Il Virus Ebola è un Filovirus responsabile di una grave forma di Febbre Emorragica con un tasso di letalità compreso tra il 50 e il 90%. Non esistono attualmente terapie approvate per uso umano al di fuori del trattamento di supporto: sono in fase di sviluppo differenti strategie terapeutiche fra cui vaccini, molecole interferenti con la produzione di proteine virali e anticorpi monoclonali. Da 9 mesi è in corso in Africa Occidentale nei territori di Nigeria, Sierra Leone, Guinea e Liberia la più grave ed estesa epidemia di Ebola registrata dalla scoperta del virus con più di 3000 casi fra confermati e sospetti ed oltre 1500 decessi. In ragione di ciò l’OMS ha dichiarato tale epidemia “un’emergenza di Sanità Pubblica di rilevanza internazionale” ed ha emanato specifiche raccomandazioni per i paesi direttamente colpiti e per gli Stati membri. La Regione Emilia Romagna, in accordo con le indicazioni del Ministero della Salute, ha emanato una specifica circolare sulla base della quale l’Ausl di Modena ha predisposto un piano condiviso con l’AOU Policlinico allo scopo di individuare e gestire prontamente i casi sospetti. L’agente infettivo viene trasmesso per contatto diretto di mucose o cute non integra coi fluidi corporei e secrezioni di persone e animali infetti. Dopo un periodo di incubazione variabile tra 2 e 21 giorni, i primi sintomi di malattia sono aspecifici (febbre, malessere generale, cefalea, mialgie) mentre col progredire dell’infezione si può assistere ad un’evoluzione verso l’insufficienza multi-organo o forme francamente emorragiche. Sono state formalizzate istruzioni operative per la gestione protetta del caso sospetto, dall’accettazione, alla diagnosi, fino al trasferimento presso i centri di riferimento nazionali (Spallanzani-Roma, Sacco-Milano), resi fruibili dispositivi di protezione individuali per gli operatori e informato il personale sanitario dei percorsi strutturati mediante adeguati corsi di formazione. A livello locale, le Direzioni Sanitarie dovranno promuovere l’integrazione delle attività di comunicazione tra le diverse strutture coinvolte (ospedali, distretti, Dipartimenti di Sanità Pubblica, Dipartimenti delle Cure Primarie, Servizi di Continuità Assistenziale) con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, per garantire un’informazione corretta sulla malattia, sui rischi e sulle misure di prevenzione e per contribuire ad evitare immotivati allarmismi, facendo riferimento a quanto pubblicato e costantemente aggiornato sul sito del Ministero della Salute.

Ruolo dell’igienista nella sorveglianza e nel controllo dei casi sospetti di Ebola: un esempio di integrazione ospedale-territorio nella Provincia di Modena / Bellucci, C; Bottosso, E; Filippini, T; Santangelo, M; Soncini, F; Venturelli, F; Borella, P. - (2014). (Intervento presentato al convegno Congresso regionale SITI Emilia Romagna, Patologie emergenti e nuovi scenari vaccinali dei gruppi a rischio: integrazione ospedale-territorio tenutosi a Bologna nel 16 Settembre 2014).

Ruolo dell’igienista nella sorveglianza e nel controllo dei casi sospetti di Ebola: un esempio di integrazione ospedale-territorio nella Provincia di Modena

Bellucci C;Bottosso E;Filippini T;Santangelo M;Soncini F;Venturelli F;Borella P
2014

Abstract

Il Virus Ebola è un Filovirus responsabile di una grave forma di Febbre Emorragica con un tasso di letalità compreso tra il 50 e il 90%. Non esistono attualmente terapie approvate per uso umano al di fuori del trattamento di supporto: sono in fase di sviluppo differenti strategie terapeutiche fra cui vaccini, molecole interferenti con la produzione di proteine virali e anticorpi monoclonali. Da 9 mesi è in corso in Africa Occidentale nei territori di Nigeria, Sierra Leone, Guinea e Liberia la più grave ed estesa epidemia di Ebola registrata dalla scoperta del virus con più di 3000 casi fra confermati e sospetti ed oltre 1500 decessi. In ragione di ciò l’OMS ha dichiarato tale epidemia “un’emergenza di Sanità Pubblica di rilevanza internazionale” ed ha emanato specifiche raccomandazioni per i paesi direttamente colpiti e per gli Stati membri. La Regione Emilia Romagna, in accordo con le indicazioni del Ministero della Salute, ha emanato una specifica circolare sulla base della quale l’Ausl di Modena ha predisposto un piano condiviso con l’AOU Policlinico allo scopo di individuare e gestire prontamente i casi sospetti. L’agente infettivo viene trasmesso per contatto diretto di mucose o cute non integra coi fluidi corporei e secrezioni di persone e animali infetti. Dopo un periodo di incubazione variabile tra 2 e 21 giorni, i primi sintomi di malattia sono aspecifici (febbre, malessere generale, cefalea, mialgie) mentre col progredire dell’infezione si può assistere ad un’evoluzione verso l’insufficienza multi-organo o forme francamente emorragiche. Sono state formalizzate istruzioni operative per la gestione protetta del caso sospetto, dall’accettazione, alla diagnosi, fino al trasferimento presso i centri di riferimento nazionali (Spallanzani-Roma, Sacco-Milano), resi fruibili dispositivi di protezione individuali per gli operatori e informato il personale sanitario dei percorsi strutturati mediante adeguati corsi di formazione. A livello locale, le Direzioni Sanitarie dovranno promuovere l’integrazione delle attività di comunicazione tra le diverse strutture coinvolte (ospedali, distretti, Dipartimenti di Sanità Pubblica, Dipartimenti delle Cure Primarie, Servizi di Continuità Assistenziale) con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, per garantire un’informazione corretta sulla malattia, sui rischi e sulle misure di prevenzione e per contribuire ad evitare immotivati allarmismi, facendo riferimento a quanto pubblicato e costantemente aggiornato sul sito del Ministero della Salute.
2014
Congresso regionale SITI Emilia Romagna, Patologie emergenti e nuovi scenari vaccinali dei gruppi a rischio: integrazione ospedale-territorio
Bologna
16 Settembre 2014
Bellucci, C; Bottosso, E; Filippini, T; Santangelo, M; Soncini, F; Venturelli, F; Borella, P
Ruolo dell’igienista nella sorveglianza e nel controllo dei casi sospetti di Ebola: un esempio di integrazione ospedale-territorio nella Provincia di Modena / Bellucci, C; Bottosso, E; Filippini, T; Santangelo, M; Soncini, F; Venturelli, F; Borella, P. - (2014). (Intervento presentato al convegno Congresso regionale SITI Emilia Romagna, Patologie emergenti e nuovi scenari vaccinali dei gruppi a rischio: integrazione ospedale-territorio tenutosi a Bologna nel 16 Settembre 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1169099
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