Il 6 luglio dello scorso anno lessi con sgomento la notizia, pubblicata con grande enfasi sulla prima pagina del Corriere della Sera, dell’istituzione di una Cattedra di Umanità nella Facoltà di Medicina della Statale di Milano, con lo scopo di «Insegnare l’Umanità per capire la sofferenza (e la persona)». L’articolo concludeva: «finalmente arriva negli Atenei una lezione fondamentale: il tempo dell’ascolto è il tempo di cura» e «il paziente diventa finalmente materia di studio, al pari dell’anatomia e dell’informatica». Immediatamente mi chiesi cosa mai io avessi insegnato ai miei studenti, in oltre 50 anni di docenza in Psichiatria presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ripensai anche alle lezioni dei miei Maestri, quando ero studente all’Università di Bologna: tanti ricordi sono affiorati alla mia mente. Ne citerò uno per tutti: al terzo anno di corso, il Prof. Giovanni Favilli, ordinario di Patologia Generale, ci doveva spiegare la resistenza dell’organismo umano alle basse temperature, ma non ultimò la lezione poiché i dati scientifici sull’argomento erano ricavarti dalle sperimentazioni di medici del terzo Reich, compiute sui prigionieri immersi nelle acque gelide del Mare del Nord. Quel gesto fu per me una grandissima lezione di Umanità, sebbene questa non fosse la materia di insegnamento!

Humanitas: Quo vadis? / Guaraldi, Gian Paolo. - In: L'ALTRO. - ISSN 1127-0624. - (2016), pp. 5-11.

Humanitas: Quo vadis?

gian paolo guaraldi
2016

Abstract

Il 6 luglio dello scorso anno lessi con sgomento la notizia, pubblicata con grande enfasi sulla prima pagina del Corriere della Sera, dell’istituzione di una Cattedra di Umanità nella Facoltà di Medicina della Statale di Milano, con lo scopo di «Insegnare l’Umanità per capire la sofferenza (e la persona)». L’articolo concludeva: «finalmente arriva negli Atenei una lezione fondamentale: il tempo dell’ascolto è il tempo di cura» e «il paziente diventa finalmente materia di studio, al pari dell’anatomia e dell’informatica». Immediatamente mi chiesi cosa mai io avessi insegnato ai miei studenti, in oltre 50 anni di docenza in Psichiatria presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ripensai anche alle lezioni dei miei Maestri, quando ero studente all’Università di Bologna: tanti ricordi sono affiorati alla mia mente. Ne citerò uno per tutti: al terzo anno di corso, il Prof. Giovanni Favilli, ordinario di Patologia Generale, ci doveva spiegare la resistenza dell’organismo umano alle basse temperature, ma non ultimò la lezione poiché i dati scientifici sull’argomento erano ricavarti dalle sperimentazioni di medici del terzo Reich, compiute sui prigionieri immersi nelle acque gelide del Mare del Nord. Quel gesto fu per me una grandissima lezione di Umanità, sebbene questa non fosse la materia di insegnamento!
2016
5
11
Humanitas: Quo vadis? / Guaraldi, Gian Paolo. - In: L'ALTRO. - ISSN 1127-0624. - (2016), pp. 5-11.
Guaraldi, Gian Paolo
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