A partire dal Tortoniano superiore la deposizione epiligure si estende dalla fascia appenninica interna, centrata sulle aree del Bolognese-Modenese e del Marecchia, alla fascia esterna pedemontana, presente sia nel Riminese che nel Bolognese-Emiliano (ovviamente nella posizione palinspastica del tempo). Questo è il risultato dell'importante fase tettonica Toscana che porta le Liguridi in prossimità del bacino umbro-romagnolo. Dopo questa nuova fase tettonica la sedimentazione continua con caratteri sostanzialmente simili sia nella successione epiligure, sia in quella romagnolo-adriatica. Per quanto riguarda la successione epiligure sono state distinte tre aree leggermente differenti.Nell'area del Bolognese .............. V. VAINell'area del Marecchia la fase toscana è evidenziata da una lacuna e dalla ripresa della sedimentazione nel Tortoniano superiore-Messiniano inferiore con la deposizione della Formazione di Acquaviva. Essa è caratterizzata da spessi banchi di conglomerati a matrice arenacea con ciottoli calcarei (di provenienza ligure), passanti lateralmente e verso l'alto ad arenarie giallastre poco cementate, spesso a laminazione incrociata con inclusi pelitici e lenti di beach rocks a bivalvi e scafopodi. Nella parte inferiore vi possono essere intercalazioni di argille sabbiose, talore con lenti di lignite picea. La Formazione di Acquaviva passa verso l'alto e lateralmente per progressivo aumento della frazione argillosa alle Argille di Casa i Gessi (Messiniano inferiore).Si tratta di argille siltose grigie con frequenti livelli carboniosi e con sporadiche intercalazioni di sottili marne calcaree di colore grigio-chiaro. Le argille sono quasi sempre molto fossilifere contenendo abbondanti scafopodi, bivalvi e gasteropodi e ostracodi caratteristici del "Saheliano" preevaporitico. Al di sopra delle Argille di Casa i Gessi seguono i depositi evaporitici, che nella Val Marecchia sono caratterizzati da due facies differenti, talora anche sovrapposte. La prima, più frequente, è formata da gesso selenitico, con geminati a coda di rondine, affiorante in spessi banchi, alternati a sottili livelli di argille sabbiose bituminose; alla base può essere presente un livello a calcari dolomitici. La seconda è costituita da gesso biancastro microcristallino nodulare, con sottili intercalazioni di peliti bituminose scure e marne nocciola ricche di frustoli vegetali. La prima facies è indicativa di un ambiente leggermente più frondo, intertidale evaporitico, della seconda, denotante un ambiente sopratidale di sabkha (v. Cap. xx per l'interpretazione regionale).La successiva sequenza deposizionale, discordante sulla precedente ed affiorante solamente in Valle di Teva (parte orientale della coltre della Val Marecchia) è costituita dai sottili e sparuti affioramenti della Formazione di Casa Monte Sabatino (Messiniano superiore) e dalle peliti del Pliocene inferiore. La prima è costituita alla base da un conglomerato, talvolta ben cementato, con clasti prevalentemente calcarei e di provenienza ligure ed epiligure, passante verso l'alto e lateralmente ad arenarie gialle a laminazione incrociata a basso angolo contenenti livelli pelitici con inclusi calcarei mescolati a tritume conchigliare in maniera disordinata (depositi di tempesta). L'ambiente di sedimentazione (delta-conoide) è del tutto simile a quello in cui si sono depositati i conglomerati di Pietrarubbia della Formazione a Colombacci (Successione marchigiano-romagnola). La formazione è ricoperta da un sottile livello di peliti grigie del Pliocene inferiore (Zona a Sphaeroidinellopsis) con una microfauna di ambiente nettamente più profondo del precedente.Dopo una lacuna significativa la sedimentazione riprende, discordante sui terreni precedenti, nella parte alta del Pliocene inferiore (Zona a G. puncticulata), con depositi in prevalenza argillosi (Argille Azzurre) in cui si intercalano potenti corpi arenaceo-conglomeratici (Arenarie di Perticara) indicativi di un ambiente di delta-conoide.

Dominio epiligure. Intervallo Tortoniano superiore-Pleistocene p.p / Amorosi, A.; Conti, Stefano; Pini, G. A.; Vai, G. B.. - STAMPA. - 4:(1992), pp. 49-52.

Dominio epiligure. Intervallo Tortoniano superiore-Pleistocene p.p.

