In questo articolo si studia un campione di 56 fondi comuni di investimento azionari italiani osservato fra il 1996 e il 2000, alla ricerca di riscontri empirici sull’importanza di fattori di prezzo e di qualità nel determinarne la crescita del patrimonio gestito. Il tasso di crescita di ciascun fondo, espresso come rapporto tra la raccolta netta e il patrimonio gestito alla fine dell’anno precedente, è posto in relazione all’incidenza delle commissioni di gestione sul net asset value e alla performance conseguita in un modello di regressione lineare, controllando per l’effetto dellarischiosità complessiva degli investimenti e della dimensione. L’analisi preliminare dei dati mostra come i tassi di crescita osservati nel quinquennio dipendano positivamente dalle performance pregresse solamente per i fondi migliori del campione. In ragione di ciò e dell’evidenza empirica in tal senso riportata nella letteratura in materia relativa al mercato statunitense, la performance entra nel modello di regressione attraverso una funzione lineare a tratti, consentendo di identificare differenze nell’effetto della qualità dei fondi sul tasso di crescita tra diversi livelli di performance. I risultati della stima del modello, condotta sulle variabili espresse in scarti dalle proprie medie annuali, non consentono di rifiutare né l’irrilevanza dei costi né quella della qualità sul tasso di crescita. Come atteso, miglioramenti nella performance relativamente ai concorrenti comportano incrementi nel tasso di crescita dell’anno successivo, ma solamente tra i fondi migliori; la relazione tra performance e crescita risulta infatti non significativa per i fondi che si posizionano al di sotto della metà della classifica. Il valore puntuale stimato per il coefficiente del cost ratio implica che una riduzione delle commissioni di gestione del 1% si rifletta mediamente in un incremento del tasso di raccolata netta del 20% circa. L’evidenza empirica raccolta conferma che ci siano incentivi per i gestori a ridurre i costi a carico della clientela e a migliorare la qualità del processo di investimento per aumentare le proprie quote di mercato, sostenendo quindi la presenza di condizioni per un aumento dell’efficienza complessiva del settore. Di fatti, verifiche statistiche ulteriori conducono a non rifiutare ’ipotesi che la performance dei gestori presenti nel campione sia persistente tra un anno e il successivo; in altri termini, scegliendo un fondo azionario sulla base dei risultati conseguiti nel passato recente si possano ottenere rendimenti superiori a quelli medi della categoria. Dunque, l’investimento in fondi con track records eccellenti premierebbe effettivamente i gestori migliori. E` viceversa da sottolineare come l’asimmetria della relazione fra crescita e performance che emerge dall’analisi di regressione costituisca un ostacolo all’eliminazione dal mercato dei fondi peggiori che, pur crescendo meno rapidamente dei propri concorrenti virtuosi, non registrerebbero significativi decrementi del tasso di raccolta netta. L’individuazione delle ragioni di tale asimmetria costituisce un tema interessante di ricerca ulteriore.

Performance and Growth of Italian Mutual Funds / Pattarin, Francesco. - In: LETTERA NEWFIN. - STAMPA. - 3:(2002), pp. 7-15.

Performance and Growth of Italian Mutual Funds

PATTARIN, Francesco
2002

Abstract

In questo articolo si studia un campione di 56 fondi comuni di investimento azionari italiani osservato fra il 1996 e il 2000, alla ricerca di riscontri empirici sull’importanza di fattori di prezzo e di qualità nel determinarne la crescita del patrimonio gestito. Il tasso di crescita di ciascun fondo, espresso come rapporto tra la raccolta netta e il patrimonio gestito alla fine dell’anno precedente, è posto in relazione all’incidenza delle commissioni di gestione sul net asset value e alla performance conseguita in un modello di regressione lineare, controllando per l’effetto dellarischiosità complessiva degli investimenti e della dimensione. L’analisi preliminare dei dati mostra come i tassi di crescita osservati nel quinquennio dipendano positivamente dalle performance pregresse solamente per i fondi migliori del campione. In ragione di ciò e dell’evidenza empirica in tal senso riportata nella letteratura in materia relativa al mercato statunitense, la performance entra nel modello di regressione attraverso una funzione lineare a tratti, consentendo di identificare differenze nell’effetto della qualità dei fondi sul tasso di crescita tra diversi livelli di performance. I risultati della stima del modello, condotta sulle variabili espresse in scarti dalle proprie medie annuali, non consentono di rifiutare né l’irrilevanza dei costi né quella della qualità sul tasso di crescita. Come atteso, miglioramenti nella performance relativamente ai concorrenti comportano incrementi nel tasso di crescita dell’anno successivo, ma solamente tra i fondi migliori; la relazione tra performance e crescita risulta infatti non significativa per i fondi che si posizionano al di sotto della metà della classifica. Il valore puntuale stimato per il coefficiente del cost ratio implica che una riduzione delle commissioni di gestione del 1% si rifletta mediamente in un incremento del tasso di raccolata netta del 20% circa. L’evidenza empirica raccolta conferma che ci siano incentivi per i gestori a ridurre i costi a carico della clientela e a migliorare la qualità del processo di investimento per aumentare le proprie quote di mercato, sostenendo quindi la presenza di condizioni per un aumento dell’efficienza complessiva del settore. Di fatti, verifiche statistiche ulteriori conducono a non rifiutare ’ipotesi che la performance dei gestori presenti nel campione sia persistente tra un anno e il successivo; in altri termini, scegliendo un fondo azionario sulla base dei risultati conseguiti nel passato recente si possano ottenere rendimenti superiori a quelli medi della categoria. Dunque, l’investimento in fondi con track records eccellenti premierebbe effettivamente i gestori migliori. E` viceversa da sottolineare come l’asimmetria della relazione fra crescita e performance che emerge dall’analisi di regressione costituisca un ostacolo all’eliminazione dal mercato dei fondi peggiori che, pur crescendo meno rapidamente dei propri concorrenti virtuosi, non registrerebbero significativi decrementi del tasso di raccolta netta. L’individuazione delle ragioni di tale asimmetria costituisce un tema interessante di ricerca ulteriore.
2002
3
7
15
Performance and Growth of Italian Mutual Funds / Pattarin, Francesco. - In: LETTERA NEWFIN. - STAMPA. - 3:(2002), pp. 7-15.
Pattarin, Francesco
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