Il rapporto tra le immagini e la memoria è come quello tra le ombre e il sole, non si possono concepire le une senza l’altra. Tante sono state le riflessioni su questo tema che pare quasi ridondante tornare ad occuparsene. In realtà, le cose sono un po’ più complesse di come appaiono: la memoria non è un archivio ma un sistema di navigazione dinamico che presenta diversi inganni e potenzialità creative. “La memoria è una poetessa, non uno storico” (Marie Howe) ed è di questa poetessa-artista che tratta questo intervento. In particolare, per rendere un po’ più complessa e meno scontata l’osservazione del rapporto tra fotografia e memoria è interessante rivolgersi a quell’ambito di ricerca scientifica che si occupa di come funziona la memoria individuale e la memoria sociale. Una traccia di memoria interna è chiamata tecnicamente “engramma” mentre si definisce “exogramma” lo spunto o la traccia esterni. Gli attivatori o punti di ingresso che chiamiamo exogrammi sono particolarmente efficaci se riescono a collegare il vissuto personale con dati più generali o esterni all’esperienza personale. Una memoria si rende quindi evidente nella relazione tra engramma ed exogramma che attiva quelli che chiamiamo ricordi.
Engrammi ed Exogrammi della fotografia contemporanea / Iervese, Vittorio. - (2017), pp. 31-39.
Engrammi ed Exogrammi della fotografia contemporanea.
IERVESE, Vittorio
2017
Abstract
Il rapporto tra le immagini e la memoria è come quello tra le ombre e il sole, non si possono concepire le une senza l’altra. Tante sono state le riflessioni su questo tema che pare quasi ridondante tornare ad occuparsene. In realtà, le cose sono un po’ più complesse di come appaiono: la memoria non è un archivio ma un sistema di navigazione dinamico che presenta diversi inganni e potenzialità creative. “La memoria è una poetessa, non uno storico” (Marie Howe) ed è di questa poetessa-artista che tratta questo intervento. In particolare, per rendere un po’ più complessa e meno scontata l’osservazione del rapporto tra fotografia e memoria è interessante rivolgersi a quell’ambito di ricerca scientifica che si occupa di come funziona la memoria individuale e la memoria sociale. Una traccia di memoria interna è chiamata tecnicamente “engramma” mentre si definisce “exogramma” lo spunto o la traccia esterni. Gli attivatori o punti di ingresso che chiamiamo exogrammi sono particolarmente efficaci se riescono a collegare il vissuto personale con dati più generali o esterni all’esperienza personale. Una memoria si rende quindi evidente nella relazione tra engramma ed exogramma che attiva quelli che chiamiamo ricordi.Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris