazione di B. Tierney, Genova (Marietti) 1990, pp. X+311

MELLONI, Alberto
1990

Abstract

Il volume mette a fuoco un aspetto dell'evoluzione del pensiero canonistico e politico lambito dalla ricerca storica in diverse occasioni, ma non mai affrontato con la necessaria concentrazione: la nascita e l'elaborazione del concetto di istituzione ad opera di Sinibaldo Fieschi (Innocenzo IV). Pur riconoscendo unanimemente al papa canonista (morto nel 1254) il merito d'aver superato le categorie di corpus e di fondazione, introducendo l'idea di un ente che dipende in tutto da una volontà superiore ed esterna all'ente stesso, la storiografia non spiegava tale passaggio della evoluzione del pensiero giuridico e della ecclesiologia, giungendo, anzi, a risultati contraddittori. Questa ricerca, invece, considera nel loro insieme le fonti giunte fino a noi, intersecando epistolari, atti di governo del papa e produzione canonista, in vista d'una sintesi del complesso del percorso intellettuale del Fieschi: le vicende della famiglia sul finire del secolo XII, il contesto della cultura canonistico-politica nella quale si svolge la formazione dei giovane Sinibaldo, il corso della sua carriera cardinalizia, lo snervante conclave del 1241-1243 che lo vede eletto papa, le caratteristiche dei primi mesi di pontificato di Innocenzo IV, la sua fuga a Lione, lo sviluppo in quel quadro politico delle ragioni del conflitto con l'imperatore Federico II, la crisi dell'impero dopo la deposizione conciliare dei 1245, l'emergere d'una nuova concezione della cristianità, la politica verso l'oriente vicino e lontano, il rapporto con l'autorità dei sovrani e quella dei vescovi. È in questo quadro che vengono affrontati i passaggi dell'Apparatus steso dal Fieschi a commento delle decretali dove egli deposita gli apporti più innovativi ed illuminanti sulla sua concezione del rapporto chiesa-società. Come sottolinea la prefazione di Brian Tierney, questa stimolante monografia (che individua nella concezione della cristianità la rete capace di raccogliere gli apporti innocenziani qualificanti vuoi nella dottrina sulla istituzione e sulla proprietà, vuoi nella teoria del potere papale) tocca questioni fondamentali non solo per la storia della chiesa e della canonistica medievale, ma anche per la storia del diritto e del pensiero politico occidentale.
1990
9788821167256
Marietti
ITALIA
Innocenzo IV. La concezione e l'esperienza della cristianità come regimen unius personæ, prefazione di B. Tierney, Genova (Marietti) 1990, pp. X+311 / Melloni, Alberto. - STAMPA. - (1990), pp. 1-311.
Melloni, Alberto
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