CONTI, Stefano;
1992

Abstract

A partire dal Tortoniano superiore la deposizione epiligure si estende dalla fascia appenninica interna, centrata sulle aree del Bolognese-Modenese e del Marecchia, alla fascia esterna pedemontana, presente sia nel Riminese che nel Bolognese-Emiliano (ovviamente nella posizione palinspastica del tempo). Questo è il risultato dell'importante fase tettonica Toscana che porta le Liguridi in prossimità del bacino umbro-romagnolo. Dopo questa nuova fase tettonica la sedimentazione continua con caratteri sostanzialmente simili sia nella successione epiligure, sia in quella romagnolo-adriatica. Per quanto riguarda la successione epiligure sono state distinte tre aree leggermente differenti.Nell'area del Bolognese .............. V. VAINell'area del Marecchia la fase toscana è evidenziata da una lacuna e dalla ripresa della sedimentazione nel Tortoniano superiore-Messiniano inferiore con la deposizione della Formazione di Acquaviva. Essa è caratterizzata da spessi banchi di conglomerati a matrice arenacea con ciottoli calcarei (di provenienza ligure), passanti lateralmente e verso l'alto ad arenarie giallastre poco cementate, spesso a laminazione incrociata con inclusi pelitici e lenti di beach rocks a bivalvi e scafopodi. Nella parte inferiore vi possono essere intercalazioni di argille sabbiose, talore con lenti di lignite picea. La Formazione di Acquaviva passa verso l'alto e lateralmente per progressivo aumento della frazione argillosa alle Argille di Casa i Gessi (Messiniano inferiore).Si tratta di argille siltose grigie con frequenti livelli carboniosi e con sporadiche intercalazioni di sottili marne calcaree di colore grigio-chiaro. Le argille sono quasi sempre molto fossilifere contenendo abbondanti scafopodi, bivalvi e gasteropodi e ostracodi caratteristici del "Saheliano" preevaporitico. Al di sopra delle Argille di Casa i Gessi seguono i depositi evaporitici, che nella Val Marecchia sono caratterizzati da due facies differenti, talora anche sovrapposte. La prima, più frequente, è formata da gesso selenitico, con geminati a coda di rondine, affiorante in spessi banchi, alternati a sottili livelli di argille sabbiose bituminose; alla base può essere presente un livello a calcari dolomitici. La seconda è costituita da gesso biancastro microcristallino nodulare, con sottili intercalazioni di peliti bituminose scure e marne nocciola ricche di frustoli vegetali. La prima facies è indicativa di un ambiente leggermente più frondo, intertidale evaporitico, della seconda, denotante un ambiente sopratidale di sabkha (v. Cap. xx per l'interpretazione regionale).La successiva sequenza deposizionale, discordante sulla precedente ed affiorante solamente in Valle di Teva (parte orientale della coltre della Val Marecchia) è costituita dai sottili e sparuti affioramenti della Formazione di Casa Monte Sabatino (Messiniano superiore) e dalle peliti del Pliocene inferiore. La prima è costituita alla base da un conglomerato, talvolta ben cementato, con clasti prevalentemente calcarei e di provenienza ligure ed epiligure, passante verso l'alto e lateralmente ad arenarie gialle a laminazione incrociata a basso angolo contenenti livelli pelitici con inclusi calcarei mescolati a tritume conchigliare in maniera disordinata (depositi di tempesta). L'ambiente di sedimentazione (delta-conoide) è del tutto simile a quello in cui si sono depositati i conglomerati di Pietrarubbia della Formazione a Colombacci (Successione marchigiano-romagnola). La formazione è ricoperta da un sottile livello di peliti grigie del Pliocene inferiore (Zona a Sphaeroidinellopsis) con una microfauna di ambiente nettamente più profondo del precedente.Dopo una lacuna significativa la sedimentazione riprende, discordante sui terreni precedenti, nella parte alta del Pliocene inferiore (Zona a G. puncticulata), con depositi in prevalenza argillosi (Argille Azzurre) in cui si intercalano potenti corpi arenaceo-conglomeratici (Arenarie di Perticara) indicativi di un ambiente di delta-conoide.
1992
"L'Appennino Tosco-Emilano", Guide Geologiche Regionali,
9788871431345
BE-MA
ITALIA
Dominio epiligure. Intervallo Tortoniano superiore-Pleistocene p.p / Amorosi, A.; Conti, Stefano; Pini, G. A.; Vai, G. B.. - STAMPA. - 4:(1992), pp. 49-52.
Amorosi, A.; Conti, Stefano; Pini, G. A.; Vai, G. B.
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