INTRODUZIONE Gli strumenti endodontici in Controlled Memory Wire hanno mostrato flessibilità e comportamenti meccanici superiori alle leghe NiTi convenzionali. Gli HyFlex EDM (Colténe/Whaledent, Switzerland) sono prodotti con un innovativo processo di fabbricazione per elettroerosione (electro discharge machining-EDM) mediante scariche elettriche generate da un elettrodo in prossimità dello strumento. OBIETTIVI Esaminare la morfologia super ciale e la microstruttura interna di prototipi HyFlex EDM nuovi e usati in vitro e testare la loro resistenza in fatica ciclica. MATERIALI E METODI Quindici prototipi HyFlex EDM sono stati utilizzati per la strumentazione in vitro di 10 canali curvi. La morfologia di super cie e la microstruttura interna di strumenti nuovi e usati sono state indagate con un Microscopio Elet- tronico a Scansione (ESEM-EVO50 EP, Carl Zeiss, Germany) con Spettroscopia EDS e con un microscopio ottico metallogra co (Leica DMI5000 M, Germany). Altri 30 HyFlex EDM e 20 HyFlex CM sono stati testati in fatica ciclica in un canale arti ciale con angolo di curvatura di 70°. I dati ottenuti sono stati validati con il test di Kruskal-Wallis e glistrumenti fratturati sono stati sottoposti ad analisi frattogra ca con ESEM. RISULTATI E DISCUSSIONE Le indagini all’ESEM hanno rivelato una speci ca struttura irregolare caratterizzata da una super cie con mor- fologia a “cratere”. Non sono state evidenziate alterazioni super ciali nei prototipi utilizzati. Tutti gli strumenti, dopo diversi utilizzi, hanno preservato il loro peculiare aspetto crateriforme e non hanno mostrato appiattimento dell’angolo di taglio delle lame. Non si è veri cata nessuna frattura. L‘analisi metallogra ca sulla sezione trasver- sale degli strumenti ha mostrato la presenza di una microstruttura uniforme con un’omogenea fase martensitica. I test di fatica ciclica hanno evidenziato una resistenza superiore degli HyFlex EDM rispetto agli HyFlex CM, pari a circa il 700% quando strumenti di stessa conicità e diametro in punta sono stati esaminati. Gli HyFlex EDM hanno dimostrato un a dabile comportamento in vitro quando sottoposti a strumentazione di canali molto curvi. La caratteristica principale di tali strumenti è la super cie crateriforme che ben si conserva dopo ripetuti utilizzi. Gli strumenti di diametro minore sono apparsi quelli maggiormente stressati. La resistenza in fatica ciclica di stru- menti della stessa lega sembra essere notevolmente aumentata dal di erente processo di produzione. Se da una parte l’implantologia o re al clinico un’opzione terapeutica altamente predicibile, in particolar modo nella sostituzione degli elementi naturali mancanti o irrecuperabili, dall’altra la terapia endodontica e restaura- tiva deve rappresentare la prima strada da percorrere in ogni piano di trattamento interdisciplinare. OBIETTIVI Il mantenimento dell’elemento naturale è oggi possibile in virtù di strumenti sempre più a dabili e di tecniche sempre più conservative sia in ambito endodontico che in ambito restaurativo. La letteratura scienti ca riporta percentuali di successo paragonabili tra trattamento endodontico e trattamento implantare. Pertanto la scelta conservativa o estrattiva-implantare non deve dipendere da particolari attitudini del clinico, ma dalla gestione del caso con la tecnica migliore in termini di costi-bene ci. MATERIALI E METODI Vengono presentati e discussi casi clinici complessi gestiti con approccio interdiciplinare. Vengono descritti gli aspetti diagnostici che hanno indotto il clinico all’opzione estrattiva ed alla sostituzione con un impianto osteo-integrato. Vengono riportati casi di elementi gravemente compromessi, recuperati attraverso ritrattamenti endodontici e terapie restaurative adesive. La presentazione di follow-up a distanza testimonia la correttezza dell’opzione terapeutica scelta. RISULTATI E DISCUSSIONE Il mantenimento dell’elemento naturale, con il ripristino di forma, funzione ed estetica, rappresenta la prima scelta per il clinico. In presenza di tessuti parodontali sani e sostanza dentale sana residua su ciente, tutti gli elementi dentali che si possano inserire in un piano di trattamento interdisciplinare devono poter essere preser- vati. Il successo a lungo termine in casi complessi dipenderà dal rispetto e dalla minuziosa applicazione di pro- tocolli operativi codi cati, dall’utilizzo di uno strumentario adeguato (ingrandimento, illuminazione dedicata e sistemi ad ultrasuoni in primis) e dal fattore operatore, aspetto, quest’ultimo, che non deve essere sottovalutato.

HyFlex EDM: caratteristiche superficiali e resistenza alla fatica ciclica di innovativi strumenti rotanti NiTi prodotti per elettroerosione / Iacono, F; Pirani, C; Generali, L; Prati, C.. - (2015). (Intervento presentato al convegno 34° Congresso Nazionale SIE - Guardando al futuro tenutosi a Bologna nel 5-7 novembre 2015).

