Con riguardo al trattamento di dati personali relativo all’accesso a documenti amministrativi, l’intervento di adeguamento del diritto nazionale al Regolamento UE n. 679/2016 appare sostanzialmente confermativo delle soluzioni già in precedenza adottate nella materia. Hanno sicuramente contribuito a determinare questo esito, da un lato, la scelta di fondo compiuta dal Regolamento di non varare un apparato di regole più o meno minuziose da calare dall’alto sui Paesi membri, ma di perseguire l’obiettivo di una maggiore uniformità tra i diversi Stati membri nella disciplina della complessa e cruciale materia facendo perno prioritariamente sulla enunciazione di principi e obiettivi, dall’altro lato, i criteri limitativi assegnati dalla delega legislativa, che richiedeva di modificare il codice di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, limitatamente a quanto necessario per dare attuazione alle disposizioni non direttamente applicabili contenute nel Regolamento (UE) 2016/679. In questo ristretto spazio di manovra, l’integrazione espressa delle nuove figure del diritto di accesso civico e del diritto di accesso generalizzato nel Codice in materia di protezione dei dati personali rappresenta un fattore comunque significativo e che presumibilmente può favorire una maggiore organicità nell’applicazione dei differenti istituti dell’accesso amministrativo.

Il rapporto con la disciplina dell'accesso ai documenti amministrativi / Guerra, Maria Paola. - (2019), pp. 177-191.

Il rapporto con la disciplina dell'accesso ai documenti amministrativi

MARIA PAOLA GUERRA
2019

Abstract

Con riguardo al trattamento di dati personali relativo all’accesso a documenti amministrativi, l’intervento di adeguamento del diritto nazionale al Regolamento UE n. 679/2016 appare sostanzialmente confermativo delle soluzioni già in precedenza adottate nella materia. Hanno sicuramente contribuito a determinare questo esito, da un lato, la scelta di fondo compiuta dal Regolamento di non varare un apparato di regole più o meno minuziose da calare dall’alto sui Paesi membri, ma di perseguire l’obiettivo di una maggiore uniformità tra i diversi Stati membri nella disciplina della complessa e cruciale materia facendo perno prioritariamente sulla enunciazione di principi e obiettivi, dall’altro lato, i criteri limitativi assegnati dalla delega legislativa, che richiedeva di modificare il codice di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, limitatamente a quanto necessario per dare attuazione alle disposizioni non direttamente applicabili contenute nel Regolamento (UE) 2016/679. In questo ristretto spazio di manovra, l’integrazione espressa delle nuove figure del diritto di accesso civico e del diritto di accesso generalizzato nel Codice in materia di protezione dei dati personali rappresenta un fattore comunque significativo e che presumibilmente può favorire una maggiore organicità nell’applicazione dei differenti istituti dell’accesso amministrativo.
2019
Il "nuovo" codice in materia di protezione dei dati personali
Simone Scagliarini
9788892104778
G. Giappichelli Editore
ITALIA
Il rapporto con la disciplina dell'accesso ai documenti amministrativi / Guerra, Maria Paola. - (2019), pp. 177-191.
Guerra, Maria Paola
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