Sui versanti della spesa per l’assistenza e la previdenza, oggetto del presente capitolo di Baldini e Toso, le principali novità del 2016 hanno riguardato la riforma degli interventi contro la povertà assoluta e una serie di misure pensate per superare alcune rigidità contenute nella riforma Monti-Fornero. Il Reddito di inclusione, introdotto dalla legge delega sul contrasto alla povertà approvata nel marzo 2017, arriva a conclusione di un lungo processo di elaborazione iniziato circa cinque anni prima, cui hanno contribuito anche diversi soggetti sociali. Il Rei non è ancora un reddito minimo universale, perché è riservato ancora ad alcune categorie di famiglie, e non ha risorse sufficienti per raggiungere tutti i poveri assoluti, ma con questo strumento si stanno ponendo le basi, anche da un punto di vista organizzativo, per costruire una efficace rete di protezione. È importante che la misura non sia limitata a un semplice trasferimento monetario ma punti al reinserimento lavorativo e sociale dei beneficiari, in un’ottica multidimensionale del bisogno. Il Rei dovrebbe vedere la luce nel 2018. Frattanto, il suo predecessore, il Sostegno per l’inclusione attiva, introdotto nel settembre 2016, è stato reso più accessibile, correggendone alcuni difetti che avevano provocato il rigetto di buona parte delle domande.

Previdenza e assistenza / Baldini, Massimo; Toso, Stefano. - (2017), pp. 103-128. [10.978.8815/335456]

Previdenza e assistenza

Massimo Baldini;
2017

Abstract

Sui versanti della spesa per l’assistenza e la previdenza, oggetto del presente capitolo di Baldini e Toso, le principali novità del 2016 hanno riguardato la riforma degli interventi contro la povertà assoluta e una serie di misure pensate per superare alcune rigidità contenute nella riforma Monti-Fornero. Il Reddito di inclusione, introdotto dalla legge delega sul contrasto alla povertà approvata nel marzo 2017, arriva a conclusione di un lungo processo di elaborazione iniziato circa cinque anni prima, cui hanno contribuito anche diversi soggetti sociali. Il Rei non è ancora un reddito minimo universale, perché è riservato ancora ad alcune categorie di famiglie, e non ha risorse sufficienti per raggiungere tutti i poveri assoluti, ma con questo strumento si stanno ponendo le basi, anche da un punto di vista organizzativo, per costruire una efficace rete di protezione. È importante che la misura non sia limitata a un semplice trasferimento monetario ma punti al reinserimento lavorativo e sociale dei beneficiari, in un’ottica multidimensionale del bisogno. Il Rei dovrebbe vedere la luce nel 2018. Frattanto, il suo predecessore, il Sostegno per l’inclusione attiva, introdotto nel settembre 2016, è stato reso più accessibile, correggendone alcuni difetti che avevano provocato il rigetto di buona parte delle domande.
2017
La finanza pubblica italiana. Rapporto 2017
Massimo Baldini; Stefano Toso
9788815335456
Il Mulino
ITALIA
Previdenza e assistenza / Baldini, Massimo; Toso, Stefano. - (2017), pp. 103-128. [10.978.8815/335456]
Baldini, Massimo; Toso, Stefano
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
baldini_toso.pdf

Accesso riservato

Tipologia: Versione dell'autore revisionata e accettata per la pubblicazione
Dimensione 132.31 kB
Formato Adobe PDF
132.31 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1148762
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact