Introduzione: Gli ftalati, potenziali endocrine disruptors comunemente addizionati alle materie plastiche, si ritrovano in numerosi prodotti di largo consumo quali involucri alimentari, giochi, cosmetici e prodotti per l’igiene personale. Le conoscenze sui livelli di esposizione prenatale e, soprattutto, postnatale a ftalati dei neonati sono tuttavia molto limitate. Questo studio ha l’obiettivo di valutare, attraverso il biomonitoraggio urinario, l’esposizione prenatale e postnatale a ftalati in neonati della provincia di Modena e di indagare il ruolo/effetto di questa esposizione sull’accrescimento corporeo, sui livelli ormonali e sullo sviluppo neuro-cognitivo nei primi due anni di vita. Materiali e metodi: Si tratta di uno studio di coorte che prevede l’arruolamento, subito dopo il parto, di donne e dei loro bambini, nati a termine e normopeso, presso l’AOU di Modena. L’esposizione prenatale verrà valutata tramite il dosaggio di ftalati nelle urine (materne e neonatali) raccolte all’arruolamento e la somministrazione di un questionario che indaga le fonti espositive durante la gravidanza. L’esposizione postnatale verrà valutata raccogliendo le urine dei bambini a 6 mesi e la somministrazione di un secondo questionario espositivo. Alla nascita e durante i primi due anni di vita, mediante visite periodiche, verranno misurati accrescimento corporeo, livelli ormonali urinari (LH, FSH, testosterone/estradiolo), sviluppo neuro-motorio (metodo di Prechtl ed esame obiettivo neurologico) e sviluppo neuro-cognitivo (Scala di Griffiths). La determinazione analitica dei 6 diesteri più diffusi e dei relativi metaboliti verrà effettuata tramite cromatografia liquida e spettrometria di massa. Risultati: Le analisi dei campioni di urine raccolti dai neonati in diversi momenti permetteranno di quantificare sia l’esposizione prenatale che quella postnatale agli specifici ftalati e ai loro principali metaboliti, valutandone anche i trend temporali, di individuare le principali fonti espositive, sia durante la gravidanza che durante i primi 6 mesi di vita, e di indagare le correlazioni tra tali esposizioni e le caratteristiche antropometriche, i livelli ormonali del sistema riproduttivo e lo sviluppo neuro-motorio e neuro-cognitivo nei primi due anni di vita dei bambini. Conclusioni: Grazie al coinvolgimento dei neonati nel monitoraggio biologico, questa indagine migliorerà le conoscenze dirette sui livelli di esposizione prenatale e, soprattutto, postnatale a ftalati dei neonati, e apporterà contributi su possibili effetti sul loro accrescimento corporeo e sviluppo neurocognitivo. Inoltre, le informazioni ottenute potranno essere utilizzate per la pianificazione di strategie di prevenzione e promozione della salute della popolazione femminile in età fertile al fine di ridurre l’esposizione a queste sostanze in gravidanza e nei primi mesi di vita neonatale.

Esposizione prenatale e postnatale a ftalati ed effetti sullo sviluppo infantile: presentazione del protocollo di ricerca / Maione, D; Lucaccioni, L; Facchinetti, F; Pignatti, L; Ferrari, A; Fantuzzi, G; Righi, E. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - 30:3 supp 1(2019), pp. 121-121. (Intervento presentato al convegno Le evidenze scientifiche per la Sanità Pubblica: dalle emergenze alla promozione della salute tenutosi a Perugia nel 16-19 ottobre 2019).

Esposizione prenatale e postnatale a ftalati ed effetti sullo sviluppo infantile: presentazione del protocollo di ricerca.

Lucaccioni L;Facchinetti F;Pignatti L;Ferrari A;Fantuzzi G;Righi E
2019

Abstract

Introduzione: Gli ftalati, potenziali endocrine disruptors comunemente addizionati alle materie plastiche, si ritrovano in numerosi prodotti di largo consumo quali involucri alimentari, giochi, cosmetici e prodotti per l’igiene personale. Le conoscenze sui livelli di esposizione prenatale e, soprattutto, postnatale a ftalati dei neonati sono tuttavia molto limitate. Questo studio ha l’obiettivo di valutare, attraverso il biomonitoraggio urinario, l’esposizione prenatale e postnatale a ftalati in neonati della provincia di Modena e di indagare il ruolo/effetto di questa esposizione sull’accrescimento corporeo, sui livelli ormonali e sullo sviluppo neuro-cognitivo nei primi due anni di vita. Materiali e metodi: Si tratta di uno studio di coorte che prevede l’arruolamento, subito dopo il parto, di donne e dei loro bambini, nati a termine e normopeso, presso l’AOU di Modena. L’esposizione prenatale verrà valutata tramite il dosaggio di ftalati nelle urine (materne e neonatali) raccolte all’arruolamento e la somministrazione di un questionario che indaga le fonti espositive durante la gravidanza. L’esposizione postnatale verrà valutata raccogliendo le urine dei bambini a 6 mesi e la somministrazione di un secondo questionario espositivo. Alla nascita e durante i primi due anni di vita, mediante visite periodiche, verranno misurati accrescimento corporeo, livelli ormonali urinari (LH, FSH, testosterone/estradiolo), sviluppo neuro-motorio (metodo di Prechtl ed esame obiettivo neurologico) e sviluppo neuro-cognitivo (Scala di Griffiths). La determinazione analitica dei 6 diesteri più diffusi e dei relativi metaboliti verrà effettuata tramite cromatografia liquida e spettrometria di massa. Risultati: Le analisi dei campioni di urine raccolti dai neonati in diversi momenti permetteranno di quantificare sia l’esposizione prenatale che quella postnatale agli specifici ftalati e ai loro principali metaboliti, valutandone anche i trend temporali, di individuare le principali fonti espositive, sia durante la gravidanza che durante i primi 6 mesi di vita, e di indagare le correlazioni tra tali esposizioni e le caratteristiche antropometriche, i livelli ormonali del sistema riproduttivo e lo sviluppo neuro-motorio e neuro-cognitivo nei primi due anni di vita dei bambini. Conclusioni: Grazie al coinvolgimento dei neonati nel monitoraggio biologico, questa indagine migliorerà le conoscenze dirette sui livelli di esposizione prenatale e, soprattutto, postnatale a ftalati dei neonati, e apporterà contributi su possibili effetti sul loro accrescimento corporeo e sviluppo neurocognitivo. Inoltre, le informazioni ottenute potranno essere utilizzate per la pianificazione di strategie di prevenzione e promozione della salute della popolazione femminile in età fertile al fine di ridurre l’esposizione a queste sostanze in gravidanza e nei primi mesi di vita neonatale.
2019
30
121
121
Maione, D; Lucaccioni, L; Facchinetti, F; Pignatti, L; Ferrari, A; Fantuzzi, G; Righi, E
Esposizione prenatale e postnatale a ftalati ed effetti sullo sviluppo infantile: presentazione del protocollo di ricerca / Maione, D; Lucaccioni, L; Facchinetti, F; Pignatti, L; Ferrari, A; Fantuzzi, G; Righi, E. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - 30:3 supp 1(2019), pp. 121-121. (Intervento presentato al convegno Le evidenze scientifiche per la Sanità Pubblica: dalle emergenze alla promozione della salute tenutosi a Perugia nel 16-19 ottobre 2019).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1182439
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