HyFlex EDM: caratteristiche superficiali e resistenza alla fatica ciclica di innovativi strumenti rotanti NiTi prodotti per elettroerosione

Generali L;
2015

Abstract

INTRODUZIONE Gli strumenti endodontici in Controlled Memory Wire hanno mostrato flessibilità e comportamenti meccanici superiori alle leghe NiTi convenzionali. Gli HyFlex EDM (Colténe/Whaledent, Switzerland) sono prodotti con un innovativo processo di fabbricazione per elettroerosione (electro discharge machining-EDM) mediante scariche elettriche generate da un elettrodo in prossimità dello strumento. OBIETTIVI Esaminare la morfologia super ciale e la microstruttura interna di prototipi HyFlex EDM nuovi e usati in vitro e testare la loro resistenza in fatica ciclica. MATERIALI E METODI Quindici prototipi HyFlex EDM sono stati utilizzati per la strumentazione in vitro di 10 canali curvi. La morfologia di super cie e la microstruttura interna di strumenti nuovi e usati sono state indagate con un Microscopio Elet- tronico a Scansione (ESEM-EVO50 EP, Carl Zeiss, Germany) con Spettroscopia EDS e con un microscopio ottico metallogra co (Leica DMI5000 M, Germany). Altri 30 HyFlex EDM e 20 HyFlex CM sono stati testati in fatica ciclica in un canale arti ciale con angolo di curvatura di 70°. I dati ottenuti sono stati validati con il test di Kruskal-Wallis e glistrumenti fratturati sono stati sottoposti ad analisi frattogra ca con ESEM. RISULTATI E DISCUSSIONE Le indagini all’ESEM hanno rivelato una speci ca struttura irregolare caratterizzata da una super cie con mor- fologia a “cratere”. Non sono state evidenziate alterazioni super ciali nei prototipi utilizzati. Tutti gli strumenti, dopo diversi utilizzi, hanno preservato il loro peculiare aspetto crateriforme e non hanno mostrato appiattimento dell’angolo di taglio delle lame. Non si è veri cata nessuna frattura. L‘analisi metallogra ca sulla sezione trasver- sale degli strumenti ha mostrato la presenza di una microstruttura uniforme con un’omogenea fase martensitica. I test di fatica ciclica hanno evidenziato una resistenza superiore degli HyFlex EDM rispetto agli HyFlex CM, pari a circa il 700% quando strumenti di stessa conicità e diametro in punta sono stati esaminati. Gli HyFlex EDM hanno dimostrato un a dabile comportamento in vitro quando sottoposti a strumentazione di canali molto curvi. La caratteristica principale di tali strumenti è la super cie crateriforme che ben si conserva dopo ripetuti utilizzi. Gli strumenti di diametro minore sono apparsi quelli maggiormente stressati. La resistenza in fatica ciclica di stru- menti della stessa lega sembra essere notevolmente aumentata dal di erente processo di produzione. Se da una parte l’implantologia o re al clinico un’opzione terapeutica altamente predicibile, in particolar modo nella sostituzione degli elementi naturali mancanti o irrecuperabili, dall’altra la terapia endodontica e restaura- tiva deve rappresentare la prima strada da percorrere in ogni piano di trattamento interdisciplinare. OBIETTIVI Il mantenimento dell’elemento naturale è oggi possibile in virtù di strumenti sempre più a dabili e di tecniche sempre più conservative sia in ambito endodontico che in ambito restaurativo. La letteratura scienti ca riporta percentuali di successo paragonabili tra trattamento endodontico e trattamento implantare. Pertanto la scelta conservativa o estrattiva-implantare non deve dipendere da particolari attitudini del clinico, ma dalla gestione del caso con la tecnica migliore in termini di costi-bene ci. MATERIALI E METODI Vengono presentati e discussi casi clinici complessi gestiti con approccio interdiciplinare. Vengono descritti gli aspetti diagnostici che hanno indotto il clinico all’opzione estrattiva ed alla sostituzione con un impianto osteo-integrato. Vengono riportati casi di elementi gravemente compromessi, recuperati attraverso ritrattamenti endodontici e terapie restaurative adesive. La presentazione di follow-up a distanza testimonia la correttezza dell’opzione terapeutica scelta. RISULTATI E DISCUSSIONE Il mantenimento dell’elemento naturale, con il ripristino di forma, funzione ed estetica, rappresenta la prima scelta per il clinico. In presenza di tessuti parodontali sani e sostanza dentale sana residua su ciente, tutti gli elementi dentali che si possano inserire in un piano di trattamento interdisciplinare devono poter essere preser- vati. Il successo a lungo termine in casi complessi dipenderà dal rispetto e dalla minuziosa applicazione di pro- tocolli operativi codi cati, dall’utilizzo di uno strumentario adeguato (ingrandimento, illuminazione dedicata e sistemi ad ultrasuoni in primis) e dal fattore operatore, aspetto, quest’ultimo, che non deve essere sottovalutato.
2015
34° Congresso Nazionale SIE - Guardando al futuro
Bologna
5-7 novembre 2015
Iacono, F; Pirani, C; Generali, L; Prati, C.
HyFlex EDM: caratteristiche superficiali e resistenza alla fatica ciclica di innovativi strumenti rotanti NiTi prodotti per elettroerosione / Iacono, F; Pirani, C; Generali, L; Prati, C.. - (2015). (Intervento presentato al convegno 34° Congresso Nazionale SIE - Guardando al futuro tenutosi a Bologna nel 5-7 novembre 2015).
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