Negli ultimi dieci anni il mercato della prostituzione ha subìto costanti mutamenti, alcuni dei quali particolarmente complessi da indagare a causa delle sempre più frequenti strategie di mascheramento della vendita di sesso e del conseguente sfruttamento, in appartamenti o in locali di intrattenimento, soprattutto della componente migrante. L’analisi – utilizzando i principali concetti della sociologia dalle migrazioni - si propone di ripercorrere queste trasformazioni a partire dai concetti di mobilità e visibilità, utilizzando i dati e le informazioni provenienti da due ricerche realizzate negli anni 2003-2005 e 2007-2008, sul territorio della regione Emilia Romagna. Oggi la prostituzione si presenta come un mercato altamente differenziato al proprio interno, con almeno tre segmenti prevalenti, funzionalmente interrelati tra loro: quello della strada, quello degli appartamenti e quello dei locali. Riguardo alle soggettività coinvolte la componente migrante rappresenta ancora quella più significativa, sia in termini di genere femminile che transessuale. L'esercizio della prostituzione in luoghi chiusi, inoltre, ha favorito la trasformazione e la proliferazione delle reti di supporto necessarie al buon funzionamento del mercato: la prostituzione in appartamento, ad esempio, richiede agenzie e intermediari immobiliari, figure di protezione e/o controllo, o agenzie sovra-locali in grado di gestire spostamenti di lavoro tra città diverse. I locali, d’altra parte, si stanno evolvendo verso forme sempre più simili a pub o birrerie, discoteche o disco-pub, in cui si accede prevalentemente per bere, ascoltare musica e in cui si può assistere agli spettacoli delle intrattenitrici. In un mercato con queste nuove caratteristiche, la prostituzione rappresenta oggi per la componente migrante un lavoro redditizio che permette una certa mobilità sociale anche in patria; da qui l’idea di realizzare percorsi migratori ripetuti nel tempo, il cui obiettivo è l’accumulo di risorse economiche in tempi rapidi. Il meccanismo del debito contratto per il viaggio e per il supporto logistico una volta a destinazione, rende tuttavia l’esercizio della prostituzione una risorsa logorante, ossia una risorsa che nel lungo periodo può imbrigliare il percorso migratorio verso il basso. Le principali ragioni che connotano in questo senso l’esercizio sono la sempre forte concorrenza verso il basso che si registra nel mercato; l’investimento individuale richiesto in termini di risorse economiche e fisiche; la pericolosità dell’esercizio che si lega alla natura deviante del mercato; infine, la raggiunta competenza e specializzazione delle reti criminali nelle molte attività che l’esercizio in appartamento e nei locali richiedono.

Mobilità e invisibilità. Le principali trasformazioni nel mondo della prostituzione migrante esercitata in luoghi chiusi / Costantini, Eleonora. - In: MONDI MIGRANTI. - ISSN 1972-4888. - 1(2010), pp. 83-103.

Mobilità e invisibilità. Le principali trasformazioni nel mondo della prostituzione migrante esercitata in luoghi chiusi

COSTANTINI, ELEONORA
2010

Abstract

Negli ultimi dieci anni il mercato della prostituzione ha subìto costanti mutamenti, alcuni dei quali particolarmente complessi da indagare a causa delle sempre più frequenti strategie di mascheramento della vendita di sesso e del conseguente sfruttamento, in appartamenti o in locali di intrattenimento, soprattutto della componente migrante. L’analisi – utilizzando i principali concetti della sociologia dalle migrazioni - si propone di ripercorrere queste trasformazioni a partire dai concetti di mobilità e visibilità, utilizzando i dati e le informazioni provenienti da due ricerche realizzate negli anni 2003-2005 e 2007-2008, sul territorio della regione Emilia Romagna. Oggi la prostituzione si presenta come un mercato altamente differenziato al proprio interno, con almeno tre segmenti prevalenti, funzionalmente interrelati tra loro: quello della strada, quello degli appartamenti e quello dei locali. Riguardo alle soggettività coinvolte la componente migrante rappresenta ancora quella più significativa, sia in termini di genere femminile che transessuale. L'esercizio della prostituzione in luoghi chiusi, inoltre, ha favorito la trasformazione e la proliferazione delle reti di supporto necessarie al buon funzionamento del mercato: la prostituzione in appartamento, ad esempio, richiede agenzie e intermediari immobiliari, figure di protezione e/o controllo, o agenzie sovra-locali in grado di gestire spostamenti di lavoro tra città diverse. I locali, d’altra parte, si stanno evolvendo verso forme sempre più simili a pub o birrerie, discoteche o disco-pub, in cui si accede prevalentemente per bere, ascoltare musica e in cui si può assistere agli spettacoli delle intrattenitrici. In un mercato con queste nuove caratteristiche, la prostituzione rappresenta oggi per la componente migrante un lavoro redditizio che permette una certa mobilità sociale anche in patria; da qui l’idea di realizzare percorsi migratori ripetuti nel tempo, il cui obiettivo è l’accumulo di risorse economiche in tempi rapidi. Il meccanismo del debito contratto per il viaggio e per il supporto logistico una volta a destinazione, rende tuttavia l’esercizio della prostituzione una risorsa logorante, ossia una risorsa che nel lungo periodo può imbrigliare il percorso migratorio verso il basso. Le principali ragioni che connotano in questo senso l’esercizio sono la sempre forte concorrenza verso il basso che si registra nel mercato; l’investimento individuale richiesto in termini di risorse economiche e fisiche; la pericolosità dell’esercizio che si lega alla natura deviante del mercato; infine, la raggiunta competenza e specializzazione delle reti criminali nelle molte attività che l’esercizio in appartamento e nei locali richiedono.
2010
1
83
103
Mobilità e invisibilità. Le principali trasformazioni nel mondo della prostituzione migrante esercitata in luoghi chiusi / Costantini, Eleonora. - In: MONDI MIGRANTI. - ISSN 1972-4888. - 1(2010), pp. 83-103.
Costantini, Eleonora
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