Gli innesti ossei vascolarizzati sono oggi procedure standardizzate in chirurgia ricostruttiva ma presentano alcuni svantaggi: la morbidità del sito donatore, il numero limitato di zone donatrici "naturali", la tecnica complessa. La neo-angiogenesi è un fenomeno di comune osservazione nei processi riparativi e proliferativi dei tessuti. Nel presente studio abbiamo voluto testare la possibilità di creare un innesto osseo "neo-vascolarizzato" utilizzando una procedura di impianto vascolare nel tessuto osseo del coniglio. Lo studio è stato condotto su 16 conigli New Zealand adulti. Il prelievo di due frammenti ossei di dimensioni mm 10x7x7 è stato effettuato a livello delle ali iliache di ogni animale. L'impianto del peduncolo vascolare femorale superficiale è stato effettuato in uno dei due frammenti. Il frammento sottoposto ad impianto vascolare è stato avvolto in un involucro di silicone e posizionato in una tasca sottocutanea a livello della coscia destra. Sul lato sinistro il secondo frammento è stato invece avvolto nel foglietto di silicone e posizionato in sede sottocutanea senza eseguire impianto vascolare. Abbiamo suddiviso gli animali in due gruppi di 8 unità ciascuno: nel gruppo I l'espianto è avvenuto dopo 4 settimane, nel gruppo II a otto settimane. Lo studio è stato condotto mediante iniezione di tetraciclina 72h prima dell'espianto per valutare la deposizione di nuovo tessuto osseo. Per studiare la neo-vascolarizzazione, in alcuni frammenti di ciascun gruppo è stata effettuata iniezione di inchiostro colloidale (mediante cateterizzazione dell'arteria centrale) prima della inclusione in PMMA. Lo studio istologico ha dimostrato nei frammenti a 8 settimane, la formazione di una ricca rete di vasi neoformati con cellule ossee paragonabili a quelle del tessuto normale. Anche la marcatura con tetraciclina ha evidenziato un migliore trofismo osseo a 8 settimane con deposizione ossea di aspetto normale. I frammenti non vascolarizzati hanno dimostrato assenza di segni diretti ed indiretti di "vitalità" cellulare e tessutale dell'osso. La procedura di impianto vascolare si è dimostrata in grado di indurre neo-vascolarizzazione e neo-deposizione ossea in un piccolo frammento osseo. Questo modello è semplice, ripetibile ed interessante da un punto di vista biologico e riteniamo che possa avere utili ripercussioni in campo clinico ortopedico.

Innesti ossei neovascolarizzati. Studio sperimentale preliminare / R., Busa; R., Adani; C., Castagnetti; Zaffe, Davide; Mingione, Antonio. - In: GIORNALE ITALIANO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. - ISSN 0390-0134. - STAMPA. - 24:(1998), pp. 525-535.

Innesti ossei neovascolarizzati. Studio sperimentale preliminare.

ZAFFE, Davide;MINGIONE, Antonio
1998

Abstract

Gli innesti ossei vascolarizzati sono oggi procedure standardizzate in chirurgia ricostruttiva ma presentano alcuni svantaggi: la morbidità del sito donatore, il numero limitato di zone donatrici "naturali", la tecnica complessa. La neo-angiogenesi è un fenomeno di comune osservazione nei processi riparativi e proliferativi dei tessuti. Nel presente studio abbiamo voluto testare la possibilità di creare un innesto osseo "neo-vascolarizzato" utilizzando una procedura di impianto vascolare nel tessuto osseo del coniglio. Lo studio è stato condotto su 16 conigli New Zealand adulti. Il prelievo di due frammenti ossei di dimensioni mm 10x7x7 è stato effettuato a livello delle ali iliache di ogni animale. L'impianto del peduncolo vascolare femorale superficiale è stato effettuato in uno dei due frammenti. Il frammento sottoposto ad impianto vascolare è stato avvolto in un involucro di silicone e posizionato in una tasca sottocutanea a livello della coscia destra. Sul lato sinistro il secondo frammento è stato invece avvolto nel foglietto di silicone e posizionato in sede sottocutanea senza eseguire impianto vascolare. Abbiamo suddiviso gli animali in due gruppi di 8 unità ciascuno: nel gruppo I l'espianto è avvenuto dopo 4 settimane, nel gruppo II a otto settimane. Lo studio è stato condotto mediante iniezione di tetraciclina 72h prima dell'espianto per valutare la deposizione di nuovo tessuto osseo. Per studiare la neo-vascolarizzazione, in alcuni frammenti di ciascun gruppo è stata effettuata iniezione di inchiostro colloidale (mediante cateterizzazione dell'arteria centrale) prima della inclusione in PMMA. Lo studio istologico ha dimostrato nei frammenti a 8 settimane, la formazione di una ricca rete di vasi neoformati con cellule ossee paragonabili a quelle del tessuto normale. Anche la marcatura con tetraciclina ha evidenziato un migliore trofismo osseo a 8 settimane con deposizione ossea di aspetto normale. I frammenti non vascolarizzati hanno dimostrato assenza di segni diretti ed indiretti di "vitalità" cellulare e tessutale dell'osso. La procedura di impianto vascolare si è dimostrata in grado di indurre neo-vascolarizzazione e neo-deposizione ossea in un piccolo frammento osseo. Questo modello è semplice, ripetibile ed interessante da un punto di vista biologico e riteniamo che possa avere utili ripercussioni in campo clinico ortopedico.
1998
24
525
535
Innesti ossei neovascolarizzati. Studio sperimentale preliminare / R., Busa; R., Adani; C., Castagnetti; Zaffe, Davide; Mingione, Antonio. - In: GIORNALE ITALIANO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA. - ISSN 0390-0134. - STAMPA. - 24:(1998), pp. 525-535.
R., Busa; R., Adani; C., Castagnetti; Zaffe, Davide; Mingione, Antonio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/460613
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