Il saggio prende in primo luogo in considerazione le trasformazioni demografiche subite dalle citta emiliano-romagnole – in comparazione con quelle italiane – negli anni del primo conflitto mondiale e dell’immediato dopoguerra, evidenziando il sensibile accrescimento dei comuni capoluogo emiliani, a fronte della sostanziale stagnazione di quelli dell’area romagnola. Successivamente viene analizzata la legislazione varata dallo Stato in materia di rapporti fra proprietari immobiliari e inquilini che, assieme alla crisi del settore edilizio causata dalla guerra, spiega il peggioramento delle condizioni abitative nei centri urbani, soprattutto di quelli maggiormente interessati dalle dinamiche della Mobilitazione Industriale. Si pone attenzione anche ai danni subiti da alcuni centri per effetto delle operazioni belliche e le politiche intraprese per la salvaguardia del patrimonio artistico delle città. Nella terza parte del contributo si analizza la politica finanziaria dei comuni nel campo dell’assistenza civile, mettendo a confronto lo sviluppo delle entrate, quello delle spese e il ruolo avuto, in seno a queste ultime, degli stanziamenti per l’assistenza civile. Ultimo tema trattato è quello della Mobilitazione Industriale a livello regionale e dei suoi effetti sul tessuto urbano cittadino. All’impatto causato dall’insediamento di nuovi nuclei produttivi grandi (soprattutto statali) e piccoli si sommò, come fattore di ulteriore aggravamento delle condizioni di affollamento dei centri urbani, l’arrivo, all’indomani di Caporetto, di parecchie decine di migliaia di profughi.
Trasformazioni economiche e realtà urbana / DEGLI ESPOSTI, Fabio. - (2018), pp. 49-82.
Trasformazioni economiche e realtà urbana
Fabio Degli Esposti
2018
Abstract
Il saggio prende in primo luogo in considerazione le trasformazioni demografiche subite dalle citta emiliano-romagnole – in comparazione con quelle italiane – negli anni del primo conflitto mondiale e dell’immediato dopoguerra, evidenziando il sensibile accrescimento dei comuni capoluogo emiliani, a fronte della sostanziale stagnazione di quelli dell’area romagnola. Successivamente viene analizzata la legislazione varata dallo Stato in materia di rapporti fra proprietari immobiliari e inquilini che, assieme alla crisi del settore edilizio causata dalla guerra, spiega il peggioramento delle condizioni abitative nei centri urbani, soprattutto di quelli maggiormente interessati dalle dinamiche della Mobilitazione Industriale. Si pone attenzione anche ai danni subiti da alcuni centri per effetto delle operazioni belliche e le politiche intraprese per la salvaguardia del patrimonio artistico delle città. Nella terza parte del contributo si analizza la politica finanziaria dei comuni nel campo dell’assistenza civile, mettendo a confronto lo sviluppo delle entrate, quello delle spese e il ruolo avuto, in seno a queste ultime, degli stanziamenti per l’assistenza civile. Ultimo tema trattato è quello della Mobilitazione Industriale a livello regionale e dei suoi effetti sul tessuto urbano cittadino. All’impatto causato dall’insediamento di nuovi nuclei produttivi grandi (soprattutto statali) e piccoli si sommò, come fattore di ulteriore aggravamento delle condizioni di affollamento dei centri urbani, l’arrivo, all’indomani di Caporetto, di parecchie decine di migliaia di profughi.File | Dimensione | Formato | |